Stupro a New York City

Il legale e la ragazzina

di Il Raccontafavole

Il legale e la ragazzina

John Peck era uno dei legali più famosi e bastardi di New York, ma allo stesso tempo era l’unico avvocato a non aver mai perso una causa.

Anche stavolta era riuscito nella sua difficilissima impresa: salvare un facoltoso industriale accusato di molestie sessuali, stalking e stupro verso alcune sue dipendenti, una delle quali anche minorenne. Aveva vinto il processo non perché il suo cliente fosse risultato innocente, poiché le prove a suo carico erano schiaccianti, suffragate da foto e intercettazioni telefoniche, ma per un vizio di procedura concretizzato dalla polizia investigativa.

Mr. Roy Dundley ebbe a dimostrarsi di parola quando consegnò nelle mani dell’avv. 7 milioni di dollari, cifra questa pattuita in caso di verdetto che non prevedesse il carcere.

Peck, felice dell’ennesimo successo, rientrò fischiettando nel suo lussuoso appartamento sulla 56ma strada, ma appena toltosi di dosso i vestiti, per una rigenerante doccia, notò dietro una tenda dei piedi nudi di donna.

Si coprì con l’accappatoio e intimò alla persona di uscire allo scoperto. Era la più piccola delle ragazze stuprate da Dundley, con solo una leggerissima vestaglia trasparente di lino, da cui si potevano vedere dei lividi su tutto il corpo, profondi tagli alle ginocchia e alle braccia; un occhio chiuso sicuramente da un pugno e molto sangue proveniente dalla vagina.

L’avv. si bloccò nervosamente e quando la ragazzina si avvicinò a lui, fece d’istinto qualche passo indietro.

La riconobbe subito perché l’aveva già vista nei filmati e nelle immagini presentate dal pubblico ministero.

La giovane allungò la sua mano per stringere quella di John, il quale sbalordito chiese: “ Dove andiamo?”.

Seguimi, ti prego- rispose la giovane, dalla cui bocca si poteva notare la mancanza di due denti abbattuti dal bruto.

L'avvocato allora seguì la ragazzina fino a giungere al balcone che dava sulla 56 strada.

Si misero a guardare il meraviglioso spettacolo di New York illuminata, e il passare lento di alcuni taxi, che alle 4 di notte forse avevano anch’essi bisogno di riposo.

- Ora, avvocato, gettati di sotto – chiese la giovane
- Ma nemmeno per idea, rispose l’uomo. No, non voglio farlo!
- Sì che lo farai, oramai lo sai che la tua anima è putrida e non hai speranza di salvezza

- L'avvocato John Peck, quasi narcotizzato da quelle parole, salì sul balcone e si dispose per il volo mortale.

Si buttò all’improvviso girandosi di schiena, e l’ultima cosa che vide fu il volto sereno della ragazzina, d’un tratto però avvicinata dall’imprenditore Roy Dundley, che teneva in mano la valigia con i 7 milioni di dollari.

Prima che si schiantasse a terra lo salutarono beffardamente con la mano… 

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