Settembre 1988 - Agosto 2013

Gita a Gate of Heaven

di Il Raccontafavole

Settembre 1988.

Era, finalmente, giunto il momento, ed Ellen e Richard si stavano preparando per fare una bellissima escursione in bicicletta in un parco protetto della contea di Pitkin in Colorado.

Erano mesi che, passando di lì, si ripromettevano di tornarci con le loro inseparabili mountain-bike, loro, lei in particolare, che amavano così profondamente la natura.

Tutto era pronto, il cibo necessario, vestiti pratici di ricambio e dei tubulari di bicicletta nel caso si fossero bucate le ruote.

Raggiunsero “Gate of Haven” con l’auto. La parcheggiarono in un luogo sicuro, scesero le bici dal portabagagli e le cavalcarono come docili destrieri. Già dalle prime pedalate, nell’inoltrarsi in quella lussureggiante foresta, con i monti che facevano da cornice, non poterono che rimanere stupiti da quel meraviglioso e incontaminato universo, reso ancor più suggestivo e incantevole dal “ Lake of Haven”, vera e propria oasi che si estendeva per ettari ed ettari di suggestiva natura. Qui vi si rintanavano tipiche specie di volatili, che intelligentemente cercavano di evitare la loro completa estinzione. Quella lama di acqua dolce ricoperta vieppiù di canneti conteneva pesci che ogni tanto fuoriuscivano per accaparrarsi qualche zanzara o insetto appoggiato su una canna di bambù o un fiore d’acqua. Più si inoltravano e più la foresta si faceva scura, coperta com’era da alberi secolari, per poi diradarsi e lasciar spazio a boschi di igrofilo, in cui la facevano da padrone il salice bianco, l’ontano nero e il pioppo chiaro. I prati che si andavano formando davanti a Elle e Richard erano umidi e interrotti da fossi d’acqua.

I due, dopo un’oretta, dettero libero sfogo alla loro gioia cantando e facendo commenti di ogni tipo su quel paradiso in terra, sentendosi ancor più legati e innamorati di prima.

Per ben quattro ore, tutto parve loro eccezionale, soprattutto quando riuscivano a scorgere posti fantastici che solo su National Geographic Channel erano riusciti a vedere.

Adesso ne facevano parte e si sentivano importanti.

Ormai la luce del giorno stava lasciando il suo posto all’oscurità, mentre i due si sistemavano in un grande sacco a pelo per trascorrervi le ore notturne.

Era un posto sconosciuto, ove i telefonini non avevano campo; stranamente silenzioso e freddo.

Un fruscio, una lama che scintillava al centro del disco luminoso, e due gemiti sordi di dolore.

Il coltello continuò ad entrare ed uscire dalle carni dei giovani e, quando, il carnefice fu sicuro della morte di Ellen e Richard estrasse da una borsa untuosa un seghetto e…

Agosto 2013.

La 2^ classe della Martin Luther King High School di Aspen è in gita tra i boschi, guidata dall’ insegnante di Educazione Fisica e della prof. di Scienze.

Carrie McBoyle, si apparta per impellenti necessità fisiologiche.

Un urlo straziante, proveniente dal luogo dove si era sottratta alla vista degli altri la ragazza, richiama l’attenzione del gruppo che immediatamente si dirige verso di lei.

Le piogge battenti dei giorni precedenti avevano fatto crollare un piccolo colle argilloso che aveva riportato alla luce un teschio legato al sellino di una bicicletta e, al manubrio della stessa, uno zaino con la scritta Ellen McBoyle… la sorella di Carrie!