Non riconoscersi più

Un suicidio sui generis

di Il Raccontafavole

Un suicidio sui generis

Accanto al corpo senza vita di un suicida fu trovata una lettera di spiegazioni che riassumeva il perché di tale gesto.

Essa riportava:

-                                    Sig. Giudice, non incolpi nessuno della mia morte. Non ho voluto attendere altri giorni, e mi sono tolto la vita          perché non so chi io sia, in questo mare di lagrime in cui ho vissuto, e continuare sarebbe stato solo un eterno martirio.

Lei fra poco capirà, sig. Giudice.

Io ebbi la disgrazia di sposarmi con una vedova, che aveva una figlia, e se avessi saputo di questa cosa, mai mi sarei maritato. Mai!

Mio padre, disgraziatamente rimase vedovo, si innamorò e si sposò con la figlia di mia moglie, cosicché mia moglie divenne la suocera di suo suocero, la mia figliastra si trasformò in mia matrigna e contemporaneamente mio padre diventò mio genero.

Presto la mia matrigna dette alla luce un bambino, che divenne mio fratello, ma era anche nipote di mia moglie, e il tutto fece sì che io diventassi nonno di mio fratello.

Con il passare del tempo mia moglie partorì un maschio che, come fratello della mia matrigna, era cognato di mio padre, e zio dei suoi figli.

Mia moglie, dunque, era suocera di sua figlia, io ero, invece padre di mia madre, e mio padre e sua moglie diventavano i miei figli; inoltre, ero pure nonno di me stesso.

Sig. Giudice: saluto il mondo perché non so chi sono.

Il cadavere.

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da bea il 29/08/2013 15:10:59

    tutto è possibile in questa vita multicolore! Anche quello che è fuori del buon senso - che biribissaio! Ma meglio di suicidarsi sarebbe stato fare una lista di tutti membri di famiglia, come sono legati, con l'aiuto di un bel grafico, e imparare a memoria. A mio parere un suicidio inutile, non ben meditato.

  • Inserito da Sabyda il 29/08/2013 13:41:59

    Caro racconta favole nn ti smentisci mai, ci fai capire e percepire quanto disincanto c' e' nel raccontare i tuoi romanzi, seppur brevi a volte, hanno tutti lo stesso filo logico. Il nn riconoscessi piu' e' dettato da una società', la nostra in cui viviamo, dove vogliamo mantenere, giustamente, aggrappandosi con le unghie ai valori e principi di un tempo, ma inevitabilmente rispecchia questo modo di vedere allargato che porta a nn riconoscere più' l' individuo, in quanto personalità' separata che poi entra a far parte di una totalità'. Ha detto,bene il malcapitato, " nn mi riconosco, nn so chi sono, tanto vale nn esserci", quindi come se un nulla nn fosse mai esistito.

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