Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Marcius Montis era accompagnato da due repellenti streghe, Fornichera e Cancellia Parvis, sempre pronte, in caso di pericolo per il loro padrone, a tirar fuori tutte le loro arti magiche in sua difesa.
Il compito del malefico trio era quello di abbattere definitivamente Silvius Berluschio, e di instaurarsi in maniera risolutiva come dominatori del regno, assecondati dall’esercito di Bersinante e da un gruppo di mercenari tagliagole capeggiati dai rinnegati Fino Fini della Banderuola e Casino Casini da Caltagirone.
Tutti insieme si riunirono e realizzarono un disegno per sconfiggere definitivamente il podestà di Arcorre.
Il piano si basava, in primis, nel far avvicinare Silvius alle due vecchie megere, le quali una volta avutolo a tiro avrebbero dovuto soffiargli in faccia un miscuglio velenosissimo composta da unghia incarnita di Fra Ventroni da Frosinone, da muco essiccato di talpa in via di estinzione detta Talpa Bocchina occhialuta, da peli di ascella e pube di un tal cantastorie ribattezzato Traballio Nenia Cantor, da saliva putrefatta di un beato di nome San Toro di Lingualonga e cerume d’orecchie di altra nota cantastorie, Lillona Grugner di Plastilonia.
Il giorno del complotto arrivò, e le due streghe rivestite di tutto punto da Marcius Montis, si avvicinarono ad uno dei campi ove soleva esercitarsi con il suo giavellotto il podestà di Arcorre.
Due giovani fanciulle, nel frattempo, stavano maneggiando la picca di Silvius dimostrando molta partecipazione a questo loro gioco.
Improvvisamente, però, Fornichera ebbe a pestare un ramo secco che destò l’attenzione di Berluschio da Arcorre, il quale girandosi di scatto infilò la sua lancia nell’occhio sinistro della strega, mentre l’altra, Cancellia Parvis, a tanto gesto non seppe resistere gettandosi anch’essa sull’alabarda ormai del tutto sguainata di Silvius.
Furono istanti tumultuosi ove il giavellotto entrava e usciva dall’una all’altra strega che, impazzite da tal furore agonistico cominciarono ad urlare “ Silvius ancooora, Silvius non ti fermaaaare; questa sì che è vitaaaaaaaa. Fosse Marcius cosìììììì…”
Il giorno dopo, si presentarono davanti al loro padrone Montis visibilmente prostrate, e con un passo talmente sciancato che parevano essere state impalate; ehm in effetti lo erano state.
Alla domanda di Montis “ Com’è andata con quel depravato?”
Cancellia Parvis, rispose: “Ha vinto Silvius, non abbiamo mai potuto avvicinarlo, in quanto ci ha sempre tenute a distanza con il suo famigerato giavellotto. Ma, mentre raccontava l’evento le due si guardavano e muovevano lascivamente la lingua fra le loro screpolate labbra”.
Dopo un’ora esatta Marcius Montis dette l’ordine di bruciarle vive.
Simil disfatta portò gli eserciti alleati a disconoscere la sovranità di Montis e decisero di attaccare compatti sia il podestà di Arcorre sia il giullare Grillus e, allo stesso tempo, di inimicarsi anche Marcius.
Furono due giorni di battaglia cruenta, ove le cronache di allora, iniziarono a narrare di una facile vittoria di Bersaniante, poi di un ritorno dell’esercito del podestà, ma su tutti stava prevalendo la scalcinata milizia di Grillus DePeppis che faceva vittime soprattutto dalle parti di Bersaniante.
Fino Fini della Banderuola e Casino Casini da Caltagirone furono spazzati via in una attimo da un attacco frontale del podestà di Arcorre. Marcius Montis si dette alla fuga!
Un altro loro alleato, tal DePetrus Agricola, unitosi alla banda del boia Brutus Ingoia Omnia, fu sopraffatto non appena messo piede sul campo di battaglia prima da Grillus il giullare e dopo da Silvius Berluschio da Arcorre.
Infine, lo scontro decisivo, il fragore interminabile delle armi, le urla dei combattenti, il sangue che bagnava le terre, il nitrire dei cavalli, il fuoco degli accampamenti bruciati, il sibilare delle frecce, i corpi stramazzati e amputati; il gracchiare dei corvi pronti a divorare quelle carni devastate… e poi il silenzio assoluto.
Dal fumo e dai tantissimi corpi accatastati, uscirono con il sigillo della vittoria Silvius Berluschio, podestà di Arcorre e il giullare Grillus DePeppis.
Di Bersaniante e del suo immenso esercito non rimasero che le risate di scherno da parte dei due vincitori.
Ma, la lotta, forse, non era ancora terminata perché, sia Grillus sia Silvius, capirono che non erano fatti l’uno per l’altro e che, forse, per raggiungere un accordo per la sovranità del regno e del castello occorreva ancora una volta tornare a patti con Bersaniante, il quale però, da quel momento, ebbe un nuovo nemico in più… Renzio da Rignano e la sua torva vendetta.
link prima parte http://www.totalita.it/articolo.asp?articolo=2742&categoria=1&sezione=7&rubrica=35
Inserito da BEA il 27/02/2013 14:44:50
randissimo, da ridere senza fine. Non posso fare altro che confermare Franco e Carla: fare una collezione di fiabe, storie d'orrore e pubblicare tutto in un libro. Sono sicura che sarà un grande successo. La tua fantasia veramente non ha limiti!
Inserito da franco e carla il 27/02/2013 14:13:08
Raccontafavole perchè non riunisci un in volume tutte le tue favole, io e mia moglie non ne perdiamo una. Poi variano di volta in volta, belle quelle horror, raffinate quelle romantiche, simpatiche quelle politiche, emozionanti quelle natalizie.
Inserito da matteo il 27/02/2013 13:19:37
Bellissimo racconto, molto più di una semplice fiaba. Bellissima descrizione del campo di battaglia. Ottima la trama e il finale che lascia spazio alla fantasia. Per me Raccontafavole sei da premio!!!
Inserito da Loredana il 27/02/2013 13:15:03
...oh oh. Adesso toccherà sapere che succederà di questa alleanza provvisoria tra il podestà e il giullare. Credo che per Bersaniante non sia affatto finita, adesso che Renzio gongola e si sfrega le mani cercando vendetta. L'Orlando Furioso non era così avvincente...
Inserito da emanuela.rocca il 27/02/2013 13:14:11
un piacere leggerti... ancora sto ridendooooo hahahahahha
Inserito da emanuela il 27/02/2013 13:12:58
Bravooooooo MAX!
Un concerto per il venerdì santo al teatro del Maggio, tra Bach e Rossini
Un don Pasquale da ... sposare. Un grande spettacolo al Maggio Musicale Fiorentino
DON PASQUALE : l'ultimo capolavoro buffo di Donizetti tra beffe, sospiri e un tocco di malinconia
NERONE: al teatro lirico di Cagliari rinasce un capolavoro
Così é se vi pare, una grande lettura del dramma di Pirandello. Pieno successo della versione di Geppy Gleijeses al teatro della Pergola
Smarrimenti e fragilità dell'uomo contemporaneo: i racconti di Italo Inglese, una boccata d'ossigeno contro la banalità.
POLIS: argomenti per una controrivoluzione. Un libro nettamente - e fortunatamente - in controtendenza.
Quel ragazzo inglese che poteva cambiare la storia: solo un romanzo, ma da leggersi d'un fiato
Rassegna di novità librarie dicembre 2019
Howard Phillips Lovecraft, Sogni, incubi & fantasticherie