Tre brevi racconti

La repulsione, un bimbo adorabile, due soldati

Dallo sguardo, al desiderio di un gelato fino alle preghiere in Siberia

di Il Raccontafavole

La repulsione, un bimbo adorabile, due soldati

Sguardi

Lui la guardò intensamente, lei lo guardò intensamente…

Si rividero 30anni dopo.

Il gelato

Anni fa un gelato Sammontana costava 50 Lire e il giovane Riccardo, entrando in un Circolo Ricreativo, si sedette ad un tavolo.

Un cameriere gli porse un bicchiere d’acqua minerale com’era usanza fare.  

“Quanto costa quel gelato alla frutta?" chiese il giovane.

“ 50 Lire”, rispose l’uomo.

Riccardo si frugò in tasca e controllò quanto avesse a disposizione.

"Quanto viene la metà di quel gelato?" domandò al cameriere.

Intanto, erano entrate diverse persone che aspettavano di essere servite e il cameriere si stava innervosendo.

“Nel confezionato, non esiste la metà; sciolto 30 Lire", argomentò quasi con rabbia.

Riccardo dette un’altra sbirciata alle sue monete e disse con tono perentorio: “ Mi dia quello sciolto, ma alla fragola, cioccolata, limone, pistacchio, arancia, crema”. 


Il cameriere, verde dalla bile glielo portò poco dopo; mise lo scontrino sul tavolo e girò i tacchi. Il ragazzino si gustò il suo gelato, pagò e lasciò il locale.

Quando il cameriere si avvicinò al tavolo per pulirlo, con suo immenso stupore rimase senza parole per un po’.

Accanto al bicchiere vuoto, distribuiti ordinatamente, c'erano 20 Lire, la mancia che Riccardo aveva lasciato a quell’uomo.  

Pietre

Due soldati italiani, durante la guerra in Russia, avevano disertato ed erano riusciti a trovare una collocazione in due case diroccate, facendo la vita da asceti.

Dopo un lungo e tribolato periodo di preghiere nel freddo della Siberia, Aldo, pensò grazie al suo comportamento e alle tante orazioni recitate, di essersi completamente realizzato e di aver raggiunto una sorta di purificazione spirituale.
Enzo, nonostante anch’egli fosse molto timorato di Dio, era però molto più umile e modesto dell’altro.

Aveva deciso da tempo, di confortare tutte le persone che, raramente, passavano da lì; soprattutto quelli che fuggivano dalla guerra e dalla morte.

Aldo, ogni volta lo guardava, e scuotendo la testa, pensava:

" Invece di pregare e zappare la terra, aiuta quegli sconosciuti…Mah. Io ho ben altro da fare!” Allora, per spiegare a Enzo le sue mancanze, decise di mettere davanti alla sua porta una pietra per ogni errore commesso.

Passarono due mesi e, una mattina Aldo, liberatosi un momento dall’impegno delle sue preghiere, notò che l’entrata dell’amico era stata completamente chiusa.

A nulla valsero le sue grida dirette a Enzo.

Decise di salire sul tetto della casa e da una tegola smossa vide il compagno morto, murato vivo dalle sue pietre e dal suo puritanesimo sproporzionato.

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