Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Sergio Marchionne è veramente inguardabile con quel suo maglione anni ’70 che indosserebbe anche se invitato ad un’importante celebrazione della Regina d’Inghilterra.
Poi, con quel capello, non mantenuto, come dire, al massimo della pulizia, crea intorno a se un alone di mistero, abbastanza inquietante, come se il pullover diventasse per lui qualcosa di iconico, spirituale.
Certune volte, quando viene inquadrato dalle telecamere o intervistato da qualche TV, insieme al suo inseparabile pull, quasi una coperta di Linus, fa addirittura compassione, con quell’aria di persona qualsiasi passata dalla Fiat, dall’assemblea degli industriali, dal Quirinale, così per caso, come un passante distratto.
Beh, sicuramente, lo stipendio che percepisce, ahilui!, non lo sosterrà dal permettersi una camicia e una cravatta, non voglio nemmeno arrivare alla giacca, la sua totale indigenza lo porterà al solito banco dell’usato a comprarsi il solito maglione dei tempi che furono!?
O forse, il medico, anni addietro gli avrà diagnosticato un’allergia a certi tipi di tessuto, da creare in lui un tale complesso che appena nota un negozio sartoriale comincia a inveire gridando “ Vade retro Satana! Vade retro completo grigio con cravatta!”
O, forse, dentro alberga l’amore incondizionato verso gli immigrati e, quindi, deve sempre e comunque sentirsi a disagio, male accolto, appunto come un clandestino sbarcato a Lampedusa senza permesso di soggiorno.
Possiamo comprendere che una persona abbia le sue preferenze in merito al proprio look, ma quando tale selezione diviene assoluta, caparbia, obbligatoria, probabilmente c’è qualcosa di ignoto o morboso che dovrebbe, quantomeno, essere analizzato da un bravo psicologo.
Marchionne, dunque, ama profondamente il suo look da disperato, e lo trasmette quasi con provata tracotanza e con ben macchinata ostentazione, trasformando questo tributo all’accattone in una sua studiata preminenza, la vera distinzione dagli altri.
Quando lo si vede con Obama, con Napolitano, con la famiglia Agnelli, nella sua uniforme da pantofolaio con le scarpe, desta una sensazione quasi rivoluzionaria, sovversiva.
Michele Santoro, Silvio Berlusconi, Lenin, Antonio di Pietro, populisti?
Allora Marchionne è Chavez, è Peron, e via dicendo.
Tempo fa cominciammo a prendere in giro Umberto Bossi, spesso propenso a farsi ritrarre dai fotografi in canottiera e mutande, facendo scandalizzare l’intiera Italia, adesso che Marchionne è sulla stessa strada, tutti zitti e pedalare, anzi, certi paraculi arrivano a dire che è un bel figo, che è un’eleganza sui generis.
Ma per favore!
Io mi son fatto un’idea in merito.
Non è che il buon Sergio usi il pullover come corazza per rendersi invisibile quando è in compagnia di Montezemolo o dell’elegantissima dinastia Agnelli, in quanto impaurito dall’ inesorabile sconfitta davanti a tanto charme?
E, da qui, come dicono certuni biografi, “preferisce vestire da utilitaria con abitacolo giro-gola”.
Potremmo propendere anche per un escamotage quando è davanti agli operai della FIAT, col quale inviare alle maestranze una specie di messaggio occulto, mostrando nel maglione la tuta del lavoratore, quale impronta di socializzazione e demagogia operaia?!
Cari compagni operai io sono uno di voi, indosso la mia divisa come voi, vado al lavoro come voi, festeggio sul trattore il Primo Maggio come voi, ed ho la stessa busta paga come voi… ehm, ehm, quasi, come voi!
In sostanza, il suo pull altro non è che uno status symbol, la simulazione di essere uno dei tanti, così da far emergere l’esatto contrario, cioè l’essere assolutamente diverso e speciale.
Sarà, effettivamente, tutto questo?
Rimane, però, inspiegabile, l’utilizzo del maglione giro collo come il saio o una tonaca spirituale, con la mesma sistematica regolarità di chi è acceduto a un ordine religioso.
In una Italia di corrotti e banderuole, finalmente qualcuno che non cambia mai giubba, anzi no… pullover!
Inserito da angela il 03/08/2013 14:03:51
si , esatto , ha scelto di voler sembrare ad ogni costo uno di loro, lo so quasi per certo perchè mi è stato spiegato bene anche da altri che adottano il sistema di pseudoinvisibilità ufficiale , è il nuovo atteggiamento dei massimi che cercano di confondersi per apparire meno pericolosi di quanto non siano o possano essere. consiglio; restare a debita distanza,per evitare sorprese.
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