Maggio Musicale Fiorentino

Tra Mozart e repertorio romantico: il debutto fiorentino del maestro Lahav Shani, pianista e direttore d'orchestra.

Domani sera verrà registrato al teatro del Maggio un concerto che sarà trasmesso in streaming sul sito del teatro lunedì alle ore 20. Musiche di Weber, Mozart, Schumann

di Domenico Del Nero

Tra Mozart e repertorio romantico: il debutto fiorentino del maestro Lahav Shani, pianista e direttore d'orchestra.


Nuovo appuntamento – purtroppo solo in streaming, come del resto è inevitabile finché non ci si  deciderà a prendere in considerazione la riapertura almeno parziale dei teatri – con la grande musica al Maggio Musicale Fiorentino .  Sul podio un giovane e affermato maestro israeliano al suo debutto in riva d’Arno, Lahav Shani, che dirigerà l’orchestra del Maggio nel primo concerto sinfonico della stagione 2021: un evento che era stato previsto inizialmente in abbonamento per il 26 gennaio, ma in seguito alle purtroppo note restrizioni il Teatro ha deciso di eseguire il concerto “a porte chiuse” per registrarlo domani venerdì 29 gennaio e trasmetterlo gratuitamente in streaming  lunedì primo febbraio  alle ore 20. La registrazione, effettuata in collaborazione con Dynamic e la piattaforma digitale Takt1 (che lo trasmetterà ai propri abbonati dal 5 febbraio) rimarrà disponibile, come già la Linda di Chamounix, sul sito web del Maggio per un mese.  Il teatro rimborserà chi aveva acquistato i biglietti per l’evento, sarà possibile chiedere il rimborso fino al 4 febbraio.

Nato a Tel Aviv nel 1989, pianista e direttore d’orchestra,  Lahav Shani è senza dubbio un talento precoce: inizia a sei anni a sonare il piano , frequenta la Buchmann-Mehta School of Music  e in seguito la Accademia di Musica Hanns Eisler di Berlino con Christian Ehwald per la direzione di orchestra e con Fabio Bidini per il pianoforte, ma con mentore d’eccezione: Daniel Baremboim.  In questi ultimi anni Shani  è salito su podi sempre più prestigiosi: nella stagione 2018/19  subentra a Yannick Nézet-Séguin come Direttore principale della Rotterdam Philharmonic Orchestra; nel 2020/21 diviene Direttore musicale della Israel Philharmonic Orchestra, succedendo a Zubin Mehta che ha mantenuto questa carica per 50 anni. È inoltre, dal 2017, Direttore ospite principale dei Wiener Symphoniker. Nel giugno 2016 debutta con la Rotterdam Philharmonic Orchestra come direttore e pianista: meno di due mesi dopo, viene annunciata la sua nomina a Direttore principale, divenendo così il più giovane artista a ottenere questo ruolo nella storia dell’orchestra. Con la Israel Philarmonic Orchestra  il rapporto inizia addirittura all’età di sedici anni, e già nel 2007 segue il Concerto per pianoforte di Čajkovskij diretto da Zubin Mehta. Trai suoi impegni recenti come direttore ospite  di prestigiose orchestre  quelli con Wiener Philharmoniker, Gewandhaus Orchester, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Berliner Philharmoniker: ed ora finalmente il Maggio Musicale Fiorentino.

Per quanto riguarda il programma della serata, il Romanticismo è il principale, anche se non assoluto, protagonista: si parte infatti con la sinfonia dell’Oberon, ultima opera di Karl Maria Von Weber, che fece appena a tempo ad assistere alla prima londinese del 12 aprile 1826 per andare poi incontro ad una morte davvero precoce ( 39) anni il 5 giugno successivo. Come il suo precedente e più celebre capolavoro, il Freischütz , l’opera è caratterizzata dal gusto tipicamente romantico (soprattutto in Germania e Inghilterra)  per il soprannaturale  unito qui al mistero panico della natura; e come sempre in Weber, più che nella vocalità l’opera ha il suo punto di forza in una ricca e affascinante strumentazione, di cui l’ouverture è un perfetto esempio, oltre che una straordinaria “epitome” dell’opera.  Il pezzo è infatti costruito con i temi dei personaggi principali.

Segue, con Shani in veste anche  di solista, il Concerto in si bemolle maggiore K. 595 per pianoforte e orchestra capolavoro dell’ultimo Mozart: iniziato nel 1788, fu terminato solo nel gennaio 1791.

Mozart lo eseguì il 4 marzo del 1791, data che segna anche la fine delle sue esibizioni pubbliche come solista.  Qui il compositore rinuncia alle sonorità festose e brillanti dei precedenti lavori, scegliendo un organico  orchestrale  in cui mancano trombe e timpani, e con grazia e sobrietà di scrittura effonde nei tre movimenti citazioni sinfoniche e teatrali (dalla Jupiter al Ratto dal serraglio) e motivi di incantevole semplicità, mentre la scrittura  solistica evita le punte più appariscenti del virtuosismo.

Si torna infine alla temperie romantica con la Sinfonia n. 1 in si bemolle maggiore op. 38, La primavera di Robert Schumann (1841). Si tratta della prima composizione sinfonica del compositore tedesco, a cui egli si avvicinò dopo un decennio dedicato al pianoforte e dopo non poche esitazioni, dovute soprattutto a una sorta di  timore reverenziale verso un genere consacrato dal genio di Beethoven. In compenso, la composizione fu poi molto rapida: scritta in meno di una settimana alla fine di gennaio del 1841, e strumentata nel mese successivo, la Sinfonia n. 1 sarà tenuta a battesimo di lì a poco dal collega Felix Mendelssohn, che la dirige al Gewandhaus di Lipsia il 31 marzo di quello stesso anno. L’ispirazione originaria deriva probabilmente da una poesia di Adolf Böttger dedicata alla primavera; Schumann aveva inizialmente pensato anche a titoli illustrativi per ciascuno dei movimenti salvo poi cambiare idea eliminandoli del tutto prima della pubblicazione. Si tratta qui di un romanticismo luminoso e sereno, che esprime sintonia e armonia con la natura: “Non finirei mai di parlare delle gemme, del profumo di viole, delle fresche foglie verdi, degli uccelli svolazzanti che si sentono rivivere ed agitarsi attraverso la musica, nella sua forza giovanile”, scrisse la moglie Clara dopo averne uditi alcuni passi eseguiti al pianoforte, e si tratta in effetti di un’opera caratterizzata da un senso di freschezza e di gioiosa contemplazione della natura di cui il compositore stesso si mostrò particolarmente soddisfatto.

 

Programma

CARL MARIA VON WEBER

Oberon, Ouverture

Adagio sostenuto. Allegro con fuoco

 

WOLFGANG AMADEUS MOZART

Concerto in si bemolle maggiore K. 595 per pianoforte e orchestra

Allegro / Larghetto / Allegro

ROBERT SCHUMANN

Sinfonia n. 1 in si bemolle maggiore op. 38, Frühlingssymphonie

Andante un poco maestoso. Allegro molto vivace / Larghetto /

Scherzo: Molto vivace / Allegro animato e grazioso

 

Direttore e pianoforte

Lahav Shani

Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

 

 

 

 

 

 

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da Giuseppina ANITA il 09/02/2021 13:02:50

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