Maggio Musicale Fiorentino

Opera sotto i cieli: a Firenze due spettacoli ... sul tetto del teatro!

Con Ballo in Maschera e Traviata a partire da domani appuntamenti quanto mai suggestivi, anche per la localizzazione.

di Domenico Del Nero

Opera sotto i cieli: a Firenze due spettacoli ... sul tetto del teatro!

Musica sotto le stelle ….con le stelle sul palcoscenico. Finalmente torna la lirica al Maggio Musicale Fiorentino, in un contesto davvero insolito e suggestivo: la cavea, ovvero il bellissimo e suggestivo spazio all’aperto posto sul tetto del teatro : una sorta di anfiteatro  con bianche gradinate, che sembra voler raddoppiare lo spazio per gli spettacoli ed offre, tra l’altro, anche una vista mozzafiato sulla città di Firenze.

In questo scenario davvero suggestivo partono da domani 15 luglio due spettacoli, due opere in forma di concerto:  Un Ballo in Maschera ( 15 e 18 luglio)  e Traviata (19 luglio) due celebri titoli verdiani il secondo dei quali è decisamente di casa a Firenze. Le due opere erano inizialmente previste nella programmazione del festival e quindi erano anch’esse state avvolte dal lockdown, ma il teatro ha deciso di riprogrammarle in forma di concerto e di inaugurare e aprire finalmente alla lirica questo importante e suggestivo spazio che architettonicamente gli appartiene: fino a questo momento infatti lo spazio della cavea era stato utilizzato dal Comune di Firenze per manifestazioni musicali legate all’estate fiorentina, ma mai per un’opera. Tutti gli spettacoli cominceranno alle ore 21.

Dirige entrambe le opere il maestro Carlo Rizzi, una bacchetta senza dubbio “laureata”: invitato come direttore ospite nei più celebri teatri lirici, festival e sale da concerto internazionali e italiani. Il suo  repertorio  spazia dal barocco e da rarità di Bellini, Cimarosa e Donizetti fino a Giordano, Pizzetti e Montemezzi. È Conductor Laureate della Welsh National Opera e ha sviluppato inoltre stretti rapporti con il Teatro alla Scala, la Royal Opera House Covent Garden e la Metropolitan Opera di New York.

Di grande rilievo anche gli interpreti: nel ruolo del protagonista  Riccardo, Francesco Meli, uno dei tenori più richiesti al mondo, che ritorna dopo il suo recentissimo recital dello scorso 7 giugno che ha segnato la riapertura del Maggio; con lui il soprano Krassimira Stoyanova  - Amelia - una delle più acclamate interpreti verdiane  e con 13 personaggi in repertorio; la cantante tornerà poi a Firenze a fine agosto per le due attesissime esecuzioni della “Messa da Requiem”, di Verdi, dirette da Zubin Mehta e previste in piazza della Signoria. Molto quotate anche le altre due voci femminili,  Enkeleda Kamani (ora come il paggio Oscar e che sarà poi  Gilda nel nuovo allestimento di Rigoletto nel febbraio 2021 ) e il mezzosoprano Judit Kutasi, l’indovina Ulrica. Il baritono Carlos Álvarez  più volte acclamato dal pubblico e tra i più apprezzati cantanti dei nostri giorni sarà Renato; infine il baritono William Corrò (Silvano), il basso  Fabrizio Beggi  (Samuel),il basso Emanuele Cordaro (Tom) e il tenore Antonio Garés (nel doppio ruolo del giudice e di servitore di Amelia) formatosi all’Accademia del Maggio. Cordaro e Garés saranno anche nel cast di La traviata del 19 luglio come il dottor Grenvil, il primo, e Gastone, il secondo.

Il libretto dell’opera risale nientemeno che a Eugene Scribe, il mago del grand opera che preparò un soggetto, Gustave III, ou Le Bal masqué per la musica di Daniel Auber (1833). Fu invece Antonio Somma a confezionare, molti anni dopo (1857) un libretto per Verdi; è a questo testo che risalgono tra l’altro alcuni dei versi più “sciagurati” della storia del melodramma italiano: Fuggi, fuggi: per l'orrida via sento l'orma dei passi spietati. Per la verità, tutto il libretto è abbastanza “ameno”; nel primo atto si parla addirittura dell’abbietto sangue de’ negri ; c’è da sperare che non intervenga di nuovo la censura a vietarne la rappresentazione, esattamente come avvenne a Napoli.  Il problema allora non era il razzismo, ma il fatto che l’opera metteva in scena un regicidio realmente avvenuto nel 1792, ovvero l’assassinio di re Gustavo III di Svezia.  Il San Carlo pretendeva che l’azione fosse spostata nel XII secolo ma Verdì rifiutò: la prima fu così spostata a Roma al teatro Apollo, il 17 febbraio 1859, con esito trionfale.

Sicuramente Traviata non ha bisogno di particolari presentazioni: il cast del 19 luglio vede  Sonya Yoncheva, Francesco Demuro  e Leo Nucci  nei ruoli dei protagonisti.

Importante: Saranno circa 600 i posti disponibili secondo le disposizioni di sicurezza con prezzi a partire dai 15 euro per i  giovani, titolari della Maggio Card,  e la grande platea all’aperto divisa in due settori in vendita a 50 e 100 euro.

 

 

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