Maggio Musicale Fiorentino

ALEXANDER PEREIRA, Il Maggio Musicale riparte: le prospettive future, un programma di tutto rispetto. Ma a settembre il discorso deve cambiare

Un bellissimo concerto il 24 giugno, due opere nella cavea a luglio e un sogno: un grandioso Requiem di Verdi in memoria delle vittime del coronavirus. Nardella: il Maggio ha fatto un grande sforzo.

di Domenico Del Nero

ALEXANDER PEREIRA, Il Maggio Musicale riparte: le prospettive future, un programma di tutto rispetto. Ma a settembre il discorso deve cambiare

I maestri Mehta e Baremboim

È stato un test e un invito agli spettatori a riappropriarsi del loro teatro. Ma a settembre la musica deve cambiare: non accetterò più un limite a 200 posti per una sala che può contenerne 1800. O vengono cambiate le regole e mi concedono almeno un terzo della capienza, se non la metà, oppure richiudo il teatro. Continuare così non ha senso”. Queste le dichiarazioni che il sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Alexander Pereira ha rilasciato in una intervista al Corriere Fiorentino (pagina fiorentina del Corriere della Sera). [i] Stesse cose, del resto, che ha ribadito nella conferenza stampa di oggi (incontro in streaming) che ha tenuto insieme al sindaco di Firenze Dario Nardella, all’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, al vicepresidente della Fondazione on. Valdo Spini e al rettore dell’università di Firenze Luigi Dei, intervenuto soprattutto per il conferimento della laurea honoris causa al maestro Daniel Barenboim.

Si è trattato di un incontro di grande interesse, in cui si è fatto il punto della situazione  e parlato delle prospettive per il futuro, immediato e prossimo. Grande soddisfazione da parte di tutti – soprattutto il sindaco e il sovrintendente – per il fatto che il Maggio sia stato il primo teatro lirico – sinfonico a rialzare il sipario, anche se con i pesanti limiti imposti dal ministero – duecento posti per il pubblico – che hanno tra l’altro causato un alto prezzo dei biglietti (cento euro), cosa ha provocato non pochi malumori e ha influito sicuramente sull’esito deludente del primo concerto di mercoledì scorso, in cui ne sono stati venduti a stento la metà. Vero è che il teatro ha voluto comunque la possibilità a tutti di seguire il concerto mettendo in vendita biglietti (al prezzo di 9,99 euro) in streaming sulla piattaforma Idagio ; la stessa cosa che accadrà per il secondo appuntamento, che è poi quello di stasera (ore 20) e che vede il ritorno in scena, dopo l’orchestra, di un’altra eccellenza del teatro fiorentino; il coro. Sul podio sempre il direttore a vita Zubin Mehta, che ha dato la sua piena disponibilità per questi primi appuntamenti del Maggio. In apertura di programma l'incantevole mottetto "Exsultate, jubilate" di Wolfgang Amadeus Mozart con il soprano Eva Mei; segue la Sinfonia n. 8 in si minore "Incompiuta" di Franz Schubert,  si continua con la luminosa e intensa “Krönungsmesse” in do maggiore K. 317 di Wolfgang Amadeus Mozart, con le voci del soprano Eva Mei, del mezzosoprano Francesca Cucuzza, del tenore Valentino Buzza, del basso Gianluca Buratto, per poi chiudere con il mottetto "Ave verum corpus". Un appuntamento davvero di prima grandezza, sia per il programma che per gli interpreti.

Oggetto della conferenza stampa, organizzata dal sovrintendente e dal consiglio di indirizzo della fondazione, è stata, come ha dichiarato il sindaco Nardella: “ per valorizzare lo sforzo straordinario sforzo che il teatro ( che è stato il primo in Italia a riaprire)  sta facendo in questi giorni, e con appuntamenti di grandissimo rilievo; grande attesa, a questo riguardo, per il concetto di mercoledì sera (ore 20)  che vedrà protagonisti Zubin Mehta e Daniel Barenboim , veri mostri sacri  della musica internazionale. Mehta dirigerà prima  in Duomo un concerto alle 17.30 con una messa di Mozart  dando così ulteriore prova del suo grande attaccamento a Firenze; del resto, i primi appuntamenti che il maestro ha accettato dopo la quarantena sono proprio quelli fiorentini. Ci apprestiamo a vivere una settimana entusiasmante e memorabile – ha seguitato il sindaco -  senza nasconderci il problema del costo dei biglietti, che certo è un costo significativo; d’altra parte bisognava pur sostenere, anche se in minima misura, lo sforzo sostenuto per la riapertura nel contesto delle linee guida per l’emergenza covid. Il teatro non ha peraltro mai smesso di aprirsi al grande pubblico, grazie all’esperienza dei concerti online. Nostro obiettivo è comunque andare avanti, nonostante il grande sacrificio, anche economico, che comporta la riapertura del teatro.”

Il sindaco ha concluso parlando delle misure di bilancio – che comprendono anche l’emergenza covid  - dichiarandosi soddisfatto anche dei contributi degli sponsor privati. Se però i bilanci degli ultimi anni sono positivi, Nardella non si nasconde le difficoltà che derivano dal peso del debito pregresso, che deve ancora trovare una soluzione definitiva.

Alexander Pereira, sovrintendente del Maggio, ha dato delle interessantissime anticipazioni sui prossimi appuntamenti del teatro; grazie all’utilizzo della grande cavea all’aperto, si potranno tenere alcuni spettacoli superando il problema dei duecento posti, arrivando fino a sette – ottocento, a seconda dei casi. “ Non avevo inizialmente pensato di riaprire a giugno, ritenevo che si sarebbe andati a settembre; inizialmente avevo pensato a un progetto di tre settimane solo striming con Zubin Mehta, comprendente le sinfonie di Schubert, la seconda scuola viennese e le messe di Mozart ed Hadyn; quando poi si è saputo che il numero degli spettatori era duecento, ho deciso allora di aprire la sala, anche per dare un segnale forte e importante, risolvendo tra l’altro tutta una serie di problemi tecnici e di disposizione di palcoscenico. Oltre a Mehta, ci sarà anche Daniele Gatti con due sinfonie di Haydn, una per Maria Teresa e l’altra per Maria Antonietta.”

A proposito del progetto della cavea, Pereira così si è espresso: “ Non potendo fare le previste recite del Ballo in Maschera in teatro, abbiamo deciso di fare degli spettacoli in cavea, che potrà anche in futuri essere uno spazio culturale utile e gradevole per i fiorentini, da gestire insieme al comune di Firenze. Il 15 e il 18 luglio sono così previste due recite del Ballo in Maschera, diretta da Carlo Rizzi con Krassimira Stoyanova, Carlos Alvarez e Francesco Meli, mentre il 19 luglio, sempre diretta da Rizzi,  ci sarà una Traviata con Sonya Yoncheva, Francesco Demuro (nel ruolo di Alfredo) e Leo Nucci (Germont padre). Era prevista per quest’ultimo ruolo  la presenza di Placido Domingo ma essendo ancora convalescente dal covid canterà a Firenze in una produzione di ottobre, che però sarà annunciata solo a luglio, quando verrà presentata la prossima stagione. Nella cavea ci saranno due fasce di prezzo, una quella “contestata”  cento euro e una a cinquanta, tariffe ragionevoli per uno spettacolo operistico.”

Infine il “sogno” del sovrintendente, condiviso anche dal sindaco Nardella: un grande concerto in memoria dei morti del coronavirus, invitando i parenti delle vittime del coronavirus; due recite della Messa da Requiem di Verdi, da tenersi in Piazza della Signoria a fine agosto. Un evento con un cast stellare, purchè ovviamente si trovino i fondi necessari.

Alla conferenza stampa è intervenuto anche il rettore Luigi Dei, che ha annunciato il conferimento della laurea honoris causa in relazioni internazionale e studi europei a BarenboimTitolo non conferito per i suoi altissimi meriti artistici, ma per la sua opera in favore della pace in Medio Oriente non affidata alle armi ma alla cultura. Sarà il primo evento pubblico fiorentino dopo la fine della quarantena e per questo la cerimonia si terrà nel Salone dei Cinquecento lunedì 22 giugno. 

Tutto questo dimostra la straordinaria vitalità e anche la grande capacità artistica e organizzativa del teatro fiorentino: un riaccendersi della luce della cultura che l’epidemia aveva offuscato. Certo i problemi restano e non sono pochi, ma almeno un percorso è tracciato. Fiat lux, appunto, e speriamo di tornare a riveder le stelle ….del belcanto, e non solo!

 



[i] Fonte: https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/20_giugno_19/riaprire-stata-un-emozione-ma-cosi-maggio-non-ha-senso-0d2fc612-b1f2-11ea-ae3b-1a347b8e2e8e.shtml

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