FIRENZE: un'eredità preziosissima

FONDAZIONE ZEFFIRELLI: la rinascita del complesso di San Firenze nel segno della cultura

Nel complesso dell'ex tribunale fiorentino rivivono il fascino e la magia del grande regista, e si apre un vero e proprio cantiere di iniziative.

di Lorenzo Somigli

FONDAZIONE ZEFFIRELLI: la rinascita del complesso di San Firenze nel segno della cultura

Un neonato con un grande passato alle spalle”; con queste parole giovedì scorso è stata definita la Fondazione Zeffirelli durante la conferenza stampa di presentazione delle attività che vi si svolgeranno.

L'inaugurazione del 1 ottobre scorso registrò un grande successo di pubblico: dopo quattro anni di abbandono dovuti al trasferimento della sede del tribunale, tremila persone battezzarono la rinascita del complesso barocco di Piazza San Firenze. Oltre allo splendido museo che raccoglie i film, gli spettacoli, le opere liriche di Zeffirelli e che permette al visitatore di capirne la genesi creativa, studiando i disegni preparatori, i costumi nei loro dettagli e che permette di entrare nella mente del Maestro, la Fondazione ha preparato un programma imperdibile.

Nel primo fine settimana di dicembre è iniziata l'attività concertistica. Sabato 2 dicembre si è esibita nella suggestiva Sala Inferno, sviluppata sull'opera dantesca che ispirò un lavoro incompiuto del maestro Zeffirelli, l'irlandese Naomi Berril, al violoncello e alla voce, con musiche di Nina Simone, Nick Drake, Billie Holiday, musicisti dalle esistenze tormentate che possono assurgere ad abitanti della finzione dantesca. Domenica 3 è stato il turno del concerto conclusivo con l'Orchestra Sinfonica Siciliana presso l'Oratorio San Filippo Neri, musiche di Mascagni, Cajkovskij e Mendelssohn.

Anche l'Oratorio sarà oggetto di un progetto di valorizzazione diventando parte integrante nell'attività della Fondazione: il luogo dove un tempo cantavano i frati, a partire dalla prossima domenica sarà restituito alla musica. Il 6 dicembre invece inizierà la rassegna “I concerti di San Firenze” alla quale parteciperà l'Accademia del Maggio Musicale Fiorentino a cura di Francesco Ermini Polacci. 

Partiranno anche dei corsi didattici con lo scopo di formare giovani talenti che avranno modo di confrontarsi con le creazioni del Maestro. A partire da febbraio si svolgerà un corso di scenografia teatrale tenuto dal Maestro Carlo Savi. Questo è incentrato sull'aspetto scenico e tecnico di un'opera, su ciò che crea uno spettacolo con uno studio approfondito sul costume per valorizzare la resa visiva. Nel giugno 2018 si svolgerà un corso dedicato alla recitazione per i cantanti lirici tenuto da Luigi di Fiore, attore e regista attivo in ambito cinematografico, teatrale, televisivo e già sperimentato all'Università di Roma Tre. Lo scopo è di affinare la recitazione ed è rivolto soprattutto ai più giovani affinché possano entrare meglio nella psiche del personaggio limando pur mantenendo le caratteristiche di ognuno degli attori. Entrambi i corsi vedranno l'apporto di Maria Alberti, storica dello spettacolo, in modo da poter affiancare all'attività creativa una conoscenza solida e rigorosa perché dietro una qualsiasi realizzazione c'è uno studio sistematico. Come nascondere Falstaff nella cesta del bucato? Carlo Centolavigna metterà a disposizione le sue conoscenze dell'arredo scenico e della tappezzeria perché gli attori possano prendere dimestichezza con gli oggetti utilizzati come nel caso dell'opera verdiana.

Un programma tutto da scoprire, un luogo di cui Firenze finalmente si riappropria e che mette al servizio dei suoi giovani talenti, un futuro ancora tutto da scrivere nel solco del Maestro, Franco Zeffirelli.

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