Editoriale

Anno nuovo, vecchie idiozie

Dilaga in culto del brutto e dello scomodo in onore a sedicenti artisti e acclamate archistar. La politica ovviamente se ne frega

Dalmazio Frau

di Dalmazio Frau

entre un uomo nudo corre per la navata centrale di San Pietro, il resto del mondo va avanti verso l’idiozia accompagnata dalla stolidità. Prova ne sono l’ultima trovata di Jeff Koons a Firenze e la chiesa, progettata da Massimiliano Fuksas, chiusa per freddo eccessivo. Ecco che il nuovo anno comincia con il dono dell’artista americano alla cittadinanza fiorentina, infatti egli desidera – con il benestare dei maggiorenti e del sindaco – che la sua già discussa opera rimanga in Piazza della Signoria. Il capolavoro sarebbe dovuto restare esposto fino alla fine del mese di dicembre, ma poi si è grandemente pensato di prorogarne il godimento da parte del pubblico fino al 21 gennaio. Ma l’inclito artista ora vorrebbe farne dono alla città – perché poi? La detesta tanto? Si sopravvaluta a tal punto o più semplicemente non ci sono altri estimatori tra i sindaci delle città del vasto mondo che anelino ad averla nelle loro pubbliche piazze? – in cerca di una giusta collocazione.

Veniamo poi alla chiesa dell’archistar italiana più quotata, infatti da un articolo comparso su “Umbria Domani” nei giorni scorsi veniamo a sapere che sono state sospese le funzioni religiose nell’edificio sacro – pardòn “spazio liturgico” – intitolata al povero San Paolo ma progettato appunto da Fuksas. Parrebbe infatti che l’edificio, lo “spazio”, sia più simile a una ghiacciaia che a un luogo di culto e ciò abbia spinto i sacerdoti – che saranno pure ignoranti ma non ambiscono al martirio per congelamento – a spostare le celebrazioni sacre nel salone parrocchiale.

L’amico architetto Ettore Maria Mazzola a tale proposito mi fa sapere che i fedeli che s’accingono ad andare alla Santa Messa nel periodo invernale in quel “cubo di cemento armato alto ventisei metri per settecento metri quadrati di superficie, progettato dall’architetto di fama internazionale Massimiliano Fuksas, è come stare all’aperto a zero gradi o giù di lì”. Pare che la notte di Natale vi facesse un tal freddo che gli stessi sacerdoti concelebranti abbiano rischiato l’ipotermia e tante persone abbiano preferito abbandonare la celebrazione per non rischiare l’assideramento.

La colpa di questo è dunque di Fuksas e del suo studio? Non soltanto. La colpa va ascritta soprattutto ad alcune persone, immaginiamo indossanti un abito sacro, che all’interno della Chiesa continuano a dimostrarsi incapaci ed incompetenti con le loro “idee” ed imposizioni sull’arte sacra e sull’architettura religiosa. Questi geni, volendosi dimostrare all’avanguardia e non più legati agli antichi e al nostro passato – peccato per loro che però le cattedrali gotiche, romaniche, barocche e altro siano ancora in piedi  mentre quelle attuali crollano su loro stesse dopo pochi anni – optano per il “moderno” ( purtroppo neanche sanno che loro trattano il “contemporaneo” invece ) perché la parola “Tradizione” è negletta, sa di vetusto e stantio nella Chiesa del Ventunesimo Secolo!

Ma l’architettura “laica” o civile se preferite, non è messa meglio, infatti a Roma si dovrà al più presto intervenire con un’azione di restauro del Maxxi… che – mi pare – non sia stato edificato proprio durante il pontificato di Gregorio Magno…

In tutto questo, non ho mai letto né sentito di qualcuno tra i nostri politici, a destra come a sinistra, dire qualcosa in merito a ciò che si dovrebbe, o vorrebbe, fare. Tutti troppo preoccupati alle loro alleanze, a candidarsi sindaco di Roma o di Milano, senza dire cosa farebbero, a chi darebbero l’incarico di occuparsi della Bellezza di questo paese che va perduta ogni giorno di più a causa della loro mediocre cecità.

Ma l’importante sono le unioni civili ed il canone televisivo…

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da ettore maria mazzola il 06/01/2016 07:59:00

    parole sante Dalmazio ... nel caso di Foligno è il caso di dirlo! Quanto al presunto "artista" Jeff Koons suppongo che, più che Firenze, abbia a cuore un problema serio di stipsi che pare abbia afflitto i fiorentini quando Renzi li ha lasciati, sicché ritiene indispensabile mantenere la sua "stimolante" opera in Piazza della Signoria!

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