Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
I giocatori della Samp festeggiono dopo un goal
E’ un dato di fatto, l’Inter gioca veramente male, ma ha dalla sua una virtù che a nessuna altra compagine di Serie A è dato possedere: quando una squadra è alla frutta, stramazza, è in agonia, basta che incontri i nerazzurri sulla sua strada e risorge impetuosamente.
La benedizione stavolta è toccata al Parma che sabato sera si è portato via tre punti senza dannarsi tanto l’anima, e mettendo sugli scudi un giocatore di modesta levatura che svirgolando due volte davanti a Handanovic ha segnato due goal alla Ridolini.
Mazzarri, come sempre, ci ha messo del suo, proponendo un giocatore come Obi sulla fascia e lasciando scorrazzare chi era dalla sua parte senza il minimo contrasto.
E’ vero, mancano i vari Nagatomo, Jonhatan e via dicendo, ma se una squadra che punta almeno al terzo posto è costretta a schierare siffatto giocatore è meglio allora sia dia al flipper.
Per non parlare dell’inconsistente Dodò, o della scelta di mettere Bonazzoli sulla fascia, mentre l’unico che poteva saltare l’uomo e proporsi al tiro, Camara, è rimasto in panchina fino a 3minuti dalla fine.
Mazzarri non è da Inter, o forse l’Inter di quest’anno non è adatta a nessuno.
La Samp si libera della Fiorentina grazie alla tecnica e alla caparbietà dei giocatori di Mihajlovic e a una prodezza alla Baggio di Eder.
VOTO 10 A UN NAPOLI DA SCUDETTO – Contro l’Atalanta, soprattutto nell’ultima mezz’ora, aveva incantato. Il Napoli ha ripreso entusiasmo e ora anche continuità a livello di gioco. La Roma tanto esaltata a inizio anno è stata spazzata via: Higuain si è sbloccato, Callejon segna sempre e anche Hamsik è in ripresa. Il tanto bistrattato Benitez zittisce gli scettici e risponde nel migliore dei modi alle tante critiche ricevute nelle ultime settimane. La Juve è a 7 punti: tanti, certo, ma non troppi.
VOTO 9 A UNA GENOA IN STATO DI GRAZIA – Il Genoa, 4-2 in casa dell’Udinese, è l’unica squadra di tutta la Serie A ad aver messo insieme 9 punti negli ultimi 7 giorni. E ora anche la classifica rende il giusto merito al lavoro di Gasperini. Piani alti per il Grifone, piani altissimi per la Sampdoria di Mihajlovic, che batte la Fiorentina nello scontro diretto per l’Europa e resta saldamente nelle zone di vertice. Anche facendo turnover.
VOTO 8 AD ALVARO MORATA: NUMERI DA CAMPIONE - Ha colpi da fuoriclasse purissimo, è giovane e ha grande talento: contro l’Empoli ecco l’ultima dimostrazione. Oltre al gol, bellissimo, tante altre giocate da grande attaccante. Lo ha pagato parecchio, ma adesso la Juve si gode un giocatore di enorme prospettiva. Allegri, da questo weekend di nuovo a +3 sulla Roma, difficilmente si priverà di lui nella partita da dentro o fuori contro l’Olympiacos.
VOTO 7 A UN PALERMO RINATO – Il Palermo ha un gioco. L’anno scorso i rosanero erano in Serie B e domenica sera si sono presentati a San Siro e hanno fatto la partita. Con personalità e un’organizzazione tattica che in questo momento squadre come Milan e Inter non si sognano neppure. Bravo Iachini, il merito è soprattutto tuo.
VOTO 6 ALLA NUOVA PARTENZA DEL PARMA – Dopo tanta sfortuna, Donadoni torna a fare punti. La vittima è illustre, l’Inter, il match-winner sorprendente,De Sceglie, alla prima doppietta della carriera. Però è bene che in Emilia si resti con i piedi per terra: il Parma non è ancora guarito, ma almeno ha ripreso a correre.
VOTO 5 A UNA FIORENTINA CON IL BRACCINO - Ogni volta che la Fiorentina si trova di fronte a un appuntamento importante, fallisce. Anche contro la Sampdoria è arrivata una sconfitta, e ora la classifica piange: dopo 10 giornate la Viola ha appena 13 punti. Pochi per una squadra che punta all’Europa.
VOTO 4 ALL’ESALTAZIONE DELL’UDINESE – L’inizio di campionato ha ingolosito i tifosi, ma la squadra bianconera è una formazione che ha come obiettivo primario quello della salvezza. E’ bene che Stramaccioni lo ricordi ai suoi giocatori, che ultimamente sembrano aver perso di vista il vero traguardo. Due sconfitte e 7 gol incassati negli ultimi 4 giorni rappresentano più di un allarme. Anche Pozzo se ne è accorto e si è fatto sentire: “Troppa esaltazione. Voglio risposte, anche dall’allenatore…”.
VOTO 3 ALLA POCHEZZA DI CHIEVO-SASSUOLO – Una partita che non poteva non finire 0-0: appena 4 i tiri in porta (1 del Chievo e 3 del Sassuolo), e nessuno realmente pericoloso. Al Bentegodi la gente si annoia: partita-copertina della mediocrità del nostro campionato. Dieci anni fa a uno “spettacolo” del genere si assisteva in Serie B: oggi è una gara di Serie A.
VOTO 2 ALLE MILANESI SPAESATE – Serviva l’Inter per far resuscitare un Parma che nelle prime 9 giornate di campionato ne aveva perse addirittura 8. Mazzarri da quando è a Milano non è mai riuscito a centrare tre vittorie di fila: anche questa volta, dopo due successi, è arrivato uno stop. La contestazione serpeggia tra i tifosi, che gridano a gran voce il suo esonero. Thohir non lo dice, ma ci sta pensando. Il Milan crolla in casa contro il Palermo, getta la maschera e mostra in maniera inequivocabile tutti i suoi limiti. Fin qui, la squadra rossonera è stata esaltata da stampa e tifosi, ma la realtà è un’altra: il Diavolo è tutt’altro che una formazione organizzata e ben messa in campo. Gli errori di Inzaghi sono evidenti, così come è piuttosto palese la pochezza di talento e personalità dei vari giocatori che compongono la rosa. E senza qualità e organizzazione non si va molto lontano.
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