Editoriale

Halloween e l'idiozia contemporanea

Non c’è fine alla stupidità travestita da provocazione nell’arte o da culto new age nel quotidiano

Dalmazio Frau

di Dalmazio Frau

arto da due notizie su due artisti contemporanei per entrare in un argomento che tutti gli anni, in questo periodo, scatena opposte fazioni: Don Amorth versus Satanisti. Procediamo dunque per ordine:

Vedere le presunte opere d’arte di Igor Scalisi Palminteri, ex frate francescano, ora purtroppo datosi all’”arte contemporanea” e invocare un nuovo Torquemada o anche un Savonarola – che detto sinceramente, stando io con Marsilio, Pico e Botticelli, molto simpatico non mi è mai stato - è un tutt'uno. Fare “provocazione” con l’arte sacra è diventata una moda, noiosa, triste, trista e obsoleta. Inventatevi qualcos’altro per cortesia, perché travestire una statua della Madonna da Batman – e io adoro Batman – non è arte e fa soltanto incazzare i fan del Cavaliere Oscuro più ancora che i credenti cattolici.

Secondo geniaccio della provocazione artistica:

Paul McCarthy che gonfia un gigante “dilatatore anale” verde suggerendone la somigliava con un abete – o con un ebete - per promuovere la Fiera d’Arte Contemporanea a Parigi. Fortunatamente alcuni seri e competenti cultori dell’Arte lo hanno sgonfiato – il “dilatatore” non McCarthy purtroppo - e lasciato lì a ricordo della nullità dalla quale era scaturito.

Insomma siamo alle solite, quando non si sa fare arte s’inventano delle solenni “cazzate”.

Ora puntualmente dopo la prima metà d’ottobre cominciano a comparire ovunque le solite zucche arancioni e tutto l’apparato pseudodarkettone fintogotico per nulla pauroso, ma stupidamente ridicolo, di questa festa anglosassone che ci siano autoimposti da alcuni anni. Un trappolone commerciale fatto di fantasmini e ragni di plastica che non conoscono neppure gli americani, mentre noi colonia WASP l’abbiamo adottato in pieno.

In realtà non detesto Halloween, io detesto con tutte le mie forze Allouin, cioè questa puttanata pazzesca e ridicola di cappelli da Strega dell’Est e altre cazzabubbole varie che non appartengono alla nostra Cultura – a proposito ne abbiamo ancora una o aspettiamo il Dipartimento preposto? – che ha sostituito, complice l’attuale ignoranza e disinformazione del clero e della chiesa cattolico apostolico romana, le nostre antiche e sanissime FESTE dei Defunti e dei Santi. Feste ben più antiche del Cristianesimo che non hanno nulla da invidiare alla “notte delle streghe” made in USA, essendo dotate di profonde radici che affondano nel substrato mitico, religioso e anche, sì, magico, delle nostre Tradizioni.

Anche da noi in quelle notti, i Defunti ritornano tra i mortali, e si ricordano tutti gli innumerevoli santi del calendario e senza “dolcetto o scherzetto”, ma con “dolci e cibi antichi” che insegnano a chi è vivo a credere in un altrove e in un Mistero che da sempre accompagna e trascende l’uomo.

Allora, direte, ha ragione chi come il decano degli esorcisti italiani, Don Amorth, ogni anno si attrezza per la sua crociata personale contro Halloween ritenendolo paredro del Satanismo e un “cavallo di Troia” per il culto al Principe delle Tenebre?

Personalmente ritengo che l’ottimo Don Amorth conceda troppa, eccessiva importanza ad un fenomeno che è soltanto il becero frutto dell’ignoranza di un popolo – quello italiano che si è voluto disfare delle proprie antichità cultuali – attribuendogli le caratteristiche di “indurre al satanismo”. Non è certo Allouin o due deficienti di ragazzine wiccan a far avvicinare qualcuno al culto di Satana mediante zucche di plastica o teschi a molla, semmai è l’assenza del Mistero, del Sacro, che si è sempre più venuta a presentare nella nostra pseudocultura “moderna”. E quello che non trovano più nella Tradizione che è fatta anche di aspetti “terrifici”, ecco che tra le generazioni cresciute a Dylan Dog, alcuni imbecilli affetti da ignoranza crassa, senza sapere di essere soltanto gli “utili idioti” procacciatori di sesso facile e denaro del gigantesco “meccanismo economico” della New Age, si comprano il “Libro Infernale”, si vestono di nero con gli occhi bistrati, si danno un nome cretino come Lady Lucifera o Lord Obscurity e cominciano a invocare Satana alle tre del mattino svegliando il cane dei vicini.

Fanno bene? No, fanno malissimo. Ha ragione Amorth. È pericolosissimo. Ma il Satanismo, purtroppo quello vero, quello nato nel XVIII secolo in Francia - perché prima di allora non è mai esistito alcun “satanismo”, ma altre forme di culti, magari oscuri, magari deviati, ma mai palesemente riferiti a Satana – quello che farebbe apparire Crowley e Le Vey due poveri burloni acchiappacitrulli, quel Satanismo vero esiste e opera fin troppo attivamente in molti luoghi che non verrebbero subito in mente: in case private di gente benestante, colta, ricca; in gruppi politici, in ONLUS insospettabili, in circoli culturali la cui tessera ambita costa svariate centinaia di euro. Ecco dove si trova il Satanismo, non tra quattro bambini scemi che “festeggiano” Allouin in discoteca.

Personalmente continuerò a preferire comunque una “danse macabre” di Lucas Cranach, sia ad Allouin, sia all’”arte contemporanea” di Scalisi Palminteri e di McCarthy. A proposito, qualcuno viene a vedere Hans Memling alle Scuderie del Quirinale? Da vedere durante le Feste dei Defunti, credetemi, è “la morte sua”! 

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