Editoriale

Quel che non sopporto più. E voi?

Quelli che ti rispondono “le faremo sapere”; chi scrive tomi da oltre trecento pagine senza avere nulla da dire; i leccaculo e gli arrivisti...

Dalmazio Frau

di Dalmazio Frau

' estate e fa caldo, a volte, a volte piove e fa sempre caldo, quindi non è tempo di affrontare argomenti seri come la Palestina o il Debito Pubblico, sono cose che lascio a quelli bravi e non ai “cirifischi” come me. Per questo, in seguito ad alcuni banali eventi di vita quotidiana ho pensato di trattare di quelle piccole, futili, insignificanti cose che però rendono tanto più inutilmente fastidiosa la nostra giornata. Sono quelle cose che, io come tanti altri, forse di più, forse di meno, forse ancora perché sto cominciando ad invecchiare, non sopporto più.

Non sopporto più gli U.C.A.S. – in realtà non li ho mai retti – ovvero gli appartenenti in servizio permanente all’Ufficio Complicazioni Affari Semplici. Sono legione. Una marea innumerevole e trasversale che non conosce razza, religione, credo politico e sesso.

Non sopporto quelli che ti rispondono “le faremo sapere”… ma cosa credi sia sceso ieri dall’albero?

Non tollero quelli che danno buoni consigli senza però essere nei tuoi panni. I saccenti che sanno sempre dirti cosa devi fare – neppure cosa dovresti – perché loro sanno tutto di ogni cosa.

Non sopporto più chi scrive tomi da oltre trecento pagine senza avere nulla da dire se non ingigantire il proprio ego iperfrustrato.

Non reggo più i mediocri, i leccaculo e gli arrivisti, gli sgomitatori professionali che scoprono l’acqua calda e se ne attribuiscono il merito.

Non sopporto i caudatari né i vessilliferi pronti a passare ad un nuovo padrone al minimo mutar di vento.

Non sopporto quelli che non si espongono mai, stando perennemente in penombra a fare i cecchini. Attenzione perché in guerra il cecchino viene passato per le armi senza neppure essere processato.

Non riesco più a reggere i “blogger” – ma che caspita sono??? – gli “opinion leader” e gli “opinion maker”.

Non sopporto quelli che si parlano addosso, sbrodolandosi nella loro sapienza, durante le conferenze, parlando solo per loro stessi e non per il pubblico.

Non sopporto il nulla di Renzi, lo sbandamento berlusconiano, gli sciacalli pronti a prendere il suo posto, i deliri di certi grillini.

Non reggo oltre la presidentessa Boldrini che ha tanto a cuore le sue concordanze sessuali, l’ex ministro colorato africano che trova ogni scusa per poter far ancora parlare di se stessa ora che neppure Calderoli se la fila più.

Non sopporto le continue riapparizioni di Fini che a breve di certo creerà un suo culto “esoterico”, così almeno è contento e si diverte pure lui.

Non ce la faccio più con le trasmissioni televisive sulla cucina, cuochi ed il cibo, fatto salvo Chef  Rubio, che è l’unico intelligente a giocare a fare il coatto in un palinsesto di coatti che si credono grandi cuochi stellati.

Non sopporto i marpioni da FaceBook, ed i Guru che impartiscono sacerrime lezioni di alta metafisica sui “social”. Per me l’unico vero Maestro è il Mago Oronzo di Raul Cremona.

O, al limite, il Mago Forrest.

Non tollero oltre quelli che si prendono troppo sul serio, quelli seriosi, compenetrati nella loro missione “per conto di Dio”, quelli che non hanno mai un dubbio né un filo di ironia e men che meno, di autoironia.

Non ne posso più di quelli che si lamentano ma non cambiano orizzonte né persone, di coloro che non osano, che non hanno il coraggio di gettare il cuore oltre l’ostacolo e rischiare.

Non reggo più i profittatori e chi ti cerca soltanto quando gli sei utile. Io voglio essere inutile, anzi di più, voglio essere superfluo.

Ho in odio sempiterno i “Figli dell’Amore Eterno”, i frichettoni niù eig che parlano con le piante di prezzemolo e intonano i mantra per trovare parcheggio.

Mi stanno sugli zebedei quelli che dicono di fare Cultura e poi fracassano la consecutio ed il congiuntivo.

Non ne posso più di Belèn, Balotelli, Elisabetta Canalis e di tutte le altre figurette da gossip delle quali ancora non ho capito la ragione dell’esistenza. I Diplodochi si sono estinti, caspiterina, e loro allora?

Non sopporto più la maleducazione dei bambini dovuta all’ignoranza ottusa dei loro genitori.

Non sopporto più i piagnoni, gl’immobilisti finti zen, quelli che si fissano l’ombelico perché “meditano” e contemplano l’infinito.

Sono diventato intollerante, lo sono sempre stato, ma adesso la mia intolleranza è divenuta conclamata: voglio fare outing… ebbene sì lo confesso: Odio tutti i cretini! 

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