Cultura »

Il pesciolino d'aprile... in disparte

Un frammento che non può non accendere di dolce nostalgia ogni cuore avventurosamente poetico

Qui il luogo della vicenda è determinato nella geografia, ma in virtù della poesia...

di Piccolo da Chioggia

Un frammento che non può non accendere di dolce nostalgia ogni cuore avventurosamente poetico

In luogo del consueto e sempre grazioso pesciolino d’Aprile mi è graditissimo inviare ai Lettori di Totalità, ai suoi scrittori, ai suoi grafici e collaboratori un frammento che non può non accendere di dolce nostalgia ogni cuore avventurosamente poetico. Qui il luogo della vicenda è determinato nella geografia ma in virtù della poesia che scintilla dalle semplici e quasi puerili linee e si fa fiamma indomabile, a leggerlo ecco che siamo anche noi e ovunque sotto quell’alto Cielo spirituale. Anche se lontani di parecchie miglia. 

Anche se in altri continenti. In un futuro remotissimo e se la grazia conservativa degli archeologi ce lo scoprisse come frammento inciso sul vetro di una bottiglia o tracciato su di una figurina da detersivo ne gioiremo anche se fossimo in un altro lontano pianeta. Disperso e rotolante lungo la sua traiettoria cosmica. Con noi sopra a rammentare chissà quale passato altrettanto remotissimo. Ma non vado oltre. La gioia della primavera trabocca e conviene ora ricopiare diligentemente questo frammento:

Fiorenza giglio di potenza virgulto primaverile. Le mattine di primavera sull’Arno. La grazia degli adolescenti (che non è grazia al mondo che vinca tua grazia d’Aprile), vivo vergine continuo alito, fresco che vivifica i marmi e fa nascere Venere Botticelliana: I pollini del desiderio gravi da tutte le forme scultoree della bellezza, l’alto Cielo spirituale, le linee delle colline che vagano, insieme a la nostalgia acuta di dissolvimento alitata dalle bianche forme della bellezza: mentre pure nostra è la divinità del sentirsi oltre la musica, nel sogno abitato di immagini plastiche!   

Era, è Dino Campana.

Piaciuto questo Articolo? Condividilo...

    3 commenti per questo articolo

  • Inserito da piccolo da Chioggia il 03/04/2014 11:32:20

    ringrazio il signor Attinà e la Bea per l'incoraggiamento. la poesia di Campana la conosco poco pure se mi aveva incuriosito il suo coraggioso andar controcorrente nel dedicare i Canti Orfici al Kaiser in un momento nel quale l'Italia si precipitava nel turbine interventista. lasciate le polveri della politica il frammento pubblicato, è retorico, solo che la retorica qui è così sentita e sincera da elevarsi a vera poesia. quella triade di "alto cielo spirituale" non è la fotografia perfetta di certi dì dell'aprile fiorentino? eppure si stacca poi dalla determinazione geografica per divenire visibile ovunque...

  • Inserito da ghorio il 02/04/2014 12:27:50

    Mi unisco alla signora Bea per complimentarmi con Piccolo da Chioggia per la scelta del frammento della poesia di Duno Campana, un poeta da riscoprire.

  • Inserito da bea il 01/04/2014 12:38:05

    Bellissimo pezzo, così leggendo e ripensando cosa è ancora di bello nella nostra vita, sì, lasciamo indietro un po' questo fango quotidiano e puliamo l'anima con delle belle parole, poesie. Grazie, Piccolo da Chioggia.

Inserisci un Commento

Nickname (richiesto)
Email (non pubblicata, richiesta) *
Website (non pubblicato, facoltativo)
Capc

inserisci il codice

Inserendo il commento dichiaro di aver letto l'informativa privacy di questo sito ed averne accettate le condizioni.