Decreto Salvaroma

Re Giorgio I bacchetta Letta e gli fa annullare il Dl della discordia

Ecco come è andata secondo la nostra libera ricostruzione la faccenda del decreto annullato

di Simonetta  Bartolini

Re Giorgio I bacchetta Letta e gli fa annullare il Dl della discordia

Re Giorgio I ha voluto compiere il suo gesto di magnanimità natalizia e, giusto il 24, nella vigilia di silenzio stampa (i giornalisti della carta stampata non lavorano il 24 e il 25 dicembre) ha chiamato il 40enne Letta. Come ogni buon sovrano benevolo e accorto con la scusa di fargli gli auguri gli ha dato una paternalististica tirata d’orecchie.

Ecco come deve essere andata nelle segrete stanze del Quirinale.

–Eh no, caro Enrico, ma che pasticcio avete combinato con quel decreto salvaroma? Io avevo firmato un’altra cosa, me lo avete stravolto. Ma stiamo scherzando? Ti rendi conto che così le opposizioni avranno buon gioco a chiedere di mandare tutto all’aria? Altro che la Capitale! Avete distribuito soldi che non avete a destra e manca per cose importanti e per sciocchezze. Guarda Enrico, gli italiani non possono capirlo, oltretutto siete riusciti ad infilare una clausola che rende impossibile disdire quegli affitti assurdi che pagate per dare uffici e ufficieti a parlamentari e senatori. No, no, non se ne fa di niente. –

Il soidisant giovane Enrico deve aver chinato la testa mortificato, certo, aveva appena rivendicato con orgoglio la rivincita dei 40enni rinnovatori. Avrà balbettato qualche giustificazione:

–Maestà, cioè, volevo dire Presidente, voi (accidenti, mi scusi ho sbagliato ancora) lei ha ragione, ma con la maggioranza che mi ritrovo mettere d’accordo tutti…! A ognuno devo pure concedere qualcosa. Ci sono i deputati della Val d’Aosta che avanzano legittime pretese, sa com’è, la storia di Roma ladrona inventata da Bossi ha fatto presa in questi anni, e tutte le volte che si fa qualcosa per la Capitale succede il finimondo. Potevo ignorare la richiesta di 23 milioni di euro per i treni valdostani o e dei 20 per tappare i buchi nel trasporto pubblico calabrese quando a Roma ne diamo 864 perché quell’incapace (ooops mi sono fatto prendere la mano), perché il nostro amico Marino ha pensato a chiudere i Fori imperiali e non le spese pazze della sua amministrazione?

Maestà,.. Presidente, sono un cattolico osservante e ora con questo Papa Francesco che fa la vera politica di sinistra devo tenermi buona la Chiesa, ancora più di prima bilanciando l’azione del Santo padre. Lui fa la politica economica che dovrei fare io e io mi occupo dei santi come dovrebbe fare lui, così i soldi per il paese di Padre Pio, mi creda, sono ben spesi. –

–Giovanotto, cerchiamo di non fare sciocchezze, possibile non abbiate ancora capito che i tempi sono cambiati, che bisogna farsi furbi. Eppure hai uno zio, che, insomma, a me non sta simpatico, ma devo dire che …. Insomma lasciamo perdere, non potete distribuire tutti quei soldi con tanta disinvoltura: le scuole di Marsciano, la torre anticorsara di Porto Palo (poi, guarda che i politici a Porto Palo non arrivano via mare non c’è bisogno di una torre di avvistamento per segnalare il pericolo, quelli arrivano in macchina, in treno, in moto). E poi un milione a Frosinone, tre a Pescara, 25 a Brindisi. Capisco che ti devi tenere buono Vendola che altrimenti con Sel ti fa vedere i sorci verdi e poi c’è il rischio ti scateni la Boldrini…–

–Maestà, Presidente, ha ragione, ma che devo fare?

–Senti figliolo, facciamo così niente salvaroma e butti tutto nel milleproroghe, magari con qualche aggiustamento, tanto per non dare nell’occhio limi qualche centinaio di migliaio di euro qui, qualche altro lì, rimescoli l’ordine per confondere un po’ le acque, e visto che i tempi sono stretti, le pance piene per le abbuffate natalizie e le menti obnubilate dallo spumante fai contenti tutti ugualmente e… speriamo che quei rompiscatole dei grillini non se accorgano!–

–Obbedisco, Maestà, Presidente! Però io ci faccio una figura cacina (come si dice da noi in Toscana)–

–Giovanotto, poche storie, se voi ragazzotti volete rimanere a governare il paese questo è il prezzo da pagare, o preferite che la gente prenda veramente i forconi e li usi sui vostri didietro? Non è più come un tempo, ora quei maledetti grillini mettono il naso dappertutto, poi Forza Italia si accoda. Hai presente Silvio quanto è inc…

–Maestàaa…!

–Perbacco, mi è scappato, volevo dire che Silvio non ci perdona il giochetto che gli abbiamo fatto con la decadenza e tutto il resto, non credere che quello molli. Vai figliolo, io faccio fare il comunicato stampa, tanto siamo nel pomeriggio della vigilia di Natale, con un po’ di fortuna la notizia passerà nei tg ma all’ora del cenone, poi domani è festa hanno tutti altro a cui pensare, vai, vai a casa figliolo.

–Be’ allora, grazie Maestà, Presidente, e tanti auguri, anche alla signora Clio.

–Auguri anche a te, mangia questo panettone, perché il prossimo è assai lontano… e guarda che con quel Renzi… anche io ho qualche problemuccio non so per quanto ancora potrò salvarti il c…

–Maestàaaa!

–Uffa, va bene, buone feste!

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