Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
La Roma vista sabato sera con l’Inter assomiglia in maniera impressionante ai nerazzurri del triplete allenati allora da Mourinho.
La inseguono senza remore la Juve e il Napoli.
I risultati di ieri hanno creato una mini voragine fra le tre e il resto, con la squadra di Mazzarri ridimensionata notevolmente dallo straripante e baldanzoso gioco a tutto campo della squadra di Garcia.
Eppure l’Inter non è sembrata, almeno il primo tempo, così inferiore a Totti & C., creando varie occasioni da goal compreso il palo colpito da Guarin a portiere battuto.
Il vero problema è che ai nerazzurri mancano due grandi
terzini di fascia e presentarsi con Pereira vuol dire giocare con un uomo in
meno.
Quindi, campionato già chiuso?
Non, certamente, nei numeri, in quanto è sufficiente infilare una serie di risultati utili e risiamo lì.
Ma la sensazione che si percepisce dal campo è ben diversa: Roma, Napoli e Juve hanno ben altra struttura, un organico più completo ed un passo da grandi.
Hanno, praticamente, ogni cosa al loro posto per far sì che queste loro posizioni rimangano invariate e possano contendersi lo scudetto sino alla fine.
La Roma, però, su tutti, grazie al genio intramontabile di un 37enne che si chiama Totti…
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