31 LUGLIO 1912

Milton Friedman, economista

Si ricollega principalmente ai suoi scritti monetarî e alle relative controversie, l'indirizzo detto

di  Totalità

Milton Friedman, economista

Milton Friedman. - Economista statunitense (New York  31 luglio 1912 - San Francisco2006).

Svolse la sua attività, durante la seconda guerra mondiale, presso la Commissione per le risorse naturali a Washington e il National bureau of economic research, dando il suo apporto nello studio dei problemi finanziarî presso il Tesoro americano. Dal 1946 al 1976 è stato professore di economia nell'univ. di Chicago

I suoi contributi riguardano varî campi: da quello metodologico (Essays in positive economics, 1954), al riesame della funzione del consumo, che egli suggerì di collegare a una prospettiva di reddito più ampia di quella annuale (A theory of the consumption function, 1957), a imponenti studî di storia monetaria (A monetary history of the United States, 1867-1960, 1963), con la collaborazione di A. Jacobson Schwartz, alla riformulazione della teoria quantitativa (The optimum quantity of money and other essays, 1969). 

Si ricollega principalmente ai suoi scritti monetarî e alle relative controversie, l'indirizzo detto "monetarista", che attribuisce particolare importanza al controllo dell'offerta di moneta non soltanto come argine dei processi inflazionistici, ma anche per assicurare un quadro di stabilità che, nella sua concezione, favorirebbe lo sviluppo economico più efficacemente di ogni altra forma di intervento. 

In questo quadro egli auspicò sempre un sistema di tassi di cambio flessibili. Sul piano della politica economica, fu l'esponente più vigoroso di concezioni neo-liberiste che trovano, per esempio, espressione in Capitalism and freedom (1962; trad. it. 1967) e in Free to choose (1980; trad. it. 1981), scritto in collaborazione con la moglie Rose Friedman. Nel 1976 gli venne attribuito il premio Nobel per l'economia. Socio straniero dei Lincei (1978).



Tratto da treccani.it

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da ghorio il 05/08/2013 20:25:09

    Il ricordo di Milton Friedman mette in evidenza il ruolo degli economisti per la soluzione delle crisi economica. Ricordo le teorie contrapposte tra Friedman e Paul Samuelson, tra monetaristi e liberisti e tra coloro che facevano riferimento a Keynes. Una stagione quelle degli economisti sicuramente di crisi, nonostante i vari primi nobel si affannino a formulare proposte. Forse la troppa matematica inserita nell'economia politica, come ha scritto tante volte il grande Sergio Ricossa, ha fatto passare di moda le ricette che vengono avanzate.

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