E ora Renzi vuol fare il professore!

Gaffe istituzionali, arroganza un tanto al chilo, e comparsate fiorentine. Nel vuoto pneumatico di idee e programmi

Dopo aver collocato la Battaglia di Gavinana nella piazza fiorentina che la ricorda vorrebbe anche insegnare all'Università Europea?

di Simonetta  Bartolini

Gaffe istituzionali, arroganza un tanto al chilo, e comparsate fiorentine. Nel vuoto pneumatico di idee e programmi

Rispondendo a D'Alema che gli consigliava di fare un'esperienza europea candidandosi alle elezioni per il parlamento di Strasburgo, Matteo Renzi avrebbe risposto (come riferiva nei notiziari, ieri 14 luglio, Radio 24): – Piuttosto faccio il professore all'Università Europea–.

Il ragazzino, lo abbiamo visto, è arrogante e presuntuoso, ormai crede che il faccino tondo da puffetto, qualche battuta ben assestata, l'ironia mordace tipicamente Toscana e il vuoto pneumatico di idee bilanciato da un marketing personale a 360 gradi, dal finanziere Serra a Briatore, siano sufficienti a fare di lui uno statista in grado di interloquire con le cancellierie del resto del mondo.

Per ora ha cominciato dall'Europa, ma non dimentichiamoci quando, da fan sfegatato di Obama, si infilò in un mega-raduno presidenziale con tanto di telefonino a filmare se stesso fra i supporters del neorieletto, una scena francamente imbarazzante per chi ambisce a fare il Premier di un paese che sta fra gli 8 grandi!

È stato dalla Merkel, matteuccio, mettendo in imbarazzo tutti a cominciare dalla cancelliera tedesca che ha dovuto chiamare il premier italiano Letta (già perché è lui il Premier, quello che interloquisce con gli omologhi degli altri paesi) chiedendogli se creava problemi l'incontro con il ragazzotto fiorentino che è pur sempre, ahinoi, il sindaco una delle città più belle d'Italia, ma anche un aspirante competitor di Letta stesso.

Che poteva dire Letta? Ovviamente la politesse diplomatica non contempla dinieghi, anzi... Ma lo stesso bon ton istituzionale avrebbe dovuto suggerire a Renzi di evitare la richiesta formale di incontro con la Merkel (poi toccherà a Parigi, pare...)

Ma torniamo a quella dichiarazione che abbiamo riportato all'inizio: –Piuttosto faccio il professore all'Università Europea–

Per chi non lo sapesse, l'Istituto universitario europeo, posto a San Domenico di Fiesole, in uno splendido ex- monastero, con vista sulla città, è uno degli organismi accademici di alta formazione nei quasi si conducono studi di specializzazione post-laurea.

Vi si accede tramite una rigorosa selezione, e il corpo docente è internazionale e ovviamente selezionatissimo.

È cosa dice il Matteuccio nazionale? Che lui piuttosto che concorrere o fare il deputato europeo va a fare il professore!

Bisognerebbe che il suo staff facesse presente al ragazzino ambizioso e arrogante, oltre che presuntuoso oltre ogni dire, che per fare il professore bisogna essere prima uno studioso di qualcosa (non basta una ricerca in arrivismo applicato). Occorre aver pubblicato dei libri (quelli noiosi con le note a pie' di pagina frutto di accurata documentazione) possibilmente scevri da errori marchiani come quello di collocare la battaglia di Gavinana nell'omonima piazza fiorentina che la ricorda, come ha fatto matteuccio nel suo penultimo libro.

Se poi non si arriva all'insegnamento universitario per concorso –come fanno tutti quegli sfigati che Matteo certo disprezza perché passano anni e anni sui libri, senza luci di alcuna ribalta, guadagnando quasi nulla per poi avere uno stipendiuccio da fame come ricercatori e non poter mai diventare ordinari perché ormai i ricercatori fanno il lavoro di un ordinario ma con meno della metà dello stipendio– se non si arriva all'insegnamento universitario per concorso, dicevamo, si deve avere qualche titolo professionale che renda appetibile il proprio magistero a giovani studenti (per esempio un interprete può diventare professore di interpretazione pur non avendo titoli accademici ma essendo in grado di trasmettere la propria specifica professionalità).

Matteuccio che cosa dovrebbe insegnare ai giovani studenti europei? Come inventare una parola (rottamare) per fare carriera politica al netto di ogni contenuto?

O forse dovrebbe insegnare teoria e tecnica della battuta spiritosa applicata alla politica?

Ora basta! Renzi è diventato insopportabile, parla parla senza dire niente, venuta meno la rottamazione non si vede un programma, un progetto che abbia un senso, in compenso si dà tanto da fare ovunque, tranne che a Firenze, dove appare (secondo un costume inaugurato a Roma da Veltroni a suo tempo) solo per inaugurare, o fare comparsate autopromozionali, mentre i fiorentini lo odiano per come ha ridotto la città: viabilità demenziale, chiusure al traffico dementi che avvantaggiano gli abusivi del commercio e penalizzano gli anziani che non possono portare la spesa in casa se non a piedi; movida incontrollata e invivibilità notturna nel centro storico ormai allargato a quasi tutta la città.

Nel frattempo a Firenze, città della cultura per eccellenza chiudono le librerie. E lui vuol fare il professore!

Piaciuto questo Articolo? Condividilo...

    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da ghorio il 15/07/2013 12:35:08

    Finalmente una lezione a Matteuccio da un sito che ammiro. Mai uomo politico è stato sopravvalutato come avviene con Renzi, per colpa dell'area di centrodestra, soprattutto. Ricordo nei miei anni giovanili che magari Strauss(Csu) arrivasse in Italia per colloqui con i DC ma la notizia era relegata in due righe, magari nel pastone romano. Renzi si reca dalla cancelliera Merkel e apre i siti dei giornaloni. Siamo caduti in basso. Quanto al Parlamento europeo, consigliato da D'Alema, lo abolirei perché non risolve i problemi. Perplessità anche per l'Università Europea, questi master post laurea lasciano il tempo che trovano.

Inserisci un Commento

Nickname (richiesto)
Email (non pubblicata, richiesta) *
Website (non pubblicato, facoltativo)
Capc

inserisci il codice

Inserendo il commento dichiaro di aver letto l'informativa privacy di questo sito ed averne accettate le condizioni.