Editoriale

Il mistero dell'incubatore culturale

Riflessione sconcertata su una proposta dei soliti"maschilisti" di destra che con sprezzo dell'italiano hanno cambiato genere ad una povera e indifesa parola: incubatrice

Dalmazio Frau

di Dalmazio Frau

er molti anni si è favoleggiato di misteriose armi segrete che i Nazisti avrebbero ideato soprattutto negli ultimi mesi di guerra. Chi ha scritto di "dischi volanti", chi di "raggi della morte" e di basi scavate nell'Artico, fino a voli interplanetari e super soldati.

Non sapremo mai se veramente il Fürher avesse queste possibilità, ma alcune recenti scoperte fanno propendere per una plausibilità.

Infatti il consueto gruppo di scienziati della “Miskatonic University” di Boston, nel Massachussets ha finalmente potuto entrare in possesso di alcuni segretissimi schemi di un misterioso progetto italotedesco dell’ultima guerra, rimasti nascosti per tutti questi anni nell’intercapedine di una casa di Bergamo alta.

Pare che il Dottor Werner Klosterheim ed il suo collega italiano il Prof. Giangaleazzo Balzi Forgieri, nel 1941, all’interno di un bunker dell’Alta Baviera, stessero lavorando ad un progetto comune per i due alleati relativo all’indottrinamento forzato delle popolazioni sottomesse. Tale “macchinario” era stato identificato con il nome in codice di “Bugger Kulturellen” e per decenni si è potuto soltanto fantasticare sul suo utilizzo.

Poi grazie all'astuto agente della Lega - ma in forze alla CIA - Fulvio Zanbòn di Tre Baseleghe si è riusciti ad impadronirsene dopo un rocambolesco inseguimento  nella Bassa Padana che ha visto in gioco oltre all'agente Zambòn, anche due colleghi del Servizio Segreto Neo Borbonico e Monsignor Luigi Collepardo, già dei servizi vaticani e tenente colonnello in pensione delle Guardie Svizzere.

Il carteggio degli schemi meccanici ritrovati ha potuto esemplificare che il “Bugger Kulturellen” fosse un macchinario avanzatissimo utile tanto al “MinCulPop” italiano quanto agli addetti culturali nazisti.

Il “Bugger Kulturellen" venne obbligatoriamente tradotto, durante il Fascismo, nell’italico idioma come: “Incubatore Culturale”.

Il vero genio del dinamico duo scientifico in effetti fu il Balzi Forgieri – amico di Ettore Majorana - che ideò questo sistema a stantuffo pneumatico autolubrificante, appunto con la finalità di sviluppare al meglio le potenzialità del genio nostrano, inculcando nelle menti, anche le più protervie, ogni forma di scibile umano e soprattutto la “dottrina fascista”.

Gli studiosi della “Miskatonic” hanno potuto ricostruire un modello in scala dell’”Incubatore Culturale” che così viene descritto in un corposo manuale tecnico denso di diagrammi e disegni:

Il “soggetto” da inculturare ( o "incubando" ) viene fatto posizionare carponi su una comoda poltroncina. Vengono poi ad esso collegati alcuni elettrodi tipo “Schwarkopf” per verificarne istante per istante il livello culturale. Accertato che tale livello debba essere inizialmente paragonabile come non superiore a quello di un esponente medio del Partito Democratico oggi in Italia, si introduce una sonda, l’”Incubatore” vero e proprio appunto, che con moto centripeto ondulatorio scarica ogni forma di scibile e dunque cultura allo stato puro, direttamente nel mesencefalo del soggetto.

Dopo circa dodici ore di somministrazione, effettuate le misurazioni di prassi, se il soggetto riesce a declamare i primi versi della Divina Commedia può dirsi “acculturato”, se, come purtroppo hanno dimostrato i primi esperimenti falliti su cavie volontarie di "Sinistra Ecologia e Libertà", il livello culturale è quello di un facocero ottuso li si riporta nelle loro rispettive sedi della Camera e del Senato.

L’”Incubatore Culturale” tuttavia parrebbe essere stato opzionato da alcuni gruppi del "Centro destra, più o meno centro, più o meno a destra della destra del centro" in Italia, allo scopo di testarlo, come si suol dire “in  corpore vili”, per vedere se fosse possibile incrementare esponenzialmente le capacità culturali dei loro ventisette tesserati.

Se l’esperimento dovesse avere successo già si prospetta una rinnovata carica in Parlamento di agguerritissimi esponenti del "Centro  Centro Destra Destra", debitamente "inculturati", pronti a tutto pur di citare a memoria tutti i discorsi del Duce in endecasillabi sparsi.

Non ci resta che attendere, sempreché anche il Popolo delle Libertà non estragga dalle segrete di Arcore, il suo temibile strumento di attacco finale denominato “ La Bomba Daniela”. Nel qual caso parrebbe che nessuna forza al mondo possa opporvisi senza capitolare.

NdR

Werner Klosterheim è scomparso dopo la caduta di Berlino, probabilmente rifugiatosi dapprima in Svizzera e poi in Sud America dove ha esercitato la professione di proctologo personale di Pinochet. Pare sia defunto in età avanzata dopo una gara di lancio del campezino.

Giangaleazzo Balzi Forgieri nel dopoguerra divenne vicesottosegretario dell'ambasciata italiana in Kamchatka nelle fila della DC, partecipò all'operazione "Antilope Kobler" con il nome in codice di "Bernardo l'eremita" e finì schiacciato da una ruspa durante la costruzione della Linea C della Metropolitana di Roma. 

Piaciuto questo Articolo? Condividilo...

Inserisci un Commento

Nickname (richiesto)
Email (non pubblicata, richiesta) *
Website (non pubblicato, facoltativo)
Capc

inserisci il codice

Inserendo il commento dichiaro di aver letto l'informativa privacy di questo sito ed averne accettate le condizioni.