Corsi e ricorsi estivi

La moda tamarra, il must dell'estate che si ripete ogni anno

Com l'alzarsi della temperatura si abbassa anche il buon gusto

di LORD BRUMMELL

La moda tamarra, il must dell'estate che si ripete ogni anno

L’estate sta ormai bussando alle porte di questa strana e lunatica primavera, e già per le vie del centro il solito tamarro arrapato del lino da mercato rionale e del pantalone stropicciato fa bella, per dire, mostra di sé con la camicia sbottonata fino all’ombelico, evidenziando in maniera alquanto inopportuna una notevole quantità di peluria non richiesta.

Ogni anno questi “mostri” dell’eleganza cercano di fare tendenza e si presentano più che convinti in quel di Positano, Forte dei Marmi, Capri, Porto Cervo, in condizioni a dir poco imbarazzanti.

Ma non basta, perché adesso varie trasmissioni TV e radiofoniche dedicano intieri programmi a questa rivoltante moda trash, cercando di trasformarla in un vero e proprio stile, che in realtà altro non è che un evidenziare macchiette che desiderano distinguersi con un abbigliamento sempre più "cool", popolare.

E l'estate diviene una grande passerella per certi esibizionisti della volgarità più truce.

Riconoscerli è facilissimo, anche se uno viene dall’estero: sono coloro che ostentano in maniera rozza un certo tipo di abbigliamento, dando una nuova e diversa interpretazione di un certo modo di vestire, conforme alla più sguaiata trivialità, arrivando a sfidare lo sconosciuto, per loro, senso della misura e uccidendo definitivamente il minimalismo chic.

Il primo esempio è, appunto, la camicia di lino, o cotone, a mezze maniche aperta fino alla cintura da cui fuoriesce l’immancabile medaglione con il teschio o altre amenità del genere.

Poi, ci sono quelli con le magliette a metà pancia che mostrano piercing e tatuaggi tribali che li trasformano in autentici quaderni da disegno con le immagini più improponibili che esistano. E, andando avanti, arriviamo ai cosiddetti neo-Dandy, esseri camminanti che più che giovani Lord Brummell sembrano usciti da una sfilata di Carnevale di Viareggio da quanto sono colorati e ridicoli, con le loro giacchette appena sopra il sedere, le scarpe odiosamente a punta, i panciotti bicolore e le espadrillas dell’anno prima.

Al limite, fra il quasi accettabile e il buzzurro firmato, c’è lo stile Fabrizio Corona, che sebbene eviti i colpi di sole stando al fresco, ancora fa proseliti fra un’infinità di giovani super robotizzati in canottiere extra-small, jeans e chino sdruciti sui ginocchi e glutei e lungo rosario ciondolante, dal collo iper tatuato, sul petto “deforestizzato”.

La moda tamarra ammanta con la sua sgradevolezza anche le donne, soprattutto quelle con l’ensemble scarpa-borsa di Vuitton taroccate, la mini inguinale e il filo del perizoma ben visibile; le false magre che mostrano sederi a forma di culo di ippopotamoo quelle che si presentano in spiaggia con bikini scosciati quasi a imitare le più provocanti playmate delle rivista patinate.

Molti si chiedono come sia possibile un ritorno al decoro e a una certa eleganza.

Purtroppo, in periodo estivo, è praticamente impossibile, quindi via libera al club dei tamarri…

Ovunque voi siate, portatori d’indecenza, in vacanza o al lavoro, la stagione calda è il periodo della vostra reale resurrezione.

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