Creativi & Indipendenti

Si promuovono con i new media e social network

Facciamo il punto sullo scenario alternativo dell'arte in Italia tra musica, video e teatro

di Pier Luigi Manieri

Si promuovono con i new media e social network

Laura Monaco

Cantano prevalentemente in inglese perchè è sopratutto ai mercati del Nord Europa che si rivolgono. Rielaborano stili musicali che comprendono ogni genere pop/rock: dall'Hard Rock alla New Wave al Folk, personalizzandoli rispetto alle proprie  realtà. Alcuni anni fa sarebbero stati definiti esponenti della scena underground italiana, oggi si predilige il termine "Indie", contrazione di Indipendente da contrappore a "Mainstream", altro termine piuttosto in voga, utilizzato non sempre a proposito, per indicare tutto ciò che è istituzionalizzato, corporativo, appartenente al busyness. 

Sono l'ultima generazione di artisti della musica, rappresentativi di schiere di fans che li hanno eletti ad alfieri dell'ultima "resistenza" musicale, vero e proprio mercato "parallelo" a quello delle Major. Una generazione esplosiva che complessivamente vale centinaia di migliaia di copie distribuite.  

A dispetto dell'immobilismo del settore discografico, impoverito da una politica miope, impostata da un lato su di una sorta di "mercato al minuto" (più simile ad una attività da salumeria che non alla ricerca di talenti e divulgazione della musica, si pensi ad es: a  Valerio Scanu e Giusy Ferreri), e dall'altro, all'affermazione di artisti che alla resa dei conti non sono riusciti ad imporsi su livelli realmente significativi (Caparezza, Max Gazzè, Simone Cristicchi, Daniele Silvestri, Samuele Bersani, Niccolò Fabi), la scena indipendente italiana si distingue per un fermento e  vivacità creativa, come non si riscontravano dagli anni ottanta. Sotto forma prevalentemente di gruppi musicali, sono presenti da Nord a Sud in tutta la nazione. Si promuovono attraverso i new media e social network (le visualizzazioni su Youtube di alcuni di loro, fanno arrossire i contatti medi di media specializzzati come Mtv), si esibiscono nei clubs pur non disdegnando esperienze diverse come i teatri, hanno alle spalle una gavetta infinita e una conoscenza della musica impareggiabile sotto ogni aspetto: tecnico e artistico. Parlare di tutti non è possibile, ecco allora un sintesi delle realtà più interessanti, cominciando dai Surgery. 

E' forse il gruppo più affermato, si presenta sul palco con maschere orrorifiche e con performance che guardano al teatro d'avanguardia. Definiti da uno stile electro industrial cantato in italiano, usciranno nel 2012 con il terzo album.Vantano collaborazioni importanti con Donatella Rettore, che ha partecipato alla cover della sua storica Lamette, e con Sergio Stivaletti (il padre degli effetti speciali di dario argento, Lamberto Bava, Michele Soavi) che per loro ha disegnato le nuove maschere.

Nell'ultimo lavoro italiano è presente un remix del brano L'erba cattiva ad opera dei maestri scandinavi Combichrist.
Sono guidati dal carismatico Daniele Coccia, dotato di una voce "imponente", che è anche la voce e la mente del gruppo Il Muro del canto. Nata, due anni fa, è una band che ha già riscosso un incredibile successo di pubblico e che  ora è in procinto di pubblicare il primo disco ufficiale (uscita prevista per gen-feb2012).

Simone"Hellvis" Salvatori è invece la carismatica guida degli Spiritual Front, storica band folk estremamente conosciuta e rispettata nella scena dark folk europea.  Famosi ovunque, viaggiano in tutto il mondo esportando la loro travolgente musica. Particolarmente pregevole il loro ultimo lavoro:"Rotten Roma Casinò", esaltato dal commovente video in bianco e nero "Sad almost a winner" ispirato alla filmografia di Fassbinder diretto dallo specialista Carlo Roberti di Solo Buio Visual Factory.

Pionieri della ripresa della tradizione folk romana sono invece gli Ardecore di Giampaolo Felici.
Ormai al terzo album, col doppio San Cadoco dopo aver vinto il premio Tenco come opera prima con il disco Chimera, escono ora con un videoclip "Santa Gilda" a metà tra la visione romantica e la psichedelia estrema.

Dal folk-psicadelico degli Ardecore, al metal progressive dei Neverdream.
Formazione di altissimo livello tecnico e dal forte impatto emotivo basti pensarche l'ultimo lavoro è un concept album sull'africa dal titolo Said da cui è stato tratto il video del singolo Secrets  ispirato alla piaga dei bambini soldato. Hanno appena concluso un importantissimo tour europeo con i maestri del progressive Vanden Plas il prossimo disco è previsto per la fine del 2012. Ormai famosi sulla scena elettronica, electrofunk, indie, rock mondiale sono invece iDope stars Inc. Generati dalla mente geniale di Victor Love, dopo aver venduto migliaia di copie sono usciti da poco con il disco ULTRAWIRED.vIl loro videoclip “It's today” ha superato le 220.000 views su youtube.

Manuele Galanti è invece il cantante e front man degli Helligator, gruppo che predilige le sonorità  Southern metal. Con straordinaria rapidità, si sta imponendo  sul panorama italiano grazie   all'ottimo  "Aganist all Odds", eccellente  ottima opera prima, dai tonicaldi e dalla travolgente ritmica in cui le chitarre molto metalliche, ben si combinano con il timbro vocale basso, imponente e cavernoso di Galanti. Proprio gli Helligator suggeriscono una riflessione sul dinamismo di certi produttori che temerariamente  e con sensibilità musicale investono in progetti, certamente ambiziosi ma ricchi di potenzialità, come il loro Luigi Maracino.
Concludiamo la panoramica con un gruppo dalle influenze elettro pop e new wave: Nokeys. Guidati da Rico Bocci, è un eccellente gruppo del nord Italia in cui è possibile rintracciare influenze che vanno dai Depeche Mode ai The Cure e Duran Duran. Prodotto negli studi del celebre Stefan Boman (kent) il primo disco The Regency si segnala già come un piccolo gioiello a detta degli addetti ai lavori.

La scena indipendente non si esaurisce alla musica. Esattamente come in questo campo, lo stesso impulso è rintracciabile negli audiovisivi e nel teatro. Il cinema in forma breve è oggi una delle discipline a cui si guarda maggiormente. Favorita dall'accessibilità praticamente infinita ai mezzi di ripresa e programmi di montaggio in digitale, questa forma d’espressione ha visto proliferare negli ultimi tempi videomakers come funghi. Sempre meno palestra e sempre più arte a sè stante, come testimoniano i numerosi festival e premi ad esso dedicati, il cortometraggio è oggi riconosciuto con pari dignità del lungometraggio. 

Al cortometraggio guardano tanto i professionisti quanto gli amatori e nonostante siano evidenti le distanze di tecnica e mezzi, tra i moltissimi che si dedicano al cinema a livello amatoriale,  ve ne sono alcuni in grado di realizzare comunque prodotti pregevoli. Come KYF Pictures coi loro "Midnight" e "Essere Giorgio Principali": rispettivamente una rilettura del Dracula di Bram Stocker e una rivisitazione goliardica ma decisamente ben fatta di Terminator. O come Flavio Talamonti che col suo "Il Nulla alle spalle", indaga sulla non vita vissuta dalla gente che s' accontenta di sopravvivere. Ed ancora Anonima Filmaggi, vincitori  del Premio "Miglior uso del genere" del 48 Hour Film Project 2011 Rome col cortometraggio Horror “Un gioco da ragazzi” come è pure dello stesso genere il  “Perdere la testa” di Emanuele Carioti e Luca Annovi. 

I professionisti dell'audiovisivo si dividono tra la realizzazione di filmati stituzionali e perle del cinema breve come: Tino Franco, un'autentica autorità nel circuito dei videomakers, autore di piccoli capolavori d'ambientazione spaziale come “Space Off” e “Buon Compleanno Italia”;  Fonderie Grafiche Tèchne, giovane studio di arti visuali, produttori del corto "Rincorrendo il giorno"; Roberto Palma, che dopo diversi pregevoli lavori come “Noir designer”, a breve esordirà al cinema nel film ad episodi “Fantasmi” e la già citata Solo Buio Visual Factory, punto di riferimento di tutto il circuito underground italiano, grazie alla creatività di Carlo Roberti.  Questi sono solo alcuni degli esempi di quanto sia ricco lo scenario italiano in termini di qualità artistica. Una qualità che ben si ravvisa anche nel teatro. Sperimentale, come nel caso dell’atto unico “Essere-Horror dell’adolescenza”, in cui una sempre bravissima Elisabetta Rocchetti dà vita ad un incubo senza fine né pace e che grande successo ha riscosso al Teatro dei Contrari.

Dai toni senz’altro più leggeri ma egualmente intelligenti i lavori della  Compagnia R.E.G.I.S, di Laura Monaco. Eclettica, avvenente e preparatissima, impegnata nella riscrittura di favole come Cappuccetto Rosso, nonchè  scenografa, costumista ed interprete di “Di Robert Allen Zimmerman e di Bob Dylan” di Gabriele Mazzucco, regia Paola Carenti. Di stampo decisamente più romantico è il teatro di Emanuele Merlino; autore e regista di diversi testi d’ambientazione Risorgimentale come: “Garibaldi e Anita: l’amore al tempo della guerra” e ”La chitarra di Mazzini” e avventurosi come “La morte di Sandokan”. Interessante è anche l’attività che da anni promuove il gruppo di lavoro Ondadurtoteatro: da un lato, presenti in diverse rassegne nazionali ed internazionali con spettacoli come L’Orlando Furioso, reintepretazione in forma di teatro-danza, del ciclo dell’Ariosto; e Felliniana, che ripercorre il grande cineasta; dall’altro impegnati in teatro civile,volto ad una reale solidarità senza ipocrisie.

Concludiamo questo viaggio con Fabio Mureddu, trentenne, romano. Si è fatto le ossa scrivendo testi per Cinzia Leone, oggi è uno dei più promettenti registi dell’ultima generazione. Tra i suoi piccoli capolavori: “Vulcana”, ispirato ad Anna Magnani ed interpretato da Francesca Nunzi, e “Scherzi da Checov”. La cosa affascinante è che come si conviene tra artisti appartenenti ai migliori circuiti, più che in concorrenza, molti di loro, sono colleghi: tra di essi nascono collaborazioni e sviluppo di progetti comuni, come nel caso della Monaco con  Merlino e Mureddu.

Questo è il made in Italy dell’arte: tutti giovani, forti e indipendenti.

           

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    6 commenti per questo articolo

  • Inserito da NewBalance547 il 15/11/2014 10:51:52

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  • Inserito da emma il 17/12/2011 17:03:50

    Veramente un bellissimo articolo, caro signor Manieri. Ancora una volta ha dimostrato che il giornalista di razza le notizie le scova. Complimenti,leggo sempre i suoi articoli e li trovo sempre interessantissimi

  • Inserito da Lollo il 06/12/2011 23:17:01

    Grazie Pier Luigi, sono rimasto molto impressionato. Hai fatto una panoramica di spettacoli, musicisti, cineasti ed agenti culturali in genere di grande impatto. Penso che una conoscenza così approfondita su ciò che c'è di nuovo dovrebbe essere ampliata, fatta conoscere, portata alla luce e condivisa con il grande pubblico.

  • Inserito da emanuele carioti il 03/12/2011 13:39:09

    sottoscrivo, ottimo articolo bravo emanuele carioti - roma

  • Inserito da CARLO76 il 02/12/2011 18:20:06

    CaroPierluigi, hai dato di fuori completamente. Max GAzzzè, Bersani e Compagnia bella sono tutt'altro che insignificanti. Molti rosicano solo perchè pur non essendo pubblicizzati arrivano ad ottenere successi enormi.Pensaci bene.

  • Inserito da KYF pictures il 02/12/2011 18:11:34

    Siamo pienamente d'accordo con quanto scritto, c'è molta indifferenza nei confronti degli emergenti e troppa attenzione verso quei personaggi che molto spesso hanno fatto il loro tempo! Se non ci fate spazio, ce lo prenderemo dimostrandovi quanto valiamo!

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