Dittico Horror

Macerie su una strada isolata - Un bizzarro psicologo

di Il Raccontafavole

Macerie su una strada isolata - Un bizzarro psicologo

La prigione

Oggi rimangono solo rovine di quella che una volta era una prigione. Queste macerie sono vicino a una strada, senza case nelle vicinanze, e circondate da campi di erbaccia.

Di notte nella zona sorge una nebbia spettrale, che si muove lentamente e si dissipa prima dell'alba. Cose paurose si raccontano di quel carcere mezzo crollato.

Una sera Roberto, mentre camminava per questa strada, in una notte di luna piena, vide in lontananza una luce che si muoveva. Aveva una forma rotonda. 

Non illuminava come avrebbe fatto una luce comune, era come una macchia luminosa nella nebbia che incombeva sui resti della prigione. 

Si trascinava stancamente accanto ai resti di un muro e oscillava lentamente, giù, su, di lato. 

Roberto, a quel punto, credette di vedere un fuoco fatuo e preso dall’angoscia cominciò a correre per allontanarsi da quella zona il più presto possibile, ma a causa di ciò la luce cominciò a muoversi più velocemente quasi ad inseguirlo. Per la velocità con cui si muoveva, Roberto, atterrito, suppose che l'avrebbe raggiunto; ma in un determinato punto quella radiazione si bloccò e si mosse verso un lato come se cercasse di fiancheggiare un ostacolo.

Il ragazzo continuò a correre ancora per un buon tratto.

Girandosi dalla paura non vide più quell’infausto bagliore; era sparito, tanto improvvisamente come apparve.

Roberto, tornò a passare di lì dopo alcuni giorni, ma sotto la luce del sole, e mentre attraversava quel luogo guardò, con la coda dell’occhio quelle rovine, e si rese conto che forse era stato, solo, pura immaginazione.

La stessa sera al bar con gli amici raccontò di questa sua strana avventura e dopo un’ultima birra se ne tornò a casa… nella prigione diroccata!

Lo psicologo

Paul era nello studio di uno psicologo. 

In un angolo c'era un vaso con una pianta grassa, alcuni diplomi sulla parete, e un odore pungente andava e veniva dai bocchettoni dell’aria; quando Paul cercava di identificare l'esalazione essa scompariva. 
Era seduto su una sedia, di fronte a lui lo psicologo, che guardandolo fissamente lo rendeva alquanto nervoso, non sapendo il giovane perché fosse lì con quel medico. 

-       Cominci quando crede, disse lo psicologo. Mi racconti cosa l'affligge. –

-     La verità è che non credo che possa aiutarmi dottore- disse Paul, muovendosi nella poltrona come se fosse scomodo.

-     Mi dia almeno un'opportunità e vedrà che, invece, potrò aiutarla, rispose lo psicologo, aggiungendo – Orbene, parliamo della sua morte clinica.

-       Lei è morto per circa dieci minuti, e un fatto del genere colpisce chiunque, è più che normale. Mi parli di questa sua esperienza. 

-       Paul distolse lo sguardo dal suo interlocutore, e nervosamente iniziò a tamburellare con le dita sui braccioli della poltrona, poi disse - Non può immaginare quanto terrificanti e insopportabili siano stati quei dieci minuti

-       E il dottore sorridendo rispose - Oh sì! Nell'inferno è sempre così!

-       Come ... come sa che ero all'inferno?, replicò stravolto il giovane. 

-       Eri? Paul, hahahaha! Tu, sei ancora all'inferno – disse lo psicologo e di lì a poco l'illusione svanì, e tutto prese fuoco. 

Il dottore, altri non era che un demone che si trasformò ben presto in un essere malefico con occhi di fuoco e la testa simile a quella di una capra senza pelle. 

E l'aria che permeava era piena di zolfo. 

Altri piccoli demoni, come un bambino, ma estremamente ripugnante, iniziarono a lanciare urla disumane, mentre Paul cominciava un nuovo martirio.

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da Loredana il 05/03/2013 10:20:13

    I dittici horror del Raccontafavole funzionano più di qualunque caffè, di qualunque miscela pregiata sia composto, quando si tratta di far partire scariche di adrenalina. La prossima volta che passo vicino ad un carcere, guardo bene. E magari prendo qualche informazione sulla collocazione dello studio dello psicologo, prima di contattarlo...

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