Scontro fra eserciti

La fiaba dell'elezioni. La genesi.

Romulado Bersaniante fu costretto a combatter Renzio da Rignano. Intanto, l'eunuco Ficus Dondola...( PRIMA PARTE)

di Il Raccontafavole

La fiaba dell'elezioni. La genesi.

C’era una volta, tanti e tanti anni fa, ma non troppi, il comandante di un potente esercito che si chiamava Romualdo Bersaniante.

Egli, dopo anni di guerre e sonore sconfitte da parte dell’arciduca cavalier Silvius Berluschio gran podestà di Arcorre, ebbe finalmente l’opportunità di lasciare il comando a un giovane e volitivo cavaliere, di nome Renzio da Rignano.

Quest’ultimo sin dall’inizio ebbe a farsi ben volere dalla comunità del Bersaniante, il quale però sentendosi offuscato dal seguito di Renzio, dette assenso ai consigli di Suor Rosalia Bindi, detta, amichevolmente, suor frittella da Sinalunga.

Un consigliere di Romualdo Bersaniante, tal Masim Dalla Lama, se ne uscì invitando i due a singolar tenzone così da far eleggere, grazie alle armi, un unico e valoroso dux.

Lo scontro fu impari, poiché Bersaniante, a causa della sua veneranda età, ebbe la possibilità di circondarsi di altri 4 cavalieri : il macilento Lettiero Letta, l’eunuco spadaccino Ficus Dondola, il non morto Pier Fassina degli scheletri e l’uomo-suino Romanus Prodest.

La tenzone durò due settimana ma poi Renzio, sfinito dai colpi inferti ognove nel suo corpo, soprattutto alla schiena, dovette alzare bandiera bianca e, così, determinare ancora una volta Bersaniante capo supremo dell’esercito.

Intanto lo schermidore Dondola iniziò a promuovere una guerra contro Berluschio podestà di Arcore, accordandosi con sceriffi e giudici della contea di Longobardia che in men che non si dica cominciarono a pedinare Silvius da mane a sera, e tutte le volte lo beccavano nei campi, delle sue varie tenute, con il giavellotto fuori che si esercitava con donna Nicoletta Cazzuolo Minchietti, con l’odalisca Karimla Ruby Boccalunga, con tal Angela dello Zozzo e via dicendo…

Non rivelando alcun reato in questo passatempo, i giudici e gli sceriffi lo accusarono di molestare delle giovin minorenni, che di giavellotti in realtà, prima del suo, ne avean maneggiati tanti altri.

Il ricchissimo podestà, allora, s’impadronì del castello Reale, e subito fece promulgare dal suo legale Niccolò de’ Ghedinis, gran avvocato del contado di Arcorre, una serie di leggi che lo proteggessero dall’attacco del giudice Ildebranda Bocca D’assassini Rossini D’Angiò, la quale vistasi gabbata cominciò a spulciare, oltre ai suoi rossi riccioli, la vita sentimentale di Silvius Berluschio gran podestà di Arcorre.

I tempi, però, di una nuova determinante battaglia stavano maturando.

Infatti, da quasi tre anni, un giullare di nome Grillus Depeppis, ribellatosi alla corte di Pippus de Baudis II, mise su un esercito di disperati, formato da panettieri, infermieri, trapezisti, imitatori e da gente stufa di obbedire al Comandante Bersaniante.

In un primo momento, gli altri eserciti presero a deridere quest’armata maldestra, quest’insieme di raccattati senza fama né gloria alcuna.

Poi, piano piano, man mano che tal milizia cresceva di numero e di qualità, e il giullare Grillus, di piazza in piazza, si spostava per predicare il suo credo, anche i più scettici cominciarono a ricredersi.

Nel frangente, prima del grande scontro finale, ad uno strano essere del quale mai fu saputa la vera etnia -ma che alcune fonti narrano fosse provenuto dalla lontana terra d’ Inetia, ai confini con la peninsula Nonnulla e la landa desertica di Rovinante- dal nome Marcius Montis Infidus, fu dato il comando del castello reale prima abitato dall’elastico podestà di Arcorre. 

DOMANI, LA SECONDA E ULTIMA PARTE.

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da francesco il 27/02/2013 11:10:53

    bellissima, complimenti!

  • Inserito da Loredana il 26/02/2013 18:14:31

    Io farei attenzione al Marcius Montis, ha un nome che non ispira per nulla fiducia...ecco spiegata e riassunta la Seconda Repubblica Italiana e i suoi inciuci, in modo davvero magistrale! Non sto nella pelle all'idea di leggere la seconda parte. Speriamo che il Raccontafavole passi presto domani...

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