Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
È di ieri la notizia di un imbarazzante siparietto che ha come protagonista Silvio Berlusconi e ciò che purtroppo emerge ancora una volta è lo specchio di un' Italia maschilista e sconcia.
Ieri l'ex premier si è recato a Zianigo di Mirano (VE), nello stabilimento della Green Power (azienda leader nel settore delle energie rinnovabili) altra tappa del suo tour elettorale, e proprio qui è avvenuta la “simpatica” scenetta piena di doppi sensi e infelici battute che ha come “vittima” una dipendente dell'azienda.
Di fronte alla donna, che lo invitava a partecipare alla inaugurazione di un impianto, Silvio Berlusconi risponde con una battuta ambigua con la solita “eleganza” che lo ha sempre contraddistinto: “Lei viene? A costo zero una volta sola? Quante volte viene?”. La povera dipendente, alquanto imbarazzata e con un sorriso forzato, risponde: “3, 4, 5 volte, dipende dalle esigenze”, allora l'ex premier, visibilmente soddisfatto, chiede alla ragazza di girarsi e, posando lo sguardo sul suo fondoschiena, risponde “sì, è un offerta conveniente”. Tutto questo avveniva di fronte a una platea divertita che non risparmiava applausi e commenti soddisfatti.
Ovviamente la rete non si è lasciata sfuggire l'ennesimo spettacolo indecente dell'ex premier: il popolo di Twitter si scatena e nasce l'hashtag #quantevolteviene per protestare ed esprimere lo sdegno contro una battuta ritenuta squallida e becera.
È da anni che Berlusconi ci “allieta” con questi spettacolini volgari ma ahimè allo squallore non c'è fine, infatti suscita ancora più indignazione vedere come la platea non si scompone assolutamente, anzi, ride divertita, applaude ridanciana all'imbarazzante scena dell'uomo attempato (ricordiamo che è un uomo politico) che ci prova con un'avvenente ragazza che potrebbe essere sua figlia o peggio sua nipote.
Credo che in qualsiasi altro Paese europeo il pubblico sarebbe rimasto allibito e disgustato, si sarebbe allontanato, non solo donne ma anche uomini, perché questo atteggiamento non offende solo la dignità femminile ma anche quella maschile. Ma ovviamente il discorso non vale per l'Italia, un Paese anormale.
Nel Global Gender Gap Report, un rapporto sul divario di genere pubblicato dal World Economic Forum che rileva anche la percentuale di disuguaglianza tra uomo e donna, l'Italia, uno dei Paesi fondatori dell'Unione Europea e membro del G20, è all'ottantesimo posto nella classifica mondiale. Com'è possibile?
Ieri a Ballarò, Neri Marcorè imitando Maurizio Gasparri si è rivolto all'onorevole Mara Carfagna con una battuta poco felice: “fortuna che c'è la nostra Carfagna elettorale che qualcosa tira sempre su”, non bisogna essere certo una femminista o una suffragetta sfegatata per consigliare a Marcorè di astenersi da certe affermazioni che hanno ben poco di esilarante.
In una nazione in cui, di fronte alle parlamentari italiane, si discute sulla loro avvenenza piuttosto che sulla loro caratura politica (ricordiamo che Berlusconi attaccò la Bindi non sul piano politico, bensì sulla sua, ad avviso dell'ex premier, modesta bellezza, per non dire di peggio), viene da domandarsi se sia una mentalità che contraddistingue l'uomo italiano. Non credo sia così, ci sono migliaia di uomini e ovviamente donne italiane che s'indignano di fronte a questa situazione che non ha mai fine e dalla quale siamo quasi assuefatti.
Ma allora perché si giustificano questi siparietti come qualcosa di “simpatico” e di poco conto? Probabilmente siamo di fronte a un' Italia vecchia e volgare i cui rappresentati sono ancora al potere e raccolgono una gran quantità di voti e purtroppo ci si dimentica troppo presto dei tanti scandali che hanno avuto come oggetto potere, donne, sesso e soldi.
Si spera vivamente che Berlusconi la smetta con queste scenette da filmetto di serie B e che la classe politica, che nel bene e nel male è lo specchio dell'Italia, ritorni a una certa moderazione ed eleganza nel comportamento e nel linguaggio.
Inserito da Loredana il 11/02/2013 19:02:52
Mi piacerebbe davvero che fosse così, come si auspica la scrittrice dell'articolo. Sono pessimista a riguardo. La compilazione del DNA dell'uomo italiano contempla una quantità enorme di machismo degenere, ridicolo, anacronistico e di piccola caratura come questo esibito dall'ex-premier, e speriamo mai più premier. Non sembra possibile eliminarlo, senza di conseguenza eliminare l'intera razza dell'uomo italico. In questa Repubblica delle Banane Marce gli uomini sono ancora convinti di dover tenere fede a questo ruolo ormai stantio e a pezzi del latin lover, con tutte le sue caratteristiche deleterie. Oh, certo, fa piacere e fa anche bene una certa dose di complimenti, apprezzamenti per il proprio aspetto. E ben venga la battuta a doppio senso, se è divertente, elegante e FATTA UNA VOLTA SOLA, magari in privato, non davanti ad una platea in un'occasione ufficiale. Mi sembra che ci sia molto da fare, molto da lavorare, e nessuna voglia di farlo, da nessuna parte. Emigriamo?
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