C. Juárez,la città del diavolo

Poliziotti di Chihuahua a favore dei racket

Per quale orribile motivazione certi corpi sono stati smembrati e altri sfregiati? II Parte

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Poliziotti di Chihuahua a favore dei racket

Per quale orribile motivazione certi corpi sono stati smembrati e altri sfregiati e deturpati? Da cosa deriva tanto furore sulle vittime, tanta bestiale perversione? Siamo di fronte a una setta satanica? Ad un’organizzazione che filma tali avvenimenti e li rivende ai siti masochisti della rete? Abbiamo a che fare con trafficanti di organi?
Le domande si avvicendano all'infinito, ma nessuna indagine autorevole riesce a produrre il benchè minimo riscontro. Disparate deposizioni suggeriscono che i delinquenti avrebbero avuto protezione da parte di autorità altamente corrotte. Altri affermano che gli stessi poliziotti di Chihuahua treschino con certi narcotrafficanti per ottenere agevolazioni dai poteri alti del Messico.

Intorno al 2003 diversi corpi martoriati vennero ritrovati nei paraggi di un’abitazione di trafficanti di droga. Questa sembrava ben più di una semplice concomitanza, poiché poteva sancire una relazione tra gli assassini e il racket del narcotraffico. Le personalità atte alle indagini però rigettarono ogni richiesta in tal senso.

Governo locale, magistratura, polizia insistono vigliaccamente a minimizzare in merito al numero delle morti e, all'opposto, additano le vittime stesse come imputabili degli accadimenti, in quanto molte di loro «passeggiavano in posti oscuri vestendo minigonne o differenti abiti da puttane...».

Le autorità avvalorano il loro compito, dicendo di aver risolto decine di casi, -ma il vero grosso problema è da riscontrare nella leggerezza delle donne che si fanno beccare mezze nude, pur sapendo il rischio che corrono- soggiungono codardamente. Inoltre, sostengono che molti degli omicidi commessi «saranno chiariti quanto prima».

Ma, è ancora realmente immaginabile fidarsi di queste persone? Con le loro frasi «criminali acciuffati» o «indagine con esito favorevole» tentano di ingannare i familiari delle vittime, e il mondo intero, per cui, in concreto, sono semplicemente degli interrogatori a individui «messi a conoscenza dei fatti». Il disegno criminale di vari rappresentanti governativi per «decifrare» il problema dei serial killers di Ciudad Juárez ha addotto una serie di contraffazioni e camuffamenti, che in realtà incriminavano degli incolpevoli, persone semplici che non avrebbero nociuto alla falsificazione degli inquirenti.

Fonti certe confermano che alcuni influenti appaltatori di El Paso, di Ciudad Juárez e di Tijuana ingaggerebbero criminali assassini per far sequestrare ragazze e darle loro in pasto, così da seviziarle, deturparle e assassinarle in maniera atroce, per poi tornare beatamente, nelle loro ville con piscina, dalle famiglie. Le forze di polizia messicane sarebbero state da moltissimo tempo avvisate della cosa, ma a tutt’oggi negano ogni loro intervento, asserendo che non ci sono prove tangibili. Quanto sopra potrebbe essere una spiegazione di questi mancati provvedimenti delle autorità, nonostante la morte di più di 400 ragazze: una tremenda commistione fra criminalità, imprenditoria e poteri forti.

Ma, mentre sto scrivendo, gli assassini seriali staranno girando liberi e sicuri per le strade di Ciudad Juarez, a caccia di altre giovani da massacrare. Sì, e proprio in questo momento, forse un'altra minuta ragazza -dai lunghi capelli neri- starà spirando sotto feroce tortura nella città del diavolo.

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da piero-44 il 23/11/2011 11:45:28

    Si, e si!! Il vostro Totalità è il fiore all'occhiello di internet.

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