L'uso ingiusto del carcere ha riempito gli istituti di pena

Ha ragione Napolitano:ora indulto o amnistia poi riforma della giustizia

Oltre 60.000 detenuti dove dovrebbero essere al massimo 40.000, una tortura indegna per un paese civile, che minaccia ognuno di noi vista la incredibile discrezionalità dei giudici nel comminare pene.

di Simonetta  Bartolini

Ha ragione Napolitano:ora indulto o amnistia poi riforma della giustizia

Oggi «Libero» titola: “Usano Sallusti per svuotare le carceri”. L’allusione è alla duplice, e sottolineo duplice, notizia riguardante Napolitano, il quale ieri ha avuto due incontri, uno con il ministro Severino, con la quale ha affrontato il caso Sallusti e il problema della legge sulla diffamazione, un altro con i firmatari, guidati dal prof Pugiotto, di una lettera aperta sulla drammatica e insostenibile situazione delle carceri italiane.

Si può facilmente intuire che mentre l’incontro con il Ministro della Giustizia avesse caratteristiche di urgenza e non fosse previsto, o almeno non fosse preventivato il tema dell’ affaire Sallusti, quello con il prof Pugiotto era sicuramente calendarizzato da tempo, visto che non è pensabile che i firmatari della lettera sulla condizione delle carceri, approfittando della contingenza favorevole, abbiano fatto uno squillo al Quirinale chiedendo a “Giorgio” se potevano passare a fare due chiacchiere su una questione importante.

Quindi due incontri su due temi differenti, ma affini che, si noti bene, tutti i giornali, fino da ieri nella versione on line, hanno dato come due notizie diverse, ovvero come due titoli differenti: da una parte l’incontro per parlare della sentenza assurda, dall’altra il titolo sulla forte presa di posizione di Napolitano a favore di una soluzione che risolva, almeno in parte, la questione del sovraffollamento delle carceri.

Una soluzione auspicata dal Presidente della Repubblica è quella di ricorrere quanto prima ad un provvedimento di clemenza (indulto o amnistia) e di riformare il sistema dello sconto di pena con misure alternative al carcere.

Francamente questa volta Napolitano ha ragione, certo, potremo sospettare che la resipiscenza sulla gestione della giustizia delirante e sulla discrezionalità criminale (si pensi ai suicidi in carcere, la maggioranza di sono gli innocenti ingiustamente detenuti) forse proviene dalla sua esperienza personale con il giudice Ingroia o meglio con la sua inchiesta.

Sicuramente è così, se però questo serve finalmente a porre veramente mano alla riforma della giustizia e della sua gestione ivi compresa la comminazione di pene spesso assurde e incoerenti rispetto al reato e comparativamente con altri, ben venga l’intervento del Presidente della Repubblica.

Perciò il titolo di «Libero» ci sembra ingiusto, ma soprattutto solo sensazionalistico. Abbiamo visto sul web nei commenti dei lettori nei siti di informazione, che un buon 50% di essi mostra un atteggiamento vendicativo nei confronti di Sallusti ritenendolo un privilegiato nei confronti del quale tutti si muovono a difesa.

Così il cittadino che fa passare il pensiero dalla pancia ( come d’altra parte giornali come Libero lo hanno abituato a fare) invece che dalla testa, non si ferma a riflettere che per cambiare una legge purtroppo ci vuole che sia un personaggio illustre a trovarsi nell’occhio del ciclone (e spesso non serve neppure quello); non si ferma a pensare semmai che è degno di riprovazione chi si muove solo per un personaggio famoso, e non il povero Sallusti che ha accettato di andare in carcere senza cercare compromessi alternativi che lo avrebbero tolto dai guai, ma che avrebbero lasciato le cose come stanno.

Inutile stupirsi, è dal tempo delle tricoteuse sotto la ghigliottina che la “gente” vuole vedere il sangue (cioè) la sofferenza di chi ritiene essere un privilegiato.

Ciò detto c’è una parte di verità anche nei due pesi e due misure che vengono riservati a chi si trovi ad incappare nelle maglie della giustizia. E soprattutto c’è una verità nella diffusa idea che il reato di diffamazione a mezzo stampa riguarda soprattutto una categoria ristretta di persone, mentre ci sono una quantità di abusi che il cittadino comune subisce dai magistrati, dal loro accanimento, dal loro potere di discrezionalità che negli ultimi tempi sembra essersi impennato in maniera impressionante, che provoca l’ingiusta rivolta dei lettori contro la difesa generale e la solidarietà nei confronti di Sallusti.

Perciò aver sollevato il giusto problema delle carceri in un momento come questo, è stato sacrosanto da parte di Napolitano, come è sacrosanto pensare ad una amnistia o ad un indulto che il linea di principio, mi fa orrore, ma che in questo momento potrebbe essere l’unica arma immediata per spuntare quelle dell’accanimento dei giudici verso coloro che non hanno i cosiddetti santi in paradiso, e fanno parte di quella sempre più vasta schiera di vittime della ingiusta-giustizia.

Per non parlare di quelli in carcere in attesa di giudizio.

Perché un paese come l’Italia, che si dice civile, deve usare il carcere come tortura preventiva o punitiva e oltretutto un carcere in cui la tortura viene raddoppiata dall’indegno sovraffollamento?

Abbiamo detto tante volte, troppe, e tanti lo hanno detto e scritto, ormai in carcere, tranne pochi rari casi eclatanti che però non farebbero il sovraffollamento, ci vanno i poveri e quelli che per qualche motivo vengono presi di mira dal magistrato di turno o si trovano nella condizione di subire ingiuste accuse.

Concludendo, si faccia un’amnistia o un indulto, (abbiamo visto che nel caso del precedente del 2006, dopo il provvedimento di clemenza non fu registrato un aumento significativo di crimini dovuto a chi era stato rimesso in libertà, e chi era invece un delinquente incallito era tornato in carcere nel giro di poco), ma contemporaneamente si metta subito mano alla riforma totale della giustizia, perché in questo paese patisce le storture del sistema e l’accanimento giudiziario anche il cittadino senza nome, non solo Berlusconi! 

Piaciuto questo Articolo? Condividilo...

    3 commenti per questo articolo

  • Inserito da fp83 il 25/10/2013 15:31:42

    ricordatevi che c e anche tanta gente che in quelle carceri non ci fa un cazzo... condannati x avere rubato 2 galline... speriamo possano che entri in vigore al piu' presto

  • Inserito da Crispino il 30/09/2012 23:55:14

    No, Cara Direttrice, come puoi anche tu associarti ai professionisti del permissivismo e chiedere l'amnistia ? Si predica da sempre che il difetto capitale della nostra giustizia e' la mancanza della certezza della pena, si riconosce che l'illegalita' e' il male di fondo della societa' italiana, si stima che tra quelli denunciati e quelli silenziosamenti subiti ci sia in Italia uno stupro ogni cinque minuti, tutti i poveri cittadini sono condizionati e atterriti quando non aggrediti e massacrati da una criminilita' sfrontata e feroce e questi distinti signori hanno il coraggio di parlare di amnistia ? E' incivile avere carceri cosi' affollate ? Giusto. Si utilizzino le tante caserme dismesse, si requisiscano alberghi idonei o altri edifici adattabili, si vari immediatamente un piano di edilizia carceraria ma non si parli ne' di amnistia ne' depenelizzazione. Altrimenti sara' definitivamente posta l'architrave alla Repubblica Italiana delle Banane.

  • Inserito da Luigi il 28/09/2012 16:47:50

    Chi sbaglia deve pagare, da sempre e stato cosi, e cosi e giust, anche perche chi ha sbagliato se paga veramente si sente veramente libero, proprio per il fatto di avere onorato un debito con la societa. I politici propongono leggi strampalate, senza senso, perche sono abbituati a non pagare mai nulla, malgrado i danni ingenti da loro creati in tutti i sensi ,( Mi chiedo con quali criteri e coraggio si possa proporre ancora indulti o amnistia ), quando un cittadino onesto viene perseguitato a vita , magari per un debito di poche decine di euro dallo stato Italiano. In questo modo viene meno il rimanente dell'esigua fiducia rimasta, che gli italiano hanno ancora della giustizia. L'edilizia va male, bene, un modo per dargli ossigeno e quello di costruire carceri per i cittadini onesto, in modo che possano vivere tranquilli, e lasciare libberi i delinquenti, risolvendo in un colpo solo due problemi, incentivo per l'edilizia, e affolamento delle carceri. Tanto dovevo. Luigi

Inserisci un Commento

Nickname (richiesto)
Email (non pubblicata, richiesta) *
Website (non pubblicato, facoltativo)
Capc

inserisci il codice

Inserendo il commento dichiaro di aver letto l'informativa privacy di questo sito ed averne accettate le condizioni.