Editoriale

Insulti alla nostra pallanuotista, i tedeschi dovrebbero vergognarsi

Il Bild prende in giro la capitana del settebello rosa per il suo fisico, mentre la Germania fa ritirare una canoista per le idee del suo fidanzato

Simonetta  Bartolini

di Simonetta  Bartolini

arà colpa dello spread o forse dell'odiosa intransigenza sul palcoscenico europeo di frau Merkel, sarà per quell'aria di superiorità che esibiscono ad ogni pie' sospinto, o forse per quell'arroganza manifestata quando vengono in vacanza in Italia dove si comportano come se fossero in un paese del terzo mondo, fregandosene delle regole, dei limiti dell'educazione con strafottente arroganza. 

Sarà perché danno sempre lezioni a tutti trattando gli altri, e noi italiani in particolare, come dei minus habens nei confronti dei quali degnano l'attenzione riservata a chi deve essere censurato, considerandola una benevolenza di cui essergli grati.

Sarà per tutto questo, ma a me i tedeschi stanno sempre più antipatici, e se devo essere sincera a costo di guadagnarmi la palma della più politicamente scorretta, li trovo veramente odiosi.

L'ultima offesa proveniente dai connazionali della Merkel (nota silfide dalla bellezza classica!) la si trova sul sito del Bild che mette alla berlina le atlete "bruttone", a cominciare dalla capitana della squadra di pallanuoto italiana, Elisa Casanova, che certo non ha la silhouette della Sharapova, ma è un'ottima atleta, come le tante altre irrise dai tedeschi.

Questa edizione delle Olimpiadi indubbiamente si segnala per l'elevata qualità estetica di tante atlete e atleti spesso degni di figurare in un concorso di bellezza e certo assai più seducenti delle anoressiche, ossute, androgine modelle che gli stilisti, nonostante si protestino dieteticamente corretti, continuano a mandare in passerella. Lo abbiamo scritto anche noi, si rimane talvolta abbagliati, e un pochino invidiosi, di fronte a tanta bellezza coniugata con la forza e il perfetto controllo del corpo. 

Ciò detto alle olimpiadi l'unica passerella che conta è quella che porta sul campo e poi quella che conduce sul podio, tutto il resto è colore, e il colore di fronte ai sacrifici di allenamenti massacranti per fare onore alla propria bandiera deve essere bonario, mai irrispettoso, o volgarmente irridente. Facile fare dell'ironia sul cognome della nostra pallanuotista che a differenza del suo omonimo seduttore veneziano, non può ambire a altrettanti allori erotici, ma altrettanto facile notare quanto sia incongruo che i pennivendoli tedeschi abbiano la stessa nazionalità di Goethe.

Quei tedeschi arroganti, presuntuosi e neppure tanto intelligenti che ci danno lezioni di estetica(!), di etica, di economia, ecc ecc. sono i soliti, che hanno fatto ritirare dalle gare, dopo averla selezionata, una canoista accusata di avere un fidanzato neonazista! Fidanzato il quale peraltro non appartiene a frange violente fuorilegge, ma addirittura è in predicato di candidarsi alle elezioni, dunque si tratta di persona dalle idee discutibilissime, ma non di un delinquente. 

E cosa c'entra il fidanzato o le persone che un'atleta frequenta in patria con la sua partecipazione alla competizione olimpica? Tutti hanno ovviamente rilevato che il fidanzato della giovane canoista e le sue idee erano note anche al momento di portarla a Londra, e allora in forza di quale argomento rispedirla in patria senza farla gareggiare? 

Un popolo che si comporta in questo mondo, che nega ad un'atleta la libertà di gareggiare per le idee del suo fidanzato non ha diritto non solo di prendere in giro chicchessia, o di dare lezioni di etica, ma neppure di parlare. 

State zitti, per favore, signori tedeschi, e vergognatevi!


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    4 commenti per questo articolo

  • Inserito da Crispino il 06/08/2012 18:43:25

    Che delusione la Germania della Merkel !! Il ritiro dalle Olimpiadi imposto all'atleta fidanzata con il neonazista ha dell'incredibile. Nemmeno nell'Iran di Komeini sarebbe stato concepibile un tale vergognoso sopruso , una tale violenta oltraggiosa offesa ai piu' elementari sentimenti personali . Altrettanto vergognosa l'indifferenza, la finta distrazione dei grandi media italiani. Tutte le persone oneste dovrebbero meditare.

  • Inserito da Loredana il 04/08/2012 16:15:26

    Penso che i tedeschi, almeno i giornalisti coinvolti in questo caso, stiano prestando il fianco ad una serie di stoccate ironiche non indifferenti. Prima di tutto, da "maestrini" come amano porsi, mi sembra che abbiano perso una grossa occasione per dare una reale lezione di spirito olimpico, passando sopra le questioni estetiche. Probabilmente, brucia ancora quel commento davvero poco gentile su Frau Merkel pronunciato dal nostro ex-Premier, che ha probabilmente dato il via anche a questa inutile cattiveria su un'atleta che si sta occupando semplicemente della sua attività. Secondo: i tempi delle atlete dell'ex DDR, che erano PUR sempre TEDESCHE, non sono così lontani. Penso che molti di noi si ricordano l'aspetto mascolino di queste donne (non giunonico: proprio mascolino), grazie anche a chissà quale contributo farmacologico. Terzo: il fidanzato neo-nazista della canoista. Mi unisco al dubbio esposto: nessuno lo sapeva, prima di far fare un viaggio totalmente inutile e anche un po' umiliante a qualcuno che voleva "solo" partecipare ad uno degli eventi più importanti della vita di uno sportivo? Mi piacerebbe sapere con che faccia le hanno spiegato che il suo lavoro era appena andato giù per i tubi, perché non si sono accorti prima delle simpatie politiche pericolose del fidanzato. O anche questo fa parte delle lezioni di stile? Devo essermi persa qualche lezione...

  • Inserito da Mauro Scarpitta il 04/08/2012 16:15:18

    Voglio contenderle la palma della scorrettezza politica: a me questa Germania fa un po' schifo. Certo pretendere dai gazzettieri l'eleganza e il gusto estetico di Schelling o di Junger forse è troppo, ma almeno una certa cortesia di genere... Ma, a mio parere, è veramente gravissima l'esclusione della canoista per le idee politiche del fidanzato. A parte il fatto che i cantori della libertà diventano improvvisamente afoni quando si tratta di "certe" idee, qui siamo al paradosso della "colpa" non più individuale ma addirittura di famiglia; il prossimo passo sarà la condanna congiunta dei coniugi per reati commessi da uno solo di loro? E sarà estesa a discendenti e ascendenti? Pare una questione secondaria al tempo della crisi: ma il dilagare violento, intollerante e normato del politically correct è ormai una emergenza. Reso ancora più pericoloso dalla diffusa viltà e dal conformismo di giornalisti ed intellettuali; con rare eccezioni, spesso (mi duole dirlo) più sull'estrema sinistra che a destra. Tuttavia, con grande chiarezza, occorre anche dire che, in generale, l'atteggiamento degli italiani di oggi conferma il vecchio detto "Chi pecora si fa, il lupo se la mangia".

  • Inserito da Angela Passera il 04/08/2012 16:04:06

    CASANOVA,NON ERA CERTO BELLO, UN IMBONITORE CHE SAPEVA DIRE ALLE DONNE QUELLO CHE VOLEVANO ASCOLTA

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