Maggio Musicale Fiorentino

Linda di Chamounix, dallo streaming al palcoscenico. L'opera di Donizetti finalmente in scena per il pubblico

L'opera di Gaetano Donizetti, un tempo molto popolare ma ultimamente dimenticata, va in scena domani alle 20 per un totale di quattro recite. Protagonista Jessica Pratt.

di Domenico Del Nero

Linda di Chamounix, dallo streaming al palcoscenico. L'opera di Donizetti finalmente in scena per il pubblico

Questa volta, indiscutibilmente, con il pubblico. E ben a ragione, visto che un’opera con un simile cast lo meritava e come! Si parla di Linda di  Chamounix, opera della piena maturità di Gaetano Donizetti, assente dai palcoscenici fiorentini   dal lontano 1910 (teatro della Pergola.)  Un melodramma semiserio del 1842, una trama che per certi aspetti può ricordare quella dei Promessi Sposi, la cui edizione definitiva, la cosiddetta quarantana, fu pubblicata proprio tra il 1840 e il 1842: tra i protagonisti spiccano gli umili  (in questo caso,  poveri abitanti della Savoia, a cui appartiene anche Linda), il nobilastro alla Don Rodrigo (Il Marchese di Boisfleury) e il Visconte di Sirval, Carlo, nobile d’animo (almeno in parte) oltre che di stirpe.  Con questo soggetto tra il montanaro e il salottiero, verseggiato dal rinomato librettista Gaetano Rossi che lo aveva tratto da una commedia francese, Donizetti conquistò la platea viennese: si trattava, all’incirca, della sua settantesima opera, un anno prima che la malattia lo obbligasse a un penoso e definitivo silenzio. La critica fu da subito favorevole, apprezzando il linguaggio armonico raffinato e la cura dei dettagli musicali. E così, Dopo la messa in scena a porte chiuse per la registrazione video e la trasmissione streaming sulla piattaforma Takt1 del gennaio scorso, l’opera può finalmente avere il battesimo del pubblico a partire da domani martedì 21 settembre alle ore  20, alternandosi così con Traviata. Quattro le recite, oltre al 21 il 23 e il 30 settembre (ore 20) e il 3 ottobre alle 18.

Donizetti aveva assistito al Théâtre de la Gaîté alla pièce  La grâce de Dieu di Adolphe-Philippe d’Ennery e Gustave Lemoine e ne era rimasto positivamente impressionato. In una lettera della vigilia di Natale del 1841 egli  riassume così, tra il serio e il faceto, il soggetto al cognato Antonio Vasselli: “Non andar cercando nella Storia [cioè fra i grandi avvenimenti storici] il soggetto di Vienna. Son ragazzi che partono dalla Savoia per Parigi onde guadagnar pane. V’è chi è buono e chi è cattivo. Una ragazza sta più volte per lasciarsi sedurre, ma, ogni volta, sente la canzone del paese, e pensa al padre, alla madre e resiste... Poi non resiste più... [Ma dopo] il seduttore vuole sposare un’altra. Poi essa diviene pazza (auff!); poi torna al paese con un povero ragazzo che la fa camminare a forza di suonarle la canzone: se no, s’arresta... Muoion quasi di fame tutti e due. Il seduttore arriva... non ha sposato. La ragazza rinviene, ché a sentire... la donna rinviene subito. Non dirmene male, perché ho vista la pièce a Parigi. È corta e mi serve a proposito. Tanto corta poi non lo fu, con molti personaggi e neppure banale. Il maestro Michele Gamba, che dirigerà l’orchestra e il coro del Maggio Musicale Fiorentino, ha commentato: “ Un'opera poco rappresentata di Donizetti ci troviamo la forza e la dolente follia di una donna lacerata dall'allontanamento dalla famiglia e dall'amore per un uomo. Sullo sfondo, il dramma dei migranti, il riscatto sociale, la metropoli ricca e cosmopolita. Un grande successo alla prima viennese del 1842, in questa edizione fiorentina ritroviamo l'originaria scena della follia della protagonista nella sua interezza, con degli inserti donizettiani inediti. Una prima in tempi moderni. Alla musica ci pensa un Donizetti sopraffino, sofisticato ed engagé. La tavolozza orchestrale è ricercatissima, le linee melodiche nobili anche quando di origine popolare. La musica si fa Koinè che affonda le radici nello spirito europeo del suo tempo.”

Nel ruolo della protagonista un grande nome: il soprano Jessica Pratt: una grande artista del belcanto e ospite in molte produzioni del Maggio. Insieme a lei, nel ruolo di Pierrotto (e con gli abiti di Pierrot), il mezzosoprano Teresa Iervolino, un’altra grande virtuosa della voce attesa nel prossimo mese di marzo per L’amico Fritz di Pietro Mascagni, in cui interpreterà interpreterà Beppe. Nel ruolo del protagonista maschile, il Visconte Carlo, Francesco Demuro, che nell’estate del 2020 ha interpretato Alfredo in La traviata, eseguita in forma di concerto alla Cavea del Maggio. Nelle recite del 23 e 30 settembre e in quella del 3 ottobre il ruolo di Carlo sarà invece sostenuto da Giulio Pelligra, altro interprete noto al Maggio. Con loro le importanti presenze di Vittorio Prato come Antonio, Marina De Liso come Maddalena, Fabio Capitanucci che sarà il marchese di Boisfleury, Michele Pertusi come il Prefetto e Antonio Garés, formatosi in Accademia del Maggio, nel ruolo dell’Intendente.

Per quanto riguarda l’allestimento scenico, il regista Cesare Lievi aveva dichiarato in occasione della prima registrata: “è uno di quei titoli con una storia un po’ strana legata ad altri tempi e già per i tempi d’allora romanzata; per affrontarla ho desiderato evidenziare il realismo e la modernità che essa contiene ambientandola comunque con costumi e scene - che sono di Luigi Perego – rigorosamente d’epoca e di renderla il più possibile godibile affinché il pubblico potesse in qualche modo rispecchiarsi nella trama. La situazione sanitaria contingente ci ha posto delle limitazioni che ho cercato di trasformare in opportunità e a questo proposito penso per esempio al Coro che non potendo svolgere azioni di scena è diventato un come personaggio a sé, il Narratore. Gli Artisti del Coro terranno lo spartito si posizioneranno distanziati e i movimenti che avrebbero dovuto fare sono stati affidati a dei figuranti.” Vedremo se queste precauzioni potranno essere ora attenuate, in ogni caso si tratta sicuramente di una occasione da non perdere.

 

La trama dell’opera (fonte http://www.operamanager.com/cgi-bin/process.cgi?azione=ricerca&tipo=OP&id=793)

Atto primo. Antonio e Maddalena sono molto preoccupati per la felicità e per la virtù della figlia Linda, soprattutto da quando il prefetto li ha informati dei segreti disegni del marchese che, fingendo di proteggerla, intende in realtà approfittare della fanciulla. Linda è però segretamente innamorata di Carlo, che è in realtà il visconte di Sirval, nipote del marchese. Su consiglio del prefetto, Linda si unisce a Pierotto e ad altri musici savoiardi e si reca a Parigi.

Atto secondo. Linda vive da qualche tempo in un appartamento che Carlo le ha messo a disposizione. Il marchese, riconosciutala, rinnova le sue profferte, ma la fanciulla lo respinge. Anche Antonio si trova nella capitale, sulle tracce della figlia, ma inizialmente non la riconosce nelle vesti della ricca signora. Quando però la giovane gli si rivela, egli, convinto che abbia perduto il suo onore, la respinge. Sopraggiunge Pierotto, che annuncia il matrimonio di Carlo con una giovane di nobili origini; il padre, affranto, riparte, mentre Linda perde la ragione ed è riportata a Chamounix dall’amico.

Atto terzo. Carlo apprende dal prefetto la sorte di Linda e gli confida di avere rifiutato le nozze impostegli dalla madre per amore di lei. Quando la rivede, Carlo le si fa incontro e, riaffermando la sincerità dei propri sentimenti, le restituisce la ragione.

 

Maestro concertatore e direttore
Michele Gamba

Regia
Cesare Lievi

Scene e costumi
Luigi Perego

Luci
Luigi Saccomandi

Coro e Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Maestro del Coro
Lorenzo Fratini

Linda
Jessica Pratt

Pierotto
Teresa Iervolino

Carlo
Francesco Demuro
Giulio Pelligra (23, 30/09; 03/10)

Antonio
Vittorio Prato

Maddalena
Marina De Liso

Il marchese Boisfleury 
Fabio Capitanucci

Il Prefetto
Michele Pertusi

L'intendente del feudo
Antonio Garès

 

 

 

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    3 commenti per questo articolo

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