Lahav Shani tra Romanticismo e Mozart; una bacchetta giovane ma di grande abilità e vigore

Il maestro israeliano ha diretto con grande sicurezza e abilità il concerto registrato venerdì sera, che sarà trasmesso in streaming sul sito del Maggio lunedì alle 20.

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Lahav Shani tra Romanticismo e Mozart;  una bacchetta giovane ma di grande abilità e vigore

L’effetto è senza dubbio molto particolare: poche persone, solo alcuni giornalisti venuti per recensire dopo aver ricevuto …l’imprimatur burocratico del caso, il sovrintendente del Maggio Alexander Pereira e pochissime altre persone del teatro. Non si arriva a venti persone in una platea destinata ad accoglierne diverse centinaia. Cosa normalissima qualora si trattasse di una prova, ma non certo per una serata che dovrebbe essere di spettacolo.

Ma così è – anche se non ci pare – in tempi di epidemia. Anzi c’è già da ringraziare il cielo (e il Maggio) che nonostante tutto si continui a produrre, a suonare, a mettere in scena opere e concerti al momento visibili solo in streaming, ma che sono un preziosissimo segnale che il sipario non calerà mai del tutto. E così, venerdì 29 gennaio c’è stata la registrazione del concerto diretto dal maestro israeliano  Lahav Shani, che sarà trasmesso in streaming sul sito del Maggio lunedì 1 febbraio alle ore 20 (e resterà poi disponibile per un mese ); [1] mentre martedì 2 febbraio sarà la volta del maestro Zubin Mehta, il cui concerto con l’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino sarà poi trasmesso sempre in streaming sul sito del teatro. In programma la Sinfonia n. 2 in si bemolle maggiore D. 125 di Franz Schubert, la Sinfonia in re maggiore Hob:I:96, Il miracolo di Franz Joseph Haydn e Les Préludes S 97 di Franz Liszt .

“Mi dispiace, ovviamente, di suonare senza il pubblico in sala soprattutto in questa occasione del concerto fiorentino, occasione alla quale tenevo e tengo moltissimo” aveva dichiarato il maestro Shani, ed è più che comprensibile. Ma bisogna anche dire che sia lui che tutta l’orchestra del Maggio, in quella cavea semideserta  e con i pannelli di plexiglass in palcoscenico a ricordare, se mai ce ne fosse bisogno, l’opprimente e davvero stonata situazione attuale, hanno fatto come se il teatro fosse pieno: con il consueto stile, eleganza, con solito cortese saluto ai pochissimi presenti ma soprattutto con la grande passione che li ha caratterizzati dalla prima nota all’ultima e che sicuramente il pubblico che vedrà il concerto in streaming saprà pienamente apprezzare.

“Ogni orchestra è molto differente e nella mia mente possiede un suo suono; un suono e un’identità di cui credo che un direttore dovrebbe tenere conto”, ha dichiarato il maestro in una recente intervista. [2] E non ci sono dubbi che tra lui e l’orchestra del Maggio sia scattata una perfetta sintonia e che sia riuscito ad evocare e armonizzare al meglio tutti le grandi potenzialità. I colori, la delicatezza e la potenza di un complesso orchestrale di cui Firenze e la Toscana non possono che essere fiere.

Il programma della serata incastonava il Concerto in si bemolle maggiore K. 595 per pianoforte e orchestra  di Wolfgang Amadeus  Mozart tra due composizioni tipicamente romantiche, l’ouverture dell’Oberon di Karl Maria von Weber e la prima sinfonia di Robert Schumann.   Brillantissima l’esecuzione della ouverture; dopo il fatato adagio iniziale, inizialmente per corno e strumenti a fiato a cui segue un arpeggio di violini,  il successivo allegro con fuoco si manifesta in tutta la sua impetuosità.  Shani e l’orchestra de Maggio evocano veramente il magico mondo di Weber, con un suono nitidissimo, passaggi perfetti e sempre ben calibrati, dando una vita perfetta a quello straordinario (soprattutto per l’epoca in cui fu composta) gioco strumentale che inserisce nel panorama del primo ottocento l’evocazione di quel Romanticismo “fatato” di cui la letteratura e la musica tedesca furono maestre.

Dopo l’esecuzione davvero “da manuale” della ouverture di Weber, si cambia completamente contesto (malgrado solo 35 anni separino le due composizioni, di due autori che avevano tra l’altro un legame di affinità: la moglie di Mozart, Constance Weber, era cugina di Karl Maria) con il Concerto in si bemolle maggiore K. 595 di Mozart, opera concepita per un organico più ridotto del consueto, quasi una via di mezzo tra un concerto vero e proprio e una creazione cameristica. Qui Shani ha assunto la doppia veste di solista e di direttore d’orchestra, cosa certamente non facile, ma che il giovane maestro è riuscito ad armonizzare senza alcun problema. In questo concerto il rapporto dello strumento solista con l’orchestra di risolve più in una integrazione più che in un “contrasto”, anche se la parte solistica non manca certo di difficoltà virtuosistiche. Ma quello che caratterizza questa composizione, sin dalle prime battute dell’allegro iniziale è una sintesi tra una straordinaria leggerezza, espressa anche dalla “cantabilità” che si manifesta sin dall’attacco, e una complessità di scrittura che raggiunge effetti notevoli soprattutto nel rapporto tra strumento solista e orchestra. Shani ha evidenziato perfettamente, sia nella parte solistica che nella direzione, questa straordinaria sintesi tra levitas e complessità; con un tocco delicato e sognante e calibrando con precisione e nitidezza il rapporto tra strumento solista e compagine orchestrale. Ne risulta una esecuzione che si presenta come un intervallo di sorridente pacatezza tra le due vivaci e brillanti esempi di musica romantica.

Chiude infatti il programma la Sinfonia n. 1 in si bemolle maggiore per orchestra "La Primavera", op. 38, ispirata da un poema dedicato alla primavera di A. Böttger.  Dopo l’attacco lento e solenne dell’andante un poco maestoso il successivo Allegro molto vivace viene affrontato da Shani con grande vivacità ed energia, mentre il larghetto seguente spicca per la sua delicatezza che poi, attraverso gli accordi nei tromboni, si trasforma nel vigoroso scherzo del terzo tempo, mentre il movimento finale (allegro animato e grazioso) si caratterizza per un vivace contrappunto di temi dal ritmo di danza. Un finale che secondo il compositore rischiava di essere eseguito in modo “frivolo”, ma questo non accade certo nella esecuzione del Maggio diretta da Shani, che si caratterizza ancora una volta per il suo vigore e la sua luminosità, per gli impasti strumentali   perfettamente calibrati che hanno fatto di questa sinfonia una vera, straordinaria primavera di suoni e di colori. Una sola cosa mancava: gli applausi scroscianti di una sala piena, che sicuramente ci sarebbero stati, per l’orchestra e per un giovane maestro che dirige con una sicurezza e con un piglio davvero notevoli, e che lascia presagire una grande carriera.

 

 



[1] Per la presentazione dell’evento cfr https://www.totalita.it/articolo.asp?articolo=9312&categoria=1&sezione=10&rubrica=10

[2] https://amadeusmagazine.it/rubrica-news/conversations-direttori-dorchestra-per-il-talento-di-lahav-shani-un-disco-omaggio-a-beethoven-aspettando-litalia/

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da Giuseppina ANITA il 09/02/2021 12:40:50

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