Tris col morto, con il fantasma e...

Tre brevi racconti Horror con cui abbellire la giornata

Il patio - Appartamento con...sorpresa! - La sigaretta dell'assassina seriale

di Il Raccontafavole

Tre brevi racconti Horror con cui abbellire la giornata

Il patio

In fondo al patio di casa mia, situato su una collina verdeggiante, giace il cadavere di Josephine, ed il suo russare certe notti mi tiene sveglio tutto il tempo.

Ad averlo saputo, l’avrei sotterrata da ben altra parte e l’avrei ammazzata almeno due volte.

Non è possibile che anche da morta la mia consorte continui a molestare… no, non è accettabile!

Appartamento con… sorpresa!

Questa è la prima notte nel nuovo appartamento. Tutti i nostri beni sono ancora dentro le scatole. I mobili non sono ancora arrivati, e mancheranno i servizi di base, come l’elettricità, l’ acqua, il telefono, il gas, internet, fino al giorno successivo. Tutto quello che possiamo utilizzare durante la notte sono torce elettriche e candele e dobbiamo farcele bastare fino a quando non ci addormenteremo. 

Nonostante questa strana sensazione di paura, di essere in una stanza buia, soli in un appartamento ... cerchiamo di tenere i nervi saldi e di dormire.

Boom! Un tuono ci sveglia. Ci guardiamo per un secondo, cercando di capire se era reale o frutto della nostra immaginazione. Quando si arriva a sentire dei suoni, guardi subito l’ora nel tuo cellulare: le 02:00. Ci alziamo, utilizzando il telefonino come luce e camminiamo verso la cucina da dove apparentemente vengono quei rumorosi boati. In un primo momento, pensiamo che qualcuno sia entrato abusivamente dentro. Allora rimaniamo in silenzio fino a che non scorgiamo una sagoma. È quella di un uomo di mezza età. Indossa un pigiama a righe ed è in piedi di fronte a quello che sembra un forno a microonde, con la schiena rivolta a noi. Anche se all’apparenza sembra solido e reale, è possibile vedere oltre il suo corpo. Siamo immobilizzati dalla paura, ma anche dalla situazione intrigante. Respiriamo profondamente, ci armiamo di coraggio e diciamo, o meglio, dico  'Ciao'. 

L'uomo si gira lentamente, guardando poco a poco verso di noi. 

I nostri occhi si allargano quando ci accorgiamo che l'uomo non ha mascella, lasciando la lingua fuori. La sua visione diventa offuscata e l'apparizione si dilegua. 

Un suono mi sveglia. Il mio cellulare vibra contro il pavimento. È mattina. La luce filtra  attraverso la finestra. È finalmente possibile riappropriarsi di tutti i beni e in più c’è la chiamata persa di mia sorella. Sono confuso e spaventato per quanto accaduto ieri sera.

Ma poi, non ero in compagnia quando sono entrato nella stanza? Chi era costui o costei con cui ho condiviso la notte? E’ stato un incubo o eravamo veramente in tre? Io, l’uomo senza mandibola e..?

Quasi, quasi chiamo l’agenzia immobiliare.

La sigaretta dell’ assassina seriale

E dopo si sedette, mentre scompigliava la sua abbondante chioma di capelli neri e si fumava la quarta sigaretta della notte, sapendo che a minuti avrebbe acceso la quinta; rifletteva, guardando le sue mani, ma sapeva che era già tardi, non poteva ritirarsi, il misfatto era quasi consumato, ed ella non era abituata a lasciare le cose a metà. Prima che la paura s’impadronisse della sua sicurezza innata, le rimaneva solo una cosa da fare, alzarsi e guardare per l’ultima volta quell’ uomo che l'abbagliò, ingannandola, e ammazzarlo all’istante affinché non soffrisse più.

Giacché sapeva che era l’unica cosa da fare, contemporaneamente, pose fine alla vita di quel meschino impomatato, una nuova pugnalata alla gola e via… e lo gettò nella fossa dietro al grande ciliegio. Era la quinta buca che riempiva in una settimana… ma anche la quinta sigaretta che avidamente fumò quella sera.  

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