Editoriale

Il Forteto, seconda sentenza di condanna. Ma per la sinistra toscana non bisogna esagerare

Malgrado la sentenza d'appello inchiodi ancora una volta i responsabili della cooperativa -gulag, c'è chi vorrebbe sminuire l'orrore e la gravità.

Domenico Del Nero

di Domenico Del Nero

orteto, una vergogna della sinistra toscana, è tornato a far parlare di sé nelle scorse settimane per il processo d’appello contro il suo fondatore e leader, Rodolfo Fiesoli, il suo “braccio destro” Luigi Goffredi e gli altri principali responsabili di quello che si è rivelato essere un vero e proprio lager, il cui obiettivo era distruggere, sradicare nei giovani ospiti qualsiasi riferimento alla “famiglia” tradizionale, per non parlare di abusi di ogni genere messi in luce dalla Commissione d’inchiesta della Regione Toscana e dalla magistratura.  Della storia del Forteto, della personalità dei suoi fondatori e delle vicende giudiziarie sino allo sorso  anno Totalità.it si è già occupata in un altro servizio.[i]  Ma negli ultimi mesi ci sono state evoluzioni e novità quantomeno sconcertanti.

Intanto, la commissione d’inchiesta regionale. Anche in questa legislatura, esattamente come nella precedente, si è attivata presso il consiglio regionale della Toscana una commissione d’inchiesta su quanto accaduto nella cooperativa mugellana. Il 23 giugno scorso, nella relazione finale, presieduta dal consigliere PD Paolo Bambagioni che molto si è adoperato, a volte in contrasto con il suo stesso partito, perché la verità venisse davvero a galla senza reticenze e coperture si formulavano le seguenti richieste: commissariamento della cooperativa del Forteto,  scioglimento dell’associazione e della fondazione e istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta.

Secondo Bambagioni risulta nettissima la responsabilità del Tribunale dei minori di Firenze, che ha continuato ad affidare bambini  anche dopo alcune sentenze contro i capi del Forteto, all’associazione prima e poi ad alcune “famiglie” interne alla comunità.   La relazione della commissione, approvata all’unanimità, parla chiaro: responsabilità di magistrati che non hanno fatto i debiti controlli, dei servizi socio – sanitari ma anche della politica, e in particolare del centro sinistra locale che avrebbe agito “superficialmente, con molti passaggi al Forteto anche di personaggi importanti che hanno contribuito ad accreditare una immagine idilliaca di quella esperienza”.  E senza dimenticare il mondo economico: “sindacati e cooperatori hanno tenuto lo sguardo troppo fermo sulla tutela dell’attività economica del Forteto. Noi abbiamo chiesto il commissariamento della cooperativa, perché la discontinuità che è indispensabile ancora non si vede a sufficienza”  ha dichiarato Bambagioni.[ii]

 Dichiarazioni molto nette che non sono piaciute al suo stesso partito. Immediata infatti la reazione del  Pd che, malgrado la relazione sia stata votata all’unanimità, ne prende le distanza, tanto che il capogruppo  in regione,  Leonardo Marras, in una lettera aperta ai commissari , considera “insoddisfacente” la relazione perché se ne potrebbe ricavare “  il teorema del “marciume toscano”, fatto di blocchi e connivenze, quasi fossero caratteristiche costitutive di tutta la Toscana, di tutta la politica che l'ha governata, di tutte le cooperative, di tutte le associazioni di categoria, di tutti i sindacati. Un giudizio sistemico che va respinto totalmente, semplicemente perché falso: una sorta di sentenza che rischia di offuscare il lavoro di accertamento del vero e l'impegno profuso dalla commissione.”

Ma sarà proprio “falso” questo giudizio? Intanto il tribunale, anche nel giudizio d’appello, ha recentemente confermato il teorema accusatorio, pur riducendo le pene a Fiesoli e soci, che comunque vengono dichiarati colpevoli. E il Forteto, pur gravissimo, non è certo il solo aspetto oscuro di una amministrazione che a tutti i livelli avrebbe molti conti da rendere: pensiamo anche a tutto ciò che concerne il Monte dei Paschi, “suicidi” compresi. Ma il PD evidentemente non vuole che il muro di gomma venga squarciato, che quello che per anni è stato strombazzato da politici in cerca di applausi, intellettuali, “bella gente” dotti medici e sapienti come un fiore all’occhiello si riveli per quello che realmente è stato e potrebbe forse ritornare ad essere, una vera e propria anticamera dell’inferno. Ma del resto, in materia inferni taroccati da paradisi la sinistra , soprattutto italiana, ha una lunghissima esperienza: ricordate il paradiso sovietico” e dei paesi d’oltrecortina?    

 



[ii] Fonte per le dichiarazioni di Bambagioni:  http://firenze.repubblica.it/cronaca/2016/06/23/news/forteto_la_commissione_regionale_commissario_e_indaghi_il_parlamento_-142673085/

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