Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
La copertina del libro
È senza dubbio il saggio più “escatologico” scritto da René Guénon quello dal titolo “La crisi del Mondo Moderno” che ha visto la sua recente riedizione per i tipi delle Mediterranee, voluta e curata da Gianfranco de Turris con il cospicuo apporto di nuovi interventi all’opera da parte di Andrea Scarabelli, Giovanni Sessa e Alberto Ventura.
Nulla di più attuale di questo libro per i nostri tristi tempi segnati dalla Stella del Caos; “caos” che ricorre infatti più volte nella versione originale in francese.
Un’opera di revisione e riedizione accurata e approfondita unica nel suo genere, come non ne esistono neanche nella patria del grande metafisico francese, che dimostra dunque come l’editoria di qualità italiana resista anche all’avanzare degli imperi capital-commercial-librari, e che pertanto dovrebbe essere presente sugli scaffali delle librerie e delle biblioteche non soltanto degli studiosi del genere, ma soprattutto in quelle dei tanti, troppi, “esperti” che ormai vaneggiano nel loro porre bocca su tutto, soprattutto su ciò di cui meno sanno o, per dirla con un antico detto arabo riportato proprio da Guénon: “La carovana passa… i cani abbaiano”.
La Crisi del Mondo Moderno
René Guénon
Ed. Mediterranee
ISBN 9788827226155
P. 256
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