'Un delitto da videogame'

Pesaro:17enne sgozzato da due giovani albanesi per futili motivi di gelosia

Noi viaggiamo con il cellulare, gli altri col coltello e se non gli vai a genio ti staccano la testa

di  

E’ arrivata nella giornata di ieri la svolta nelle indagini per la morte del giovane Ismaele Lulli.

I due giovani albanesi interrogati per ore dai carabinieri sono stati sottoposti a fermo di indiziato di reato per la morte del 17enne, trovato con la gola tagliata in un boschetto. I due presunti assassini sarebbero un ventenne residente a Urbania e un diciannovenne residente a Sant’Angelo in Vado. I due hanno cominciato a collaborare con gli inquirenti che da ieri stanno indagando incessantemente sulla vicenda , facendo le prime ammissioni. “È come si stessero rendendo conto ora dell’enormità del fatto”, racconta una fonte investigativa che parla di “un delitto da videogame”.

Al momento è emerso che il movente è riconducibile alla gelosia: al centro di questo massacro ci sarebbe una ragazza macedone di 19 anni che conosceva Ismaele. Proprio ascoltando la ragazza e la fidanzatina minorenne di Ismaele i carabinieri hanno delineato il motivo di questa che sembrerebbe a tutti gli effetti un’esecuzione. Nel sopralluogo nel bosco sono stati trovati indumenti sporchi di sangue e il cellulare da cui è partito l’ultimo Sms di Ismaele. Non trova conferma, così come si era appreso in un primo momento, che siano stati trovati anche due zainetti.

I carabinieri hanno ispezionato a Urbania l’auto della mamma di uno dei due albanesi e avrebbero ritrovato tracce e materiali utili all’indagine ipotizzando che Ismaele sia stato trasportato su quel veicolo. L’autopsia è in corso.