Tra i protagonisti Gioele Dix e Anna Della Rosa

Moliere è una sorta di vaccinazione contro la banalità

Al teatro del Giglio di Lucca, Il malato immaginario che andrà in scena venerdi 6, sabato 7 e domenica 8 marzo.

di Alessandro  Bedini

Moliere è una sorta di vaccinazione contro la banalità

Il teatro di Moliere è una sorta di vaccinazione contro la banalità, l’ipocrisia, la morale piccolo borghese che alberga ancora nelle nostre società. E’ per questo che le opere del grande commediografo francese, a distanza di oltre tre secoli, appaiono dannatamente attuali. Nel nutrito programma del prestigioso teatro del Giglio di Lucca, spicca proprio Il malato immaginario che andrà in scena venerdi 6, sabato 7 e domenica 8 marzo. 

Tra i protagonisti Gioele Dix e Anna Della Rosa, due attori tra i più famosi nel panorama nazionale, che daranno vita a una interpretazione fedele al testo di Moliere personalizzando da par loro i personaggi principali. La produzione è del teatro Franco Parenti e a distanza di venticinque anni dalla scomparsa del grande attore e regista che ha lavorato spesso con Eduardo De Filippo e ha amato molto Moliere Lucca intende rendergli omaggio. La regia vede un altro nome tra i più prestigiosidel teatro italiano, quello di Andrée Ruth Shammah, responsabile unica del teatro Franco Parenti di Milano, già collaboratrice del Piccolo con Strelhere con La Scala.

L’impianto scenico è quello di Fercioni: privo di tendaggi, di segnali di benessere borghese e di eleganze barocche. Una stanza di tulle nero, inscatolata in una cornice grigia e dominata dalla rossa poltrona del malato, è il luogo in cui si consuma il vizio maniacale di Argan. Il malato immaginario è una commedia in tre atti ed è l’ultima del grande drammaturgo che morirà  pochi giorni dopo averla terminata. Si coglie la denuncia della società francese della seconda metà del XVII secolo, quella di Luigi XIV, barocca e codina, la critica farsesca dei medici dell’epoca, l’ipocondria del protagonista come specchio della solitudine e della fragilità dell’uomo. Rappresentata per la prima volta al Palais-Royal di Parigi il 10 febbraio del 1673, il capolavoro di Moliere ci pone ancora interrogativi e stimola riflessioni sull’esistenza e sul mondo che ci circonda.

 

Teatro del Giglio di Lucca

 

6-7-8 marzo

 

IL malato immaginario

Molière


traduzione Cesare Garboli


regia Andrée Ruth Shammah
scene e costumi di Gianmaurizio Fercioni
luci di Gigi Saccomandi
musiche di Michele Tadini e Paolo Ciarchi

con Gioele Dix, Anna Della Rosa

e con Marco Balbi, Valentina Bartolo, Francesco Brandi, PieroDomenicaccio, Linda Gennari, Pietro Micci, Alessandro Quattro, Francesco Sferrazza Papa

Produzione Teatro Franco Parenti

 


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