I LIBRI DI TOTALITÀ

Rassegna mensile di novità librarie: Marzo 2015

di Mario  Bozzi Sentieri

Rassegna mensile di novità librarie: Marzo 2015

Marco Tarchi, Italia populista. Dal qualunquismo a Beppe Grillo (Il Mulino, pagg. 384, Euro 20,00)

 

Quale percorso ha condotto la politica italiana, dopo quasi settant’anni di esperienza democratica repubblicana, a impregnarsi di una dose così forte di populismo ?

Guglielmo Giannini e Umberto Bossi, Achille Lauro e Antonio Di Pietro, le campagne della Lega e del Msi della prima segreteria di Fini contro l’immigrazione e le esternazioni di Cossiga, la rivolta di Reggio Calabria e gli show televisivi di Berlusconi, i referendum radicali contro il finanziamento pubblico dei partiti e i girotondi capeggiati da Nanni Moretti, per finire – momentaneamente – con Beppe Grillo ossessionato dagli zombie e dal «tutti a casa»: che cosa accomuna eventi e personaggi così disparati? In varia misura discendono tutti dal populismo, che in Italia ha avuto radici profonde e, dopo aver conosciuto un primo momento di fulgore, in epoca fascista, si è continuamente ripresentato nel dopoguerra sotto svariate spoglie. Un libro per capire come quella che era considerata una pericolosa patologia possa diventare una componente connaturata ai regimi democratici.

 

ITALIA

 

Roberto Poletti (a cura di), Salvini & Salvini. Il Matteo-pensiero dall'A alla Z   (Mind Edizioni,   pagg. 140,  Euro 10,00)

 

"Salvini&Salvini" è il primo vocabolario utile alla traduzione dell'idioma salviniano, ovvero tutte quelle parole che quotidianamente (o quasi) il segretario federale della Lega Nord pronuncia in pubblico o in privato. È un viaggio nel linguaggio semplice di uno degli uomini più popolari d'Italia del momento, dalla sua vita privata a quella pubblica, dal suo inizio alle sfide di tutti i giorni. Tra grandi classici e chicche selezionate apposta per voi, avrete la possibilità di conoscere meglio il Salvini-pensiero proprio grazie a Matteo Salvini. Dietro a ogni parola si nasconde un evento, un fatto, una curiosità o uno spicchio di vita privata. È realmente un populista come lo definiscono? Cosa intendeva dire con quella frase? Grazie a queste pagine potrete risolvere molti frequenti quesiti. Il primo libro, facile da leggere, che vi permetterà di conoscere meglio il leader che ha scelto di rifiutare il politichese da tutti utilizzato per fare spazio al "salvinese", più vicino alla gente ma soprattutto alla pancia dell'elettore.

 

EUROPA

 

Marcello Degni e Paolo De Ioanna, Il vincolo stupido. Europa e Italia nella crisi dell’Euro (Castelvecchi, pagg.231, Euro 22,00)

 

Se l'Italia vuole agire nel mare aperto della globalizzazione, siamo sicuri che il modello imposto dalla Germania  sia quello che per noi funziona meglio? È una domanda sostengono gli autori di questo libro - che dovrebbero porsi anche la Francia, il Portogallo e la Spagna, senza contare che questa strategia fa male alla stessa Germania, vittima masochista dell'austerità dispensata all'Europa. La rigidità del Patto di stabilità è un totem che sta impoverendo i cittadini, mettendo in serio pericolo la stessa democrazia nel Vecchio Continente. Una classe politica screditata si rompe la testa sullo 0,1-0,2 per cento del disavanzo, mentre dovrebbe immaginare un programma di riforme serie per innovare e rilanciare investimenti pubblici, impresa tecnologicamente avanzata e macchina amministrativa. Insomma, per uscire dalla crisi e realizzare davvero un'Europa unita non c'è che una strada: cambiare le regole del gioco e i "vincoli stupidi" imposti dalla troika.

 

MONDO

 

Jean-Michel Di Falco, Timothy Radcliffe, Samuel Lieven, Andrea RiccardiIl libro nero della condizione dei Cristiani nel mondo (Mondadori, pagg. 624, Euro 20,00)

 

La religione cristiana è oggi in assoluto la più minacciata. Da 150 a 200 milioni di cristiani (cattolici, protestanti, ortodossi) vengono discriminati o perseguitati sull'intero pianeta. In Medio Oriente, nell'Africa subsahariana e in Asia sono entrati nel mirino di gruppi armati e organizzazioni terroristiche. Vittime di pressioni sociali, i cristiani sono divenuti bersaglio anche di misure repressive da parte degli apparati statali. Vengono rigidamente controllati, subiscono intimidazioni e omicidi, oltre a interventi massicci di «epurazione religiosa», come in Iraq, nel territorio controllato dallo Stato islamico. La condizione dei cristiani suscita nella comunità internazionale un'inquietudine sempre più profonda. Non è unicamente una questione di libertà religiosa: una tale, crescente ostilità mette a rischio l'esistenza stessa di una civiltà e dei suoi valori. Per questo la sorte dei cristiani non riguarda soltanto i credenti. Tutti sono chiamati in causa: non credenti, intellettuali, autorità politiche e organizzazioni non governative.

 

 

ECONOMIA

 

Alfred  Orage R. , (a cura di Luca Gallesi)  Il tempo non è denaro. Creditop sociale contro speculazione finanziaria  (Mimesis, pagg. 142, Euro 14,00)

 

In questa antologia, la prima pubblicata in italiano completamente dedicata al suo pensiero politico ed economico, le idee di Orage vengono esposte in modo chiaro ed esauriente, com'era nello stile dell'Autore, noto per la sua onestà e sincerità intellettuale. "Il tempo non è denaro" è un'affermazione che vuole ricordarci che le cose veramente preziose non sono in vendita, e soprattutto che il denaro stesso è una convenzione, e non ha valore intrinseco: "Il denaro è il più importante bene di consumo della società moderna, dato che comanda legalmente tutti gli altri. La produzione del bene-denaro è un Monopolio della Banca Centrale di ogni specifica area di credito, che ne stabilisce arbitrariamente la quantità in circolazione. Tale subordinazione di tutta l'industria al circuito monetario è alla radice della povertà economica del mondo. La funzione corretta di un sistema monetario è il riflettere la produzione industriale, e non viceversa; vale a dire che la quantità di denaro circolante in una data area di credito dovrebbe espandersi soltanto con la produzione e contrarsi solo a seguito del consumo. La resistenza contro l'adozione di un tale sistema monetario è, in definitiva, quella degli attuali monopolisti di denaro". Prefazione di Giorgio Galli.

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Andrea Baranes e Leopoldo Nascia, Con i nostri soldi. Come vengono usate male le nostre tasse e come potremmo usarle meglio (Ponte delle Grazie, pagg. 251, Euro 15,00)

 

Di fronte a una crisi che sembra non avere fine, il messaggio delle istituzioni europee e internazionali e del mondo politico è univoco: dobbiamo "rimettere a posto i conti pubblici", non ci sono alternative a sacrifici e austerità. Ma le cose stanno davvero così? Certo, esistono enormi sacche di inefficienza, ma spesso - e questo libro lo dimostra - sono diverse da quelle che l'Europa, e i governi di ogni colore, hanno messo alla gogna dell'opinione pubblica. Ed è proprio vero che bisogna tagliare la spesa pubblica? Questo libro dimostra che sono possibili tagli più efficaci di quelli drasticamente effettuati negli ultimi anni e meno dannosi per il benessere degli italiani. E lo fa partendo da una spiegazione chiara e critica dei meccanismi del bilancio dello Stato, che finalmente mette in grado il lettore di giudicare da sé le procedure e i contenuti della nostra spesa pubblica.

 

                                                                       

MONDO CATTOLICO

 

Austen Ivereigh e Martina Pastorelli,  Come difendere la Fede (Senza alzare la voce) (Lindau, pagg. 256, Euro 19,90.

 

«Tu sei cattolico, vero?» è la domanda che sempre più spesso molti si sentono rivolgere nel corso di una normale conversazione non appena questa si arena su un tema «sensibile» (l'aborto, l'eutanasia, l'omosessualità, l'Aids, la contraccezione, la procreazione assistita, gli abusi sessuali del clero, il matrimonio, il sacerdozio femminile, i politici cattolici) e il credente del gruppo diventa seduta stante – e suo malgrado – il «portavoce ufficiale della Chiesa» e come tale è chiamato a giustificarne le posizioni, a rendere conto della sua scelta. In queste circostanze, saper argomentare in maniera convincente, rapida, chiara e pacata, senza aggressività né vittimismi,è essenziale per riuscire a smontare i pregiudizi, smorzare la conflittualità e quindi dialogare con tutti sui temi che toccano l'intera società, ed è ciò che questo libro insegna.

 

 

TEMPI MODERNI

 

Mario Palmaro e Tommaso Scandroglio (a cura di), Figli di un’etica minore (Editori Riuniti Univ. Press, pagg. 202, Euro 14,90)

 

Più della metà delle giovani donne del novarese afferma che potrebbe prendere la decisione di abortire se aspettasse un bambino non voluto. Stessa percentuale per i giovani maschi propensi a consigliare la strada dell'aborto procurato nel caso in cui la propria fidanzata rimanesse incinta. Per quasi la totalità degli intervistati non è un problema etico usare metodi anticoncezionali. Di poco inferiore il consenso per le tecniche di fecondazione artificiale. Allarmanti e preoccupanti aperture in merito all'eutanasia e ai rapporti omosessuali. Tengono i rapporti famigliari e con gli amici. L'affettività sembrerebbe rimanere il grande spazio esistenziale dove vivere i propri sogni. I figli di coloro che gridavano nel '68 "vietato vietare" pare abbiano imparato bene quella lezione. Questi dati e molti altri si potranno rinvenire nella presente indagine demoscopica che ha messo in luce gli umori e i giudizi dei giovani tra i 14 e i 25 anni della provincia di Novara in merito alle più scottanti questioni di morale naturale. Un'istantanea del mondo adolescenziale e giovanile che è paradigmatica di un certo orientamento culturale anche a livello nazionale e i cui dati sono stati analizzati sotto varie prospettive disciplinari: da quella sociologica a quella bioetica, da quella giusfilosofica a quella medica e pedagogica. Una ricerca ad ampio spettro che interroga le coscienze di tutti - credenti e non credenti - e che fa comprendere l'urgenza di una risposta educativa...

 

 

PENSIERO FORTE

 

Ernst Jünger,  La battaglia come esperienza interiore (PianoB, pagg. 144, Euro 13,00)

In questo saggio breve scritto immediatamente dopo la fine delle ostilità e la sconfitta dell'Impero tedesco - l'unico lavoro rimasto inedito in Italia dello scrittore tedesco - Jünger analizza con una prosa ispirata e toccante l'esperienza e le conseguenze materiali e spirituali del disastro della Prima guerra mondiale, tema che segnerà in modo indelebile la produzione letteraria e filosofica dello scrittore e filosofo tedesco. Ne "La battaglia come esperienza interiore" Jünger riporta l'esperienza terribile della guerra di trincea, luogo dove rivivono gli istinti e le stesse pulsioni ferine che hanno dominato i nostri avi - la stessa volontà di sopraffare e di conquistare. Il vero uomo e il vero soldato è però capace di comprenderle e di dominarle, arricchendo l'esperienza con il senso dell'onore e del rispetto per il nemico. L'artista, lo scrittore, il genio di Jünger è anche capace, oltre a tutto questo, di trasformare tali sensazioni ed esperienze in pura epica, permettendoci di comprendere l'orrore nelle sue molteplici sfaccettature.

 

                                                     


SCIENZA

 

Amir Aczel, Perché la Scienza non nega Dio (Raffaele Cortina, pagg. 226, Euro 21,00)

 

Al furore iconoclasta del cosiddetto Nuovo Ateismo, che vede nella scienza la sua più potente alleata in una moderna crociata contro Dio, Amir Aczel ribatte che una sobria disamina delle più prestigiose teorie, dal Big Bang ai quanti, dalla relatività alla sintesi tra evoluzione e genetica, per non dire delle escursioni della matematica nel campo dell’infinito, porta a conclusioni di tutt’altro segno: il pensiero scientifico né dimostra l’esistenza di una qualche divinità né la confuta. Il che lascia aperta la questione della complessa relazione tra fede religiosa e ragione scientifica, in un clima di mutuo rispetto e tolleranza. C’è ancora spazio, dunque, per l’interrogazione a un tempo filosofica e teologica sul creatore del mondo! Quella che invece appare desueta e dannosa è ogni pretesa neo-fondamentalistica, compresa quella di un ateismo non meno perentorio e dogmatico dell’interpretazione letterale di qualsiasi rivelazione.

 

 

 

STORIA

 

Sam Van Schaik , Tibet – Storia di un popolo e di una nazione (Longanesi, pagg. 446, Euro 29,90)

 

Famoso per la sua cultura unica e per i monasteri buddhisti inerpicati sul tetto del mondo, il Tibet esercita da sempre uno straordinario fascino che affonda le radici nel più lontano passato. Questo libro, scritto con efficace stile narrativo da un grande esperto di storia tibetana, conduce il lettore nel cuore del Paese, dal VII secolo, periodo di gloria dell'impero tibetano, fino ai giorni nostri, analizzando la nascita del buddhismo tibetano, l'ascesa del Dalai Lama, le mire di Inghilterra e Russia - entrambe potenze colonialiste confinanti col Tibet - fino ad arrivare alla rivoluzione del 1911. Oltre a far luce sul complesso rapporto del Paese con la Cina, Van Schaik illustra aspetti della cultura tibetana poco conosciuti o fraintesi, come la reincarnazione del Dalai Lama o Il Libro Tibetano dei Morti.

 

                                                                          ***

 

Maria Teresa Caprile e Francesco De Nicola, Gli scrittori italiani e la Grande Guerra

(Ghenomena, pagg. 290,    Euro 18,00)

 

Seguendo il corso degli episodi che hanno preceduto lo scoppio della guerra e poi il loro svolgimento, dall'iniziale speranza nella brevità del conflitto alla progressiva consapevolezza di una strage senza fine e senza ragioni, i testi presentati si soffermano soprattutto sul sacrificio di poveri soldati e sul cinismo di quanti, in politica o negli alti comandi militari, giocavano con le loro vite, senza peraltro dimenticare quanti anche senza divisa sono stati vittime degli avvenimenti militari.

Questa tragedia viene qui rivissuta, in pagine di alto valore artistico e di intatta attualità, sebbene alcune siano state scritte quasi un secolo addietro, dai nostri maggiori scrittori del novecento: da chi in poesia, come Ungaretti, ha rivoluzionato il modo di raccontare – per averle vissute – le sofferenze dei soldati al fronte a chi, in più articolati romanzi - come  Borgese, Puccini, Pastorino e Stuparich – ha tratto spunto da quelle vicende per creare personaggi letterari di grande veridicità; a chi ancora in racconti – Vittorini e Fenoglio – ha saputo costruire più brevi storie che, nel loro insieme, costituiscono il grande mosaico della I guerra mondiale.

 

                                                                           ***

 

Hakam Gustavsson e Ludovico Slongo, Gli assi del FIAT CR. 42 della Seconda Guerra Mondiale  (Libreria Editrice Goriziana, pagg. 193, Euro 20,00)

Il Fiat CR.42 rappresenta la massima espressione del biplano da caccia, e tuttavia nel momento in cui entrò in servizio nel maggio del 1939 era già obsoleto. Ciò malgrado, si comportò onestamente su tutti i fronti, europei e africani, almeno nei primi anni della Seconda guerra mondiale. In effetti fu il principale velivolo da caccia della Regia Aeronautica in Africa settentrionale e orientale, in Grecia e su Malta nel 1940-1941, un periodo in cui i suoi piloti si batterono regolarmente con gli “squadron” britannici e del Commonwealth equipaggiati per lo più con gli Hurricane e i Gladiator. Diversi piloti italiani si aggiudicarono le loro prime vittorie volando con il Falco, e tra loro Mario Visintini, l’asso di maggior successo dei caccia biplani della Seconda guerra mondiale. Anche se a partire dal dicembre del 1940 fu gradualmente sostituito da macchine più moderne, il CR.42 continuò a essere impiegato in Africa settentrionale e sul Mediterraneo in compiti di difesa aerea di punta, scorta convogli e attacco al suolo fino al tardo 1942. Venne utilizzato anche dalle forze aeree ungherese, belga e svedese, come pure dalla Luftwaffe.

 

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Andrea Rossi, Il gladio spezzato. 25 aprile-2 maggio 1945: guida all'ultima settimana dell'esercito Mussolini (D’Ettoris, pag. 144, Euro 14,90)

 

"Il gladio spezzato" affronta il tema del collasso e della fine dell'esercito della Repubblica sociale italiana; la ricerca, condotta tramite indagini su bibliografia e documentazione d'archivio inedita, mette a fuoco gli eventi dell'ultima settimana di guerra in Italia (25 aprile - 2 maggio 1945). Dallo studio emerge come al momento in cui il gladio (la mostrina dell'esercito di Mussolini) si "spezzò", poco o nulla era stato programmato per gestire la resa della repubblica fascista; ci furono quindi ingenuità, voltafaccia, doppi giochi, ma anche atti di estremo coraggio e talvolta dimenticate azioni a difesa degli interessi nazionali. Il tutto mentre i nazisti osservavano quanto accadeva ai loro alleati ad oltranza con l'indifferenza di chi ha separato la propria sorte da quella di chi andava incontro alle inevitabili rappresaglie successive ad ogni guerra civile.

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Jan Bernas e Carla I.E. Cace, Magazzino 18 – Le foto (Fergen, pagg. 103, Euro 25,00)

Foto, libri, quaderni, penne. Martelli, chiodi, seghe. Attrezzi da lavoro, carte da gioco, bottoni, reti da pescatore. e ancora foto, foto ovunque. E lettere d'amore, armadi, sedie... alla rinfusa. Senza luce. Senza ordine... Al Magazzino 18 del Porto Vecchio di Trieste tutto è abbandonato. Queste sono immagini rubate al silenzio a cui sono state condannate. Insieme ai racconti le testimonianze di italiani fuggiti. Istriani, fiumani e dalmati. Italiani d'Istria, di Fiume e della Dalmazia.

 

 

STORIA DELLE DESTRE

 

Nicola Genga,  Il Front National da Jean-Marie a Marine Le Pen La destra nazional-populista in Francia  (Rubbettino, pagg. 202, Euro 18,00)

 

Che cosa ci dice il Front national della Francia di oggi? E come collocare il “fenomeno Le Pen” nel panorama delle democrazie contemporanee? Fondato nel 1972, il FN è dagli anni’80 un attore politico di rilievo. Di recente, alcuni eventi hanno inciso sul suo riposizionamento: la presidenza Sarkozy, che ha radicalizzato il discorso della destra neogollista; la staffetta tra Jean-Marie e Marine Le Pen al congresso di Tours del 2011; le vittorie di François Hollande e dei socialisti nelle elezioni 2012; le europee 2014, che hanno visto il FN primeggiare in Francia. L’oggetto di studio viene qui inquadrato come caso di nazional-populismo ed esperienza ideologicamente radicata “a destra”, allo scopo di analizzarne l’evoluzione e ipotizzare futuri sviluppi.

 

PERSONAGGI

 

Mauro Parrini, Pietro Chesi, il ciclista in camicia nera (Mursia, pagg. 164, Euro 14,00)

L'epopea del ciclismo degli anni eroici e l'Italia popolare del Ventennio rivivono attraverso il ritratto di due temperamenti e di due destini opposti: quello di Alfredo Binda, il campione invincibile di Cittiglio, grande protagonista del ciclismo tra le due guerre, e Pietro Chesi, detto Pelo, oscuro indipendente, o diseredato, come lo definivano le cronache sportive dell'epoca, che, fuori dalle corse, abbracciò l'ideologia fascista indossando la camicia nera. Mauro Parrini ricostruisce le vicende di Binda e Chesi (coetanei, classe 1902) alternandole in un'avvincente narrazione, una corsa di coppia contro il tempo, come una volta si correva il Trofeo Baracchi. Tra i due la differenza di valore era abissale, ma a Pelo riuscì l'impresa di trionfare alla Milano-Sanremo del 1927 davanti al fuoriclasse varesino, vincendo la sua prima e unica competizione importante. Terminata l'attività agonistica, dopo l'armistizio divenne un milite della RSI. Accusato di delazione e collaborazionismo, fu catturato dai partigiani e fucilato a Firenze nel 1944.

 

***

 

Massimo Fini, Una vita. Un libro per tutti. O per nessuno (Marsilio, pagg. 252 Euro 17,00)

 

L'autobiografia di uno dei più noti, e certamente il più singolare, fra gli intellettuali italiani e, insieme, l'attraversamento di settant'anni di vita del nostro Paese nei suoi mutamenti antropologici, sociologici, sociali, culturali più che politici, e di un quarantennio di giornalismo. Ma anche un racconto personale, di amori, di passioni, di amicizie, di tradimenti, di illusioni e disillusioni, esperienze che sono di tutti in cui il lettore potrà facilmente riconoscersi. Un libro crudo, com'è nello stile dell'autore, dall'andamento narrativo giocato sulla memoria, a volte celiniano o proustiano, senza autoindulgenze ma nemmeno indulgenze verso i personaggi, noti o meno noti, che Fini ha incontrato nella sua vita, eppure venato, oltre che da una nostalgia quasi feroce per il Tempo Perduto, da tenerezza e pietas per quell'animale tragico che è l'essere umano.

 

ESOTERISMO

Claudio Mutti, Il linguaggio segreto dell’Antelami (Edizioni all’insegna del Veltro, pagg. 74, Euro 12,00)

Benedetto Antelami, misterioso artista affiliato a una corporazione di costruttori che aveva custodito il retaggio dei collegia fabrorum romani, ha lasciato nel Battistero di Parma una testimonianza della spiritualità di cui era portatrice l’arte muratoria del Medio Evo. Claudio Mutti intende decifrare, sulla base di un codice simbolico di cui viene a mano a mano mostrata l’universalità, lo zooforo del Battistero di Parma, cioè quella serie di settantanove figure (e anche di questo numero l’autore cerca di dare una ragione) che circonda l’edificio sacro. La lettura di tale figure – nella quale si avvicendano, in una ridda fantastica, animali e mostri – costituisce, secondo l’autore, “un viaggio iniziatico attraverso il cosmo… un pellegrinaggio spirituale verso la Terra Santa”. Nel corso di tale viaggio, che si conclude con quel medesimo simbolo del Veltro che apparirà un secolo più tardi nella predizione dantesca, incontriamo le immagini della lonza, del leone e della lupa, animali che cercheranno di ostacolare il cammino iniziatico del nostro maggiore Poeta; incontriamo l’uomo, il leone, il vitello e l’aquila, simboli dei quattro evangelisti, ma anche, in tradizioni non cristiane, delle quattro direzioni dello spazio; Ercole e l’asino, emblemi di due forze che si scontrano in una battaglia di cui viene messo in luce il significato sul piano mitico e storico.

ARCHITETTURA

Tommaso Breccia Fratadocchi, La ricostruzione dell'abbazia di Montecassino (Gangemi, pagg. 192, Euro 40,00)

La distruzione totale dell'abbazia benedettina di Montecassino nel corso del secondo conflitto mondiale fu considerata a ragione la perdita più dolorosa e irreparabile del nostro patrimonio artistico. La stessa abbazia sarebbe divenuta, in un breve giro di anni, l'emblema della ricostruzione dei nostri monumenti con tutte le problematiche connesse. Il libro svolge un percorso articolato fra le vicende dell'antica abbazia, della sua distruzione e della ricostruzione, grazie a numerose fonti documentarie attinte di prima mano da diversi archivi. In particolare per la prima volta viene esplorato l'archivio dello studio del progettista della ricostruzione, l'ing. arch. Giuseppe Breccia Fratadocchi. Ugualmente per la prima volta è stato consultato il materiale della Pontificia Commissione Centrale per l'Arte Sacra oggi conservato nell'Archivio Segreto Vaticano. Emerge una originale storia finora mai scritta e di grande rilevanza per la conoscenza delle vicende della ricostruzione nel contesto delle teorie del restauro e nel clima socio-politico dell'Italia di allora.

 

LETTERATURA

 

Giovanni Galletto, Il Vangelo secondo Dante. Quando la Fede incontra la Poesia.Il Divino Catechismo della Commedia (Fede & Cultura, pagg. 256, Euro 16,80)

 

La Divina Commedia rappresenta da sempre un punto d’incontro sublime tra Fede e Poesia. Ma la fecondità della penna poetica di Dante, la sua capacità di disegnare un universo onirico potente dalle mille sfaccettature non si possono comprendere se non si leggono alla luce del Catechismo e della dottrina Cattolica. In questo viaggio attraverso le terzine dantesche, l’Autore mette in evidenza la perfetta corrispondenza tra verità cristiana e rielaborazione poetica, mostrando come il tesoro del Magistero cattolico si ritrovi interamente nella Divina Commedia. Quasi un Compendio del Catechismo in versi, si potrebbe definire: prima ancora che poeta, Dante si rivela uomo di fede profonda, consapevole che la ricerca appassionata e sincera di Dio trova pieno compimento solo nel seno materno della Santa Chiesa Cattolica. «Io sono la Via, la Verità e la Vita» ha detto il Signore. E forse non ci sono pagine più belle di queste in cui Dante, maestro di Bellezza, fa risuonare la voce della Chiesa, maestra di Verità.

 

 

CINEMA

 

Armando Fumagalli e Raffaele Chiarulli (a cura di), Scegliere un film 2014  (Ares, pagg. 456, Euro 19,00)

 

Come i dieci precedenti volumi (2004-2013), Scegliere un film 2014 è uno strumento ideale sia per genitori che vogliono scegliere un film da godere in famiglia, sia per chi organizza cineforum, soprattutto in contesti educativi (scuole, gruppi giovanili, associazioni...). Ma anche gli studiosi, i professionisti dell’audiovisivo e i semplici appassionati potranno trovare uno sguardo acuto, intelligente e originale per comprendere a fondo i film analizzati. Il volume raccoglie infatti i circa 190 titoli considerati più significativi fra quelli usciti da giugno 2013 a giugno 2014. Le recensioni, firmate da giovani e brillanti professionisti dei media (sceneggiatori, story editors, studiosi), privilegiano la componente narrativa: il tipo di storia raccontata, i personaggi e i valori di cui si fa portatrice, con una valutazione che tiene in primo piano le componenti etico-antropologiche del film. Per rendere la consultazione più rapida e immediata, a ogni film è stato attribuito un voto in stelline, da una a cinque. Il voto non è per cinefili, ma per un pubblico di persone «normali», ed è il frutto di un giudizio complessivo che tiene conto dei pregi estetici, ma soprattutto contenutistici.

 

 

                                                            

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