19 ottobre 1862

Auguste Lumière, luminare della cinematografia.

Assieme al fratello Louis, forse il vero genio, depositarono più di 170 brevetti d'invenzione

di  Totalità

Auguste Lumière, luminare della cinematografia.

Auguste Lumière

Auguste Lumière che nacque il 19 Ottobre del 1862 a Besançon († Lione, 10 aprile 1954)  e il fratello Louis Lumière, due anni dopo sempre a Besançon (†Lione, 6 giugno 1948) furono due ingegneri francesi che svolsero un ruolo primario, se non fondamentale, nella storia del cinema e della fotografia. Essi venivano sovente identificati come i fratelli Lumière.

Erano figli di un industriale e fotografo di nome Antoine Lumière.


Auguste, assieme al fratello, depositarono oltre 170 brevetti, per lo più nel campo della fotografia. Furono gli autori della commercializzazione di lastre fotografiche istantanee (1881) e ciò fu per loro un vero colpo di fortuna. I due fratelli divennero la fonte primaria del cinematografo investendo massicciamente sull’industria del cinema sin dal 1895. Nel 1907 inventarono la lastra fotografica a colori, chiamata "Autochrome" alla quale, soprattutto Louis, dedicarono dieci anni del loro lavoro.
Il primo film proiettato fu L’uscita dalle officine Lumière e venne girato a Lione, in rue Saint-Victor, il 19 marzo 1895. La prima presentazione privata si tenne a Parigi il 22 Marzo, sempre del 1895, nei locali della Société d'Encouragement pour l'Industrie Nationale. La pellicola mostrò le famose sequenze del giardiniere che in seguito divennero vera e propria arte cinematografica.

In attesa della prima proiezione pubblica scienziati e fotografi di tutta Europa riservarono ai Lumière un grande successo, attraverso le seguenti circostanze: l'11 giugno 1895 al Congresso fotografico di Lione, l’11 luglio a Parigi presso la Generale Science Journal, il 10 novembre presso i fotografi belgi e il 16 novembre nell'Anfiteatro della Sorbona ...

La prima proiezione pubblica si svolse il 28 dicembre 1895 al Salon Indien du Grand Café, Boulevard des Capucines, a Parigi. L'incontro venne presentato da Antoine Lumière a 33 spettatori. Il prezzo del biglietto fu fissato ad un Franco.

Questo fu il programma completo della proiezione, inclusi tutti i 10 film prodotti nel 1895:

La Sortie de l'Usine Lumièere à Lyon; La Voltige; La Peche aux poissons rouges; le Dèbarquement du congrès de photographie à Lyon; Les Forgerons; le Jardinier; Le Repas de bébé; Le saut à la couverture, La Place des Cordeliers à Lyon; La Mer (Baignade en mere).  

Il film L'arrivo di un treno alla stazione La Ciotat, non rientrò nei programmi della giornata e venne proiettato mesi dopo.

Ben presto, i fratelli Lumière compresero l’importanza di catturare le immagini ovunque si trovassero: in casa, in montagna, in Europa e addirittura nel mondo intero. Tutto questo veniva reso possibile dall’arte cinematografica

Per loro la luce era l’elemento più importante, la chiave di tutto. Inventarono anche il monodisco a secco, la fotografia a colori (1896), il photostéréosynthèse (processo fotografico in rilievo, 1920) e film sempre in rilievo (nel 1935). Perfezionarono inoltre la Croce di Malta, un sistema che permette alla bobina di muoversi in modo intermittente. Questa invenzione è ancora oggi di largo uso.

Essi furono ideatori di moltre altre invenzioni e teorie, specialmente nel mondo medico.

Il loro castello, vicino alla vecchie fabbriche Lumière, nel distretto 8 di Lione, è ora un museo del cinema: l'Institut Lumière, presieduto dal regista Bertrand Tavernier e diretto da Thierry Fremaux, delegato generale del festival di Cannes.

Louis Lumière si impegnò assiduamente nel sostenere il regime fascista italiano. Infatti, il governo fascista volle combattere contro il dominio del cinema americano e organizzò per il quarantesimo anniversario dell'invenzione dello stesso (22 marzo 1935), un gran gala in cui fu invitato come ospite principale Louis Lumière. Quel giorno, scattò una foto al Duce arricchendola con una dedica a voce: "A Sua Eccellenza Benito Mussolini con la mia più profonda e sincera ammirazione."

Auguste Lumière, dopo quel giorno, fece parte parte del consiglio di Lione, istituito con il regime di Vichy nel 1941. Nel luglio dello stesso anno dette la sua adesione al comitato di patronato della Legione dei volontari francesi (LVF) creata su iniziativa del Partito Popolare Francese (PPF) di Jacques Doriot.
Auguste e Louis Lumière ricevettero entrambi la decorazione della Francisque.

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