Il dramma di Tennessee Williams

Firenze, una gatta molto promettente

Approda alla Pergola il secondo grande capolavoro teatrale di Williams, La Gatta sul tetto che scotta; anche la gatta, esattamente come il tram, fruttò al suo autore il premio Pulitzer

di Domenico Del Nero

Firenze, una gatta molto promettente

La gatta sul tetto che scotta

Una catena impressionante di fallimenti e di sogni mancati, una famiglia costruita  più sull’interesse che sul sentimento;  e in perfetto stile politically correct dei nostri tempi, anche un amore omosessuale più o meno inconfessato.  Il lavoro però non è dei nostri tempi e in un certo senso li anticipa;  La gatta sul tetto che scotta, celebre dramma del commediografo “maledetto”  americano Tennessee Williams,  risale infatti al 1955,  ma la sua attualità è impressionante.

Dopo il grande successo alcuni anni fa di un memorabile Un tram che si chiama desiderio, approda alla Pergola il secondo grande capolavoro  teatrale di Williams, La Gatta sul tetto che scotta;  anche la gatta, esattamente come il tram, fruttò al suo autore il premio Pulitzer.

L’edizione che va in scena oggi al teatro fiorentino, dove resterà sino a domenica,  è una prima nazionale con debutto assoluto che presenta un cast assolutamente invitante: coproduzione della Pergola e della compagnia degli Ipocriti,  vede nel ruolo della protagonista Margaret (Maggie) la celebre stella cinematografica  fiorentina Vittoria Puccini (che interpreterà presto il ruolo di Oriana Fallaci)  e in quello di Brick Vinicio Marcioni, affermato attore teatrale reduce  dal successo di Un tram chiamato desiderio, in cui interpretava Stanley Kowalski, il ruolo che fu di Marlon Brando; e noto al grande pubblico come ‘Il Freddo’ della serie cult Romanzo Criminale.  Apprezzato dalla critica cinematografica,  è stato  premiato come miglior attore al Festival di Venezia nella Sezione Controcampo per la sua interpretazione in 20 Sigarette. A febbraio affiancherà di nuovo Vittoria Puccini come coprotagonista del TV movie in due puntate L'Oriana in onda in prima serata su Raiuno.

Una coppia dunque davvero di tutto rispetto. Il dramma di Williams è troppo complesso per poter essere riassunto in breve: si svolge tutto nella camera da letto di Brick e Maggie, sposi di nome ma non di fatto perché lui, ex atleta fallito, è da tempo un abulico alcolizzato, prigioniero dei suoi ricordi e da una amicizia con un ex compagno di squadra che solo amicizia non era, e che è morto suicida proprio perché vittima di un amore inconfessato. Lei però non intende rinunciare a lui, di cui è sinceramente innamorata, né a una posizione sociale che l’ha salvata dalla povertà.  A complicare il tutto, i due si trovano in una vasta e appetita proprietà del padre di lui, che dovrebbe festeggiare un compleanno che con ogni probabilità sarà l’ultimo, data la malattia mortale che lo affligge. E nella casa c’è anche il fratello di Brick, che tiene famiglia numerosa e …. affamata. 

Margareth rappresenta una contrapposizione alla falsità di comportamenti che la circondano. Maggie è profondamente istintiva ed in questo senso le sue movenze sono quelle di una ‘gatta’: è una donna determinata ed istintiva al tempo stesso, che non agisce mai per puro calcolo; anzi, Maggie è mossa da un istinto quasi animale ed è molto sincera da questo punto di vista. I sui comportamenti sono fedeli a ciò che realmente lei sente dentro di sé “,  dichiara Vittoria Puccini a proposito del personaggio a cui si appresta a dare vita,  mentre ““Williams ha messo Brick nelle condizioni di non muoversi. Questa condizione, questo blocco, abbiamo cercato di ampliarlo e di farne la sua condizione esistenziale. Credo che una parte di lui sia morta con Skipper e quel poco che resta di Brick ogni giorno affoga nell'alcool. ‘Io voglio evadere’, ‘Io non voglio far niente’, ‘Quando ero giovane credevo in qualcosa’, sono tutte battute di un uomo che ha perso la voglia di vivere, che non trova più un posto nel mondo e che non sa più chi è ” – dice Marcioni del suo personaggio. Per il regista Arturo Cirillo “La famiglia è ancora il luogo dove Williams fa risuonare le sue parole, il luogo dove, grazie alla sua capacità di narrare i sentimenti dei personaggi, un gruppo di attori possono dare vita ad una coralità di conflitti. È difficile trovare in questo autore dei personaggi non risolti, dei personaggi di cui sia difficile trovare una propria emotività, sarà anche perché lui non sembra avere paura del melodrammatico, dell'eccesso, del melò, anzi li usa come parte della nostra vita. Forse proprio perché non ha paura del falso e dell'esagerato riesce, per contrasto o completamento, a trovare il vero”

Forse anche per questo i lavori di Williams si sono sovente trasformati in film hollywoodiani  di successo e sicuramente la Pergola saprà appassionare il suo pubblico con una magia superiore anche a quella del grande schermo.

 

Vittoria Puccini - Vinicio Marchioni

LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA

di Tennessee Williams

traduzione Gerardo Guerrieri, regia di  Arturo Cirillo

con

Vittoria Puccini, Margaret

Vinicio Marchioni, Brick

Clio Cipolletta, Mae

Francesco Petruzzelli, Gooper

Franca Penone, mamma

Paolo Musio, papà

Salvatore Caruso, reverendo Tooker e dottor Baugh

 

scene Dario Gessati

costumi Gianluca Falaschi

luci Pasquale Mari

musiche Francesco De Melis

Spettacoli da martedì 20 a domenica 25; feriali ore 20,45, festivo ore 15,45.

 

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