LA GIORNATA POLITICA VISTA DA VINCENZO PACIFICI

L’Europa spreca ma a noi chiede sacrifici e Padoan li assicura ammettendo l’aumento delle tasse

di Vincenzo Pacifici

L’Europa spreca ma a noi chiede sacrifici e Padoan li assicura ammettendo l’aumento delle tasse

Pier Carlo padoan

Una frase di Francesco Alberoni nella sua rubrica settimanale su “Il Giornale” spero e mi auguro sia una battuta, una freddura. Cosa pensare altrimenti di queste parole senza cadere nell’assurdo e nell’illogico: “[il boy scout] si accinge ad eliminare il Senato per avere, dopo le elezioni, un Parlamento che gli consenta di ricostruire dalle fondamenta l’apparato dello Stato. Renzi non ha come modelli Kennedy o Tony Blair, la piuttosto statisti come Bismark o De Gaulle”. Vorremmo proprio sentire il venditore di pignatte spiegare ed illustrare sinteticamente e logicamente il significato politico e le proiezioni odierne dell’opera dei due statisti.

Piuttosto, per tornare su discorsi meno scherzosi (speriamo), è ora di finirla di acconsentire al gioco, al solito confuso e  volutamente confusionario, del boy scout verso l’Europa: domenica “Il Tempo” titolava infatti “Spese folli e privilegi. Così l’Europa butta milioni. La black list di Renzi. Ci impongono tagli e chiedono sacrifici ma loro hanno pensioni a 55 anni, stipendi alti e uffici ai Caraibi”. Sono questioni da affrontare su due tavoli diversi e nettamente distinti: sul primo è da porre la gestione dei bilanci statali, il deficit ed il pil, compatibili con le misure definite dall’UE ed accettate dagli Stati, e sul secondo l’organizzazione e la strutturazione degli uffici da controllare e verificare in sede meramente amministrativa.

A proposito della sfida lanciata dalla “Leopolda” ai 3 milioni di manifestanti della CGIL, non è il caso purtroppo di parlare di trionfo del bambino toscano, perché, come avverte Sallusti, “la storia di Gorbaciov, per sua stessa volontà ultimo capo assoluto dell’Unione  Sovietica, insegna un’altra verità: chi riesce a smantellare l’impero e salva la vita, finisce  a sua volta smantellato. Occhio Renzi, che il comunismo è una brutta bestia da vivo, ma anche da morto – o peggio da agonizzante – non scherza per niente”. 

Chi continua a scherzare o meglio a non prendere la situazione nel verso giusto è Berlusconi, che insiste sulla linea doppia, e di opposizione e di consenso, senza rendersi della confusione creata e dei risultati negativi, per dire sconvolgenti, ottenuti in occasione anche delle elezioni amministrative . Il foglio di famiglia si interroga se il premio di maggioranza dato alla lista e non alla coalizione sia accettabile  con Berlusconi propenso a difenderlo dal momento che “si andrebbe verso un bipartismo, modello che gli è sempre piaciuto. “Avete visto quanto mi è stato difficile governare quando guidavo governi di coalizione?” ha ribattuto agli azzurri scettici”. Piacerebbe leggere i pareri della Meloni e di Salvini, destinati, in caso di successo della opzione di Berlusconi, al ruolo di “portatori d’acqua” o di sherpa. L’esempio più fresco della situazione disastrosa del centro – destra, della sua pratica inesistenza, è costituto dall’ennesima pesante sconfitta subita a Reggio Calabria, in cui il candidato della sinistra ha doppiato il povero candidato di FI, NCD e di FdI .

Mentre Padoan con la lettera all’UE annunzia misure per 4,5 miliardi, produce un effetto collaterale, quello di affermare quanto il “premier” nega e cioè che con la Legge di stabilità le tasse sono aumentate.

Come di consueto gli interventi di Pansa rappresentano una luce nella “morta gora” del conformismo. Il giornalista piemontese svela l’obiettivo fondamentale del toscano, che intende trasformare il PD “in un partito unico ed autoritario. Con un uomo solo al comando: se stesso”.

Pansa è dell’avviso che “Pippo Spacca” sia un Fregoli, “capace di tutti i travestimenti e di qualsiasi parte in commedia”. Nota che “se l’Italia proseguirà ad affondare lentamente in un declino senza scosse, Renzi continuerà a vincere. Per l’assenza o l’estrema fragilità degli oppositori, il centrodestra in coma e un patetico Berlusconi sogna rimonte impossibili”.

Pansa conclude con una domanda, che speriamo da un verso raggiunga la Meloni e la destra e dall’altro Salvini e la Lega: “Renzi avrà un’opposizione degna di questo nome? Bisogna sperare di sì. Contrastare un sistema che rischia di diventare oppressivo è una necessità democratica”. In questo quadro non si può credere di vincere, perché significherebbe sognare, ma ci si deve attrezzare necessariamente ed unicamente per ripartire da posizioni di alternativa contestative lucide, serie ed argomentate.

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da ghorio il 28/10/2014 12:41:25

    E' innegabile: la giornata politica vista dal professor Pacifici evidenzia la realtà di quest'Italia, che, spesso, i giornaloni si guardano bene di riferire i dettagli. Infatti Renzi ha annunciato la diminuzione delle tasse con la Legge di Stabilità, Padoan ammette l'aumento delle tasse ma pochi o nessuno sottolinea questo aspetto. Non mi soffermo sul centrodestra in agonia perché ormai non fa più notizia, ma è evidente che i partiti che dovrebbero rappresentare quest'area, Forza Italia in primis, visto che i sondaggi evidenziano la percentuale più alta, con questo atteggiamento tradiscono i loro elettori. Su Renzi poi le battute giornaliere continuano ma i problemi rimangono. Quanto all'Ue, i giornali italiani ogni giorno, come ha fatto "Il Tempo" domenica scorsa, dovrebbero dedicare una pagina sui privilegi di politici, commissari, dirigenti e semplici impiegati. Svolgerebbero un ruolo importante per mettere in evidenza come questa struttura venga meno ogni giorno al ruolo che sognavano i padri fondatori.

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