Avete un piccione? Allora al diavolo whatsapp

La grande inutilità di internet. Se non esistesse vivremmo meglio

di Il Melo

La grande inutilità di internet. Se non esistesse vivremmo meglio

Se internet non esistesse, non cambierebbe niente. Tutto quello che facciamo grazie alla rete, potremmo farlo usando altri mezzi come minimo di eguale efficacia ed in occasioni molto più romantiche.

Cerchiamo di essere chiari: allo svegliarci la mattina e mentre la caffettiera è sul fuoco, sentiremmo scendere nella  buca delle lettere i 15 quotidiani a cui siamo abbonati e le cui prime pagine leggeremmo mentre facciamo colazione, oltre alla solita pubblicità del Viagra, una lettera, questa volta, di un uomo sud-coreano che vuole donarmi 250.000 € senza niente in cambio e il catalogo autunno-inverno delle ragazze russe che cercano marito.

Come ogni mattina che si rispetti, andrei a lavorare su un carro trainato da un asino. (Questo, però, non ha niente a che vedere con internet, poiché vado sempre a lavorare in auto).

Lungo la strada, come sempre, si poserebbe sulla mia spalla Picsap, il mio piccione messaggero, che porterebbe legato alla sua zampa un pezzo di carta nel quale avrebbe scritto i nuovi acquisti dell’Inter per gennaio 2015. Sorriderebbe e disegnerebbe un grosso cuore e delle labbra infuocate, su un altro foglietto e lo elargirebbe alla mia donna. È meglio avere un piccione che uno smart-phone. Si alimenta con briciole di pane del giorno prima e per allenarlo basta dedicargli un paio di anni della nostra vita.

Quello sì, dobbiamo proteggerci bene gli occhi quando cerca di svolazzare via. Già nell'ufficio, ascolterebbe tutte le chiamate che di sera mi avrebbero lasciato nella segreteria telefonica, includendo le allerte di Google News, un servizio che informa, per esempio, che il Toronto Herald  ha pubblicato una notizia su come si costruiscono i chiodi di legno, mentre rispondendo ad alcuni fax, la segretaria invierebbe la mia sottoscrizione al Toronto Herald. Segretaria=Picsap.

Poi, dopo un attimo di congedo, il volatile tornerebbe con un altro foglietto con su disegnato il grugno di un maiale afghano. Eh, eh, eh… gli risponderei disegnando un cioccolatino.

Di pomeriggio mi ricorderebbe che devo organizzare una cena con amici, cosicché sfruttando il fatto che nessuno lo guarda, scriverebbe sedici lettere a sedici amici proponendo loro un paio di date ed un paio di ristoranti dove trovarci, e chiederebbe loro, con cortesia, la conferma della partecipazione, mentre appena finito di inviare gli inviti, scriverebbe altrettante lettere in giro per il mondo affinché tutti fossero al corrente dell’evento.

Di ritorno verso casa passerei dalla libreria Amazon, dove ogni volta che dessi un'occhiata ad un romanzo, il libraio mi griderebbe cose come: “Non so se né è a conoscenza, ma la gente che compra Aristippo e i Cirenaici normalmente si porta via anche I miti della ragione e della salvezza, e mi riempirebbe di gomitate e mi strizzerebbe l'occhio.

Queste librerie sono molto pericolose perché tengono sempre attiva l'opzione, scritta su apposito cartello, “Quello che si tocca si compra.” Niente altro farei che arrivare a casa e mentre sfamerei l'asino, chiamerei un amico che subito mi risponderebbe dicendo: “ Ti leggo quindici barzellette su Renzi e Berlusconi!” E lo farebbe!

Molto brutte, già conosciute da tempo, ma sarebbe impossibile interromperlo, a causa delle sue risate.

Ti lascio che devo chiamare altre ventidue persone per spiegargliele”. Allora deciderei che è un buon momento per prendere l’album di foto delle mie vacanze a Ischia con mio cugino, ed andare a casa sua senza avvisare. “ Guarda, sei in questa foto, ed in quest’altra, ed anche in quella ...!

E lui, dopo due ore di supplizio, mi guarderebbe dicendo: “ Sai, devo andare a letto, perché mi sono ricordato che domattina devo alzarmi molto presto”.

Per combattere la noia fino all'ora di cena, scenderei col mio megafono in piazza. Mi avvicinerei alla casa di Stefano, un mio amico, e gli griderei cose spiritose fino a che i familiari non mi tirassero addosso ogni cosa a portata di mano e liberassero i cani.

Allora, tornei a casa dove mi starebbe aspettando Picsap, con un foglietto di carta con sopra la possibile formazione dell’Inter contro il Cesena. Io risponderei con un ok, cioè una mano disegnata che chiude il pugno e tiene eretto il pollice.

Dopo mi domanderei se tutti gli OK sono di colore bianco. Non avendo Wikipedia, dovrei ricorrere un'altra volta al telefono e chiamare il suo fondatore, Jimmy Wales, per domandarglielo. Ma sfortunatamente, mi risponderebbe con insulti e minacce. Beh, non sei poi così intelligente, Jimmy Wales, nonostante tu abbia creato Wikipedia.

Il resto della serata lo trascorrerei leggendo un libro alla luce delle candele, finché non mi addormenterei. Altri giorni potrei vedere i film del momento pirateggiati. E’ possibile pirateggiare anche senza fibra ottica, ma bisogna andare in Somalia, la qual cosa, lo riconosco, può essere una seccatura.

Come avete potuto capire, non c'è nessuna necessità di avere internet.

In realtà, non appena avrò pubblicato questo articolo, brucerò il mio modem ed uscirò in strada ad acchiappare un piccione. 

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da Roberto il 16/04/2022 18:53:24

    Questo articolo pone un buon inizio alla fine di internet, era meglio quando non c'era oppure internet andava bene solo per collegate i conti delle banche qualche semaforo punto! Tutto il resto non serva a nulla, la rete ha creato illusioni, l'internet del 2001 non è l'internet del 2022, anche i social è 15 anni che le persone si dicono solo e sempre le stesse cose senza mai una evoluzione concreta, bruceró anche io il mio modem !

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