Campionati Europei

2014 non solo calcio: la pallanuoto, uno sport da leoni

Questo sport è un grosso impegno che sottrae energia fisica e mentale e tempo per le attività scolastiche, ma se la passione è davvero grande ogni sforzo, ogni sacrificio sarà ampiamente ripagato

di Tommaso Barnini

2014 non solo calcio: la pallanuoto, uno sport da leoni

Forse non tutti sanno che il 2014 non è solo l'anno dei mondiali di calcio, ma anche quello dei campionati europei di pallanuoto che si terranno nella capitale ungherese Budapest. "Calcio nell'acqua", "Una piscina, due porte e un pallone" questo è ciò che pensa la maggior parte delle persone riguardo la pallanuoto, ma non è che l'aspetto più superficiale ed esteriore di questo sport. La pallanuoto è uno degli sport più faticosi e tattici che esistano. Non si tratta semplicemente di nuotare e lanciare un pallone, bisogna saper studiare l'avversario e giocare di conseguenza, giocare di squadra ma anche sfruttare le potenzialità del singolo, affidarsi alla forza fisica ma anche all'astuzia. Si gioca in sette, e l'obbiettivo è segnare più gol dell'avversario. 

Ogni giocatore ne marca uno della squadra avversaria e, poiché è uno sport molto fisico, calci pugni o gomitate sono all'ordine del giorno. "In campo nessuna pietà" frase detta da molti allenatori per incitare i ragazzi che poi rispecchia effettivamente la realtà. Finita la partita però le squadre si salutano e, che si sia vinto o perso, si rispetta l'avversario con una bella stretta di mano. La pallanuoto è uno sport che insegna l'umiltà e il rispetto: quanti giocatori di calcio, o anche di altri sport, stringerebbero la mano o perfino abbraccerebbero un avversario che fino a un minuto prima lo "riempiva di botte"?

Ma veniamo al nucleo di questo sport, cos'è che "mette in moto" ogni atleta, ogni allenatore e ogni squadra? Passione e sacrificio. La pallanuoto, forse perché si gioca in un ambiente in cui l'uomo non è abituato a stare, richiede tantissimo allenamento. Allenamento che un ragazzo, se già a livello professionistico, può dover svolgere due volte al giorno: la mattina prima di scuola e il pomeriggio.  Appunto è la passione per questo sport che spinge un ragazzino di 15-16 anni a svegliarsi la mattina alle sei per andare ad allenarsi e che spinge lo stesso ragazzino ad andare ad un secondo allenamento dopo una giornata estenuante di scuola. La pallanuoto è un grosso impegno che sottrae energia fisica e mentale e tempo per le attività scolastiche, ma se la passione è davvero grande ogni sforzo, ogni sacrificio sarà ampiamente ripagato. 

Purtroppo però solo da un punto di vista di soddisfazione personale e non economicamente, a causa proprio della scarsa notorietà di questo sport. Molto belle le parole a riguardo dell'allenatore della nazionale italiana maschile Alessandro Campagna :" La pallanuoto ha molta difficoltà a farsi conoscere. Siamo piccoli, ma abbiamo tantissime belle storie. Abbiamo valori che altri sport non hanno. L’Italia di pallanuoto è l’unica nazionale che rappresenta essa stessa un brand: il 7bello (sorta di logo che si riferisce al numero dei componenti della squadra, n.d.a.). Io ho da subito sentito come naturale comunicarlo, anche se ho fatto molta fatica, perché nel mondo della pallanuoto non c’è grande capacità comunicativa. 

Noi abbiamo ragazzi che si fanno un “mazzo così” per due lire, e, mediaticamente, veniamo trattati in maniera superficiale. Si parla di noi solo se vinciamo, e neanche tanto. Secondo me sono due i filoni su cui bisogna puntare: sul brand “7bello” e sulle persone. Sulle loro storie, sui loro valori e sacrifici. In questo momento è ancora più necessario, perché se passa il messaggio ‘non ci sono soldi, non faccio sport’ è la fine. Bisogna andare sempre alla ricerca del meglio di se stessi. Questo va al di là degli aspetti economici".

La pallanuoto è uno sporta di squadra, tattico e fisico, per molti ancora tutto da scoprire, di cui ci si innamora e ci si appassiona facilmente. 

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da Giovanni il 26/08/2014 12:09:21

    Ciao Tommaso, bell'articolo, complimenti

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