Leggende e misteri fiorentini

Quella persiana continuamente sollevata e la finestra murata per sempre

In un libro gli eredi del grande Pellegrino Artusi raccolgono i racconti della storia non ufficiale della città gigliata

di Niccolò Andreotti

Quella persiana continuamente sollevata e la finestra murata per sempre

La copertina del libro

Siamo nel 1891, Pellegrino Artusi, figlio di un droghiere benestante della provincia di Forlì, pubblica a Firenze La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene. Nonostante un insuccesso iniziale, il manuale di cucina raggiunge presto una grandissima notorietà e a tutt’oggi è considerato la prima trattazione gastronomica dell'Italia Unita.

Sono passati oltre cento anni ma Firenze rimane nel cuore della famiglia Artusi.

Luciano, studioso e divulgatore della storia fiorentina e toscana, presenta in questi giorni il secondo volume scritto con il figlio Ricciardo e dedicato alla storia delle piazze fiorentine. Dopo Santa Croce è la volta di Piazza Santissima Annunziata che i due Artusi descrivono come la più armoniosa delle piazze fiorentine. Armonia delle forme, dalla pianta perfettamente rettangolare alla facciata dello Spedale degli Innocenti, capolavoro di rapporti del Brunelleschi. 

L’apparenza, è proprio il caso di dirlo, non deve ingannarci. Nella perfezione della piazza si nascondono storie e leggende, misteri e curiosità, che gli Artusi ci svelano con la loro abilità e la loro simpatia.

Il lavoro è frutto di attente ricerche nell’Archivio Storico del Comune  e di una meticolosa osservazione dei particolari più inosservati della Piazza perché anche una finestra, a Firenze, può nascondere un pezzetto di storia.  Al secondo piano di Palazzo Budini-Gattai, già Grifoni, c’è una finestra sempre aperta dietro alla quale si cela una storia di amore e fedeltà. Si racconta che nel ‘500 una giovane e bella fanciulla andò in sposa ad un Grifoni. Mentre l’amore fra gli sposi cresceva il marito fu chiamato alle armi. La sposa in lacrime lo vide allontanarsi dalla finestra e decise che lo avrebbe aspettato lasciando quest’ultima sempre aperta. Gli anni passarono ma il consorte non tornò mai e la moglie morì. Dopo la sua morte, ogni volta che qualcuno provava a chiudere la finestra, libri e suppellettili ballavano, i quadri cadevano, i mobili si spostavano e le porte sbattevano. Solo alla riapertura della persiana nel palazzo tornava la pace. Così la finestra continuò ad essere sempre aperta. Ma questa è solo una delle leggende legate alla famosa persiana sempre sollevata, altre se ne narrano nella tradizione popolare, come quella di Bianca Cappello che continua ad abitare quelle stante di palazzo Budi Gattai, e da quella finestra guarda il suo amato Ferdinando de' Medici e perciò fa piccoli dispetti a chi le impedisca la vista del suo amato bene.

Non molto lontano da quel palazzo, sempre nelle vicinanze di Piazza della Santissima Annunziata, c’è un’ altra finestra dalla storia secolare. Una finestra diversa da quella della bella madonna fiorentina, una finestra murata per una storia di insidie e congiure. Da quell’affaccio di Palazzo Pucci sarebbe dovuto partire un colpo ai danni di Cosimo I duca de Medici per mano di Pandolfo Pucci, un tempo amico della celebre famiglia medicea. Quel colpo non partì mai, la congiura fu sventata e Pandolfo finì impiccato al Bargello. Ma il duca prepotentemente impose di murare per sempre quella finestra.

Queste sono solo due delle avvincenti storie raccontate nel nuovo libro degli Artusi, edito dalla Giorgi Libri s.r.l. Storie di personaggi che solo Firenze poteva ospitare e storie di tradizioni ormai andate perdute che raccontano una città in movimento, dove le strade potevano diventare di volta in volta bottega e campo da gioco. Storie queste che il libro riporta fedelmente con una passione che precipita il lettore a tempi così lontani. Gli Artusi, con i loro studi, riescono incredibilmente a far nostra una città che non è fatta solo di boutique e di fast food.


Ecco come la pittrice fiorentina Stefania Valentini illustra le storie e gli aneddoti riportati nel nuovo libro di Luciano e Ricciardo Artusi. L’opera è realizzata con tecniche del 400: dall’uso di tempere al tuorlo d’uovo a quello delle foglie d’oro per lo sfondo. L’opera è esposta attualmente presso la Libreria Gioberti a Firenze. La pittrice dedicherà una sua opera ad ogni piazza e quindi ad ogni volume degli Artusi.

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