Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Copertina del volume Chiesa di Cristo e altri generi disegnata da Sigfrido Bartolini
Nel 1967 Bartolini pubblica una raccolta di racconti – precedentemente usciti su «Folla» (poi «Nuova Repubblica») e su «Dialoghi»– Chiesa di Cristo & altri generi, nei quali si serve della narrazione breve tipica di certo novellismo apologetico toscano dei primi del Novecento (Soffici di Lemmonio Boreo, prima di tutto, ma anche Cicognani, o le Favole di Nicola Lisi), mutuandone lo stile, caratterizzato dall’utilizzo del tempo imperfetto e passato remoto e da molti inserti dialogici.
Mentre per certa vis polemica tramata di sarcasmo, nutrita con il disincanto dell’ironia, e allestita sul palcoscenico della critica alla modernità che entra a modificare il costumi e ritmi millenari della Chiesa, il richiamo a Guareschi è d’obbligo e certo non incongruo.
La lingua di Bartolini in questi racconti attinge intensamente a toscanismi desueti di certa popolarità colta: insistendo su avverbi come “codesto”, preferendo il pronome “te” al tu della lingua standard, “angiolo” per angelo, o prediligendo la costruzione con il soggetto posto alla fine della frase: «[...] l’idea di sapere come procedesse il mondo l’ho sempre avuta anch’io».
Il fine non è quello di inserirsi nella linea, peraltro felice, del bozzettismo localistico, ma piuttosto è quello della connotazione espressionistica al fine di riallacciarsi ad una cifra toscana dove la disputa, l’invettiva, la rivendicazione etica e morale iniziano con Dante per rinnovarsi continuamente definendosi come cifra identitaria.
Fra i racconti di quel volume – che egli aveva illustrato con proprie xilografie originali, ormai esaurito da tempo e introvabile– ce n’era uno intitolato Italia vendesi di inquietante attualità. Si pensi al semi acquisto del Colosseo fatto da Diego della Valle.
In occasione di questo numero speciale di Totalità.it offriamo ai lettori la copia fotografica, una sorta di anastatica per rivista on line di quel racconto.
La qualità non sarà eccellente ma speriamo di farvi cosa gradita restituendovi non solo il testo ,a anche il sapore di quelle pagine.
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