«Il teatro si salva facendolo»

Il Teatro della Pergola: dalla crisi verso una nuova stagione di successo

L’elemento più importante di questo nuovo corso è costituito dall’arrivo di Gabriele Lavia in qualità di consulente artistico e dalla sua meticolosa attenzione ai dettagli

di Niccolò Andreotti

Il Teatro della Pergola: dalla crisi verso una nuova stagione di successo

Una scena de Il Mercante di Venezia

La Pergola ha presentato ufficialmente la stagione 2014/2015, ma la mente torna verso i dolorosi dubbi di inizio stagione 2011, quando la mancanza di fondi rischiò di far chiudere il teatro.

L’impegno e il sacrificio, di allora come di oggi, hanno invece portato  dai 2.748 abbonati della prima stagione ai 4.223 di quella appena trascorsa; la media presenze segna 646 per 118 repliche e un totale di 76.211, il 76% di riempimento della sala, con una media incasso a recita cresciuta da 6.269 a 8.907 euro.  Raggiunto dunque il record di abbonamenti della mitica gestione Spadoni, ideatore dello speciale abbonamento Eti21 rivolto ai giovani studenti.

L’elemento più importante di questo nuovo corso è costituito dall’arrivo di Gabriele Lavia in qualità di consulente artistico e dalla sua meticolosa attenzione ai dettagli. L’attore, legato alla Pergola da antica frequentazione, a partire dalla formazione svolta sotto l’egida di Orazio Costa, ha poi recitato su questo palcoscenico tutti i suoi grandi allestimenti, e oggi porta con sé il suo cospicuo bagaglio di esperienze come attore, regista e formatore.

Lavia e Giorgetti durante la presentazione

Lavia, attore capace di impossessarsi del palcoscenico anche durante la presentazione della prossima stagione ( avvenuta ieri alla presenza del direttore generale della Fondazione del teatro Marco Giorgetti e dell’assessore alla cultura del comune di Firenze Sergio Givone)  ha dipinto il futuro partendo dal passato, dalla concezione di teatro come casa fra le case, la stessa degli accademici Immobili fondatori del teatro. Casa nella sua struttura architettonica, ma casa anche e soprattutto come luogo accogliente e familiare aperto a spettatori e attori affermati e non. È proprio con questo spirito che è stato ideato il Premio Pergola per la nuova drammaturgia che consentirà a un nuovo talento di vedere rappresentata la propria opera nella stagione 2015/2016.

“Il Teatro deve cercare la città” ha spiegato l’attore “questo palco deve toccarvi e deve essere vostro” anche se quel palco, non dimentichiamocelo, è quello del primo teatro all’italiana. Nascono così le prove aperte al pubblico, anche quelle dello stesso Lavia che si dice “pronto ad accettare suggerimenti”.

Questo nuovo corso si inaugura con i Sei personaggi in cerca d’autore (24 ottobre – 2 novembre),  lo stesso testo che riaprì la Pergola, restaurata dopo il II conflitto mondiale, con la regia di Orazio Costa. Lavia ha deciso di mettere in scena la versione del 1921, quella che costrinse Pirandello a fuggire dal Teatro Valle di Roma sotto una grandinata di monetine al grido di “Pirandello manicomio!”. Lo stesso testo, cambiato di una sola scena, portò lo scrittore sui palchi di tutta Europa nel 1925.

La nuova stagione: dai dialoghi del Fedone (Massimo Cacciari), del Simposio (Umberto Galimberti) e del Fedro (Sergio Givone) al musical rock Spring Awakening, uno dei primi rappresentati alla Pergola, passando attraverso grandi nomi (Anna Maria Guarnieri, Toni Servillo e Luca Barbareschi), grandi spettacoli (Tartufo e Enrico IV), letture pubbliche (Deserto dei Tartari) e tante novità.

Fra quest’ultime la rinascita del Teatro Goldoni che prenderà parte alle attività del Maggio: ne prenderà possesso per primo Pierfrancesco Favino con le prove di Servo per due. Successivamente Federica di Martino tratterà il tema del femminicidio con L’amore rubato di Dacia Maraini.

Chiuderà la stagione ancora Lavia con Vita di Galileo (14 - 20 maggio 2015)  di Bertolt Brecht, capolavoro di libertà e passione. Passione come quella che porta il futuro sulla strada del passato, il successo su quella della crisi perché “Il teatro si salva facendolo”, parola di Lavia.

Ma i titoli di grande interesse sono veramente tanti e tutti decisamente appetibili: Shakespeare con il  Mercante di Venezia  (16 – 21 dicembre) e Falstaff  ( 6 – 11 gennaio 2015), Shaw con  La professione della Signora Warren  (27 gennaio – 1 febbraio), ancora Pirandello con  l’Enrico IV (17 – 22 marzo), Moliere con  Il tartufo.  E tanti altri titoli e compagnie da prima pagina, di cui si darà notizia a tempo debito.  

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