Ben venga maggio

Firenze: grand ouverture per il Nuovo Teatro dell’Opera

La celebre ballata di Agnolo Poliziano, accoglierà oggi alle 20,15 il pubblico nel foyer della struttura fiorentina

di Domenico Del Nero

Firenze: grand ouverture  per il  Nuovo Teatro dell’Opera

Cavalli di Pier Luigi Pizzi

Un inno antico per un nuovo teatro. Ben venga maggio,  la celebre ballata di  Agnolo  Poliziano , accoglierà oggi alle 20,15 il pubblico nel foyer del nuovo teatro dell’Opera di Firenze, che “apre” ufficialmente la sua stagione  per affiancare, e da settembre sostituire del tutto, il vecchio, glorioso Teatro Comunale. Un testo antico ma rivestito di musica nuova, commissionata per l’occasione dal teatro  al compositore Lorenzo Donati.

E’ sarà solo il preludio  un grande evento destinato a restare memorabile negli annali del  Maggio Musicale Fiorentino, a cui è attesa una vera  e propria parata di vip: non si tratta  in realtà di una vera e propria  inaugurazione, in quanto il nuovo teatro dell’opera fu ufficialmente – anche se solo parzialmente -  inaugurato nel  dicembre 2011. Mancavano però ancora la fossa d’orchestra e la realizzazione del palcoscenico, per cui erano possibili solo concerti e, al massimo, rappresentazioni di opere in forma semiscenica. Oggi invece il golfo mistico è stato finalmente scavato e la “torre” del palcoscenico quasi completamente realizzata, anche se manca ancora la parte inferiore che dovrebbe essere ultimata nel 2015 (finanziamenti permettendo)

Quindi anche oggi il teatro non è del tutto completato: deve essere ancora ultimata, tra l’altro, la sala da concerti con mille posti ; il teatro lirico ne ha 1800, a cui bisogna poi aggiungere la cavea, uno spazio open air sul tetto della sala per l’opera lirica per 2200 spettatori; quando sarà a pieno regime il teatro avrà dunque una capacità totale di 5000 spettatori.

Da un punto di vista della struttura, Firenze dispone ora senz’altro di un teatro all’avanguardia, tra i più moderni in Europa e nel mondo. Già da adesso è pronto un equipaggiamento scenotecnico completo,  con torri del portale mobili, un ponte e molteplici tiri per la sospensione di luci e scenografie. “ Tre podi, che possono essere posizionati a diverse altezze indipendentemente l’uno dall’altro, suddividono  la fossa d’orchestra e consentono di trovare, in ogni singolo caso, l’equilibrio acustico tra i cantanti in palcoscenico e l’orchestra” dichiara Jurgen Reinhold della  Muller – BBM che insieme agli architetti romani ABDR ha progettato la grande sala del teatro lirico e lavorato per sei anni allo sviluppo del progetto acustico. Orchestre con grandi organici verranno collocate ad una quota più bassa per ridurre l’intensità sonora a favore dei cantanti.

Si tratta di una struttura sicuramente impressionante, che è stata mostrata in anteprima alla stampa giovedì scorso, alla presenza del direttore generale Alberto Triola.  Certo, gli ambienti, soprattutto i corridoi, le sartorie e certe sale solo ancora un po’ freddi e asettici, manca tutto il “vissuto” di un teatro e un … fantasma dell’opera avrebbe seri problemi ad ambientarsi.  Ma sicuramente è una questione di tempo e si spera che ben presto moltissimi spettacoli lascino quella inconfondibile “patina” caratteristica di un teatro collaudato. Intanto comunque si possono apprezzare i grandi spazi a disposizione degli artisti e dei lavoratori del teatro, anche se non tutti ancora perfettamente operativi: camerini nuovi ampi e spaziosi (quello del maestro Zubin Mehta sembra un vero e proprio appartamento), vasti locali per la sartoria dove si lavora alacremente per rifinire i costumi di prelati, chierichetti e ufficiali per lo spettacolo serale; tante sale prove disseminate ai vari piani:  quella per il corpo di ballo al secondo piano, mentre una attrezzatissima per le prove d’orchestra al piano interrato permette, usando tende e avvolgibili di stoffa disposti davanti alle pareti rivestite di legno, di adattare l’assorbimento del suono a seconda delle esigenze degli orchestrali  e cambiare così i tempi di riverberazione e il disegno delle riflessioni.

Nella giornata di ieri, anche il presidente della repubblica Giorgio Napolitano ha fatto una visita lampo di circa tre quarti d’ora, nel corso della quale ha assistito alle prove della soprano Maria Agresta per Otello. Stasera invece ci sarà il presidente del consiglio Matteo Renzi,  insieme ad altri esponenti del mondo politico e culturale: tra gli invitati figurano i ministri Maria Elena Boschi e Dario Franceschini, oltre a Gianni Letta; naturalmente politici toscani come il governatore Enrico Rossi e il vicesindaco Dario Nardella, e tanti nomi del mondo delle istituzioni, dell’economia e della cultura: il cardinale Betori, alti ufficiali,   Ferruccio, Leonardo  e Wanda Ferragamo;  per la cultura,  la soprintendente per il polo museale città di Firenze Cristina Acidini, il regista  Luigi Pizzi, creatore di tanti allestimenti “storici” anche per il maggio Musicale, il presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta, il compositore ed ex direttore artistico del Maggio Paolo Arcà,  Vittorio Sgarbi ….  Due pagine fitte di nomi eccellenti che renderanno il foyer dell’opera di Firenze degno della Scala o del Met.

E a proposito del foyer; se non può vantare gli stucchi e le dorature di un teatro d’annata, non per questo rinuncia a presentarsi in grande stile, per ricordare al pubblico che se il teatro è nuovo il Maggio Musicale ha una tradizione che non ha proprio nulla da invidiare a nessuno;  per arredare il foyer  sono stati recuperati i cavalli di Pier Luigi Pizzi, nati come scenografie per l’opera La leggenda dell'invisibile città di Kitež e della fanciulla Fevronija, di Nikolaj Rimskij-Korsakov,  (Festival del Maggio Musicale Fiorentino  1990) e la testa di Aida di Dante Ferretti. Gli architetti dell’arredo sono Luca Fusani, Andrea Borghi e Lorenzo Perini.  Fanno poi bella mostra di sé  sette costumi storici della Turandot di Puccini e del Flauto Magico di Mozart restaurati da Luca Barbani.
A mitigare l’eccessivo biancore dei corridoi i manifesti storici del Maggio Musicale Fiorentino e delle stagioni liriche del Teatro Comunale scelti dall’architetto Anna Giulia Bifarini,  per non parlare poi delle foto, che raccontano veramente quasi un secolo di storia della cultura e del costume, passata anche per le rive d’Arno.

 Testa Aida, di Dante Ferretti

Infine, il programma, con inizio alle 20,30;  un menù sicuramente d’effetto, fatto per illustrare tutte le eccezionali capacità del nuovo palcoscenico: per l’opera, il quarto atto dell’Otello, per la regia e i costumi di Mietta Corli: un arredamento  essenziale, ma con le scene proiettate su dei fondali, in modo da avere un effetto quasi tridimensionale;  Otello sarà Gregory Kunde, Desdemona Maria Agresti; inoltre il primo atto di Tosca, nell’allestimento sontuoso e tradizionale di  Mario Pontiggia, con scene e costumi di Francesco Zito, con il tenore Marco Berti e la soprano Fiorenza  Cedolins;   e due balletti,  La valse di Maurice Ravel  con coreografia di Davide Bombana e After the Rain di Arvo Part, coreografia di Christopher Wheeldon. Sul podio, naturalmente, il maestro Zubin Mehta,  da molto tempo la vera anima del maggio Musicale Fiorentino.  D’effetto sicuramente anche i prezzi, almeno quelli dei posti migliori: 250 euro un biglietto di platea uno e 210 di platea due;ma in galleria si può vedere e sentire benissimo con 45 euro.

L’Opening Gala verrà trasmesso in diretta da Rai5 a partire dalle 20.30 fino al termine della serata. La trasmissione sarà in diretta streaming sul sito www.operadifirenze.it.

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da piccolo da Chioggia il 10/05/2014 13:50:42

    per chi arriva dalla stazione di Santa Maria Novella e da quella di Campo di Marte è previsto in futuro uno scintillante servizio di ISVOSCIE per portar direttamente gli ospiti al teatro. nuove ISVOSCIE che non toglieranno il gusto simpatico d'un gradevole traballìo. il collegio dei fiaccherai del Maggio Fiorentino già pensa di intitolarsi ad Alessandro Pavolini. e io li incoraggio e invio loro il mio sincero augurio.

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