Editoriale

Riusciranno i nostri eroi a far fruttare la cultura?

Magari non subito, ma tra qualche tempo potrebbero stupirsi dei loro risultati

Dalmazio Frau

di Dalmazio Frau

on so se gutta caveat veramente lapidem, ma forse, ripeto forse, hanno cominciato ad arrivarci. Ci hanno messo qualche anno, una ventina circa, di abulia tra i versi di Bondi e l’incredulità scettica quanto ottusa di Tremonti, ma finalmente Silvio si è accorto di avere un fianco sguarnito e lasciato stolidamente in mano alla sinistra per troppo tempo.

Ebbene sì, sembrerebbe che FI abbia realmente intuito che esista un mondo sino ad ora inesplorato che si chiama Cultura e Arte. Nuove terre da conquistare, da colonizzare ed eventualmente da sottrarre ai precedenti feudatari di sinistra.

Riusciranno i nostri eroi? Se capiranno che tutto ciò non è soltanto un gioco, ma riguarda anche una cospicua dose di introiti legati all’economia sì, se capiranno che devono smettere di favorire incapaci ed incompetenti caudatari pronti a passare ad altri padroni appena muta il vento, se capiranno che il settore vagamente e genericamente denominato “cultura” è un immenso bacino di voti mai utilizzato da ogni forza di destra fino ad oggi, se capiranno almeno queste semplici cose allora, magari non subito, ma tra qualche tempo potrebbero stupirsi dei loro risultati e rimpiangere di non aver dato ascolto prima,  a tutti coloro che – il sottoscritto buon ultimo – da anni hanno segnalato non soltanto lo stato delle cose ma anche come ottenere il meglio.

Staremo a vedere adesso, magari dopo questa tornata elettorale, anche se qualcosa non ci dispiacerebbe vederla prima, come opereranno fattivamente ed attivamente nel campo del nuovo Dicastero per la Cultura di FI, l’ottimo Sylos Labini e l’altrettanto Galan. Eccellenti le idee di detassazione sulle attività culturali, è un buon inizio ma deve essere seguita dal fare veramente Arte e Cultura.

Napoleone diceva che non si può governare un paese con troppi formaggi come l’Italia, in realtà questo paese, che è quello delle contrade senesi, è governabile soltanto da qualcuno che abbia finalmente capito come si possa far fruttare – e non soltanto a conservare – tutto il nostro patrimonio artistico, storico e culturale, l’unica vera risorsa inesauribile di cui disponiamo da secoli.

Lo capiranno questa volta? Ve lo diremo presto, spero.  

Piaciuto questo Articolo? Condividilo...

    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da Claudio Lanzi il 09/05/2014 13:29:47

    Mah! Questo improvviso risveglio non mi convince affatto. Mancano le persone. Il vuoto culturale spaventoso nelle file della Destra non lo riempi con delle buone intenzioni. Ancor peggio se si tentano squallide imitazioni (già viste, già viste), della cultura di sinistra, magari convocando i soli atei di professione. Beh, auguri! A Roma si dice "dateve da fa'".

  • Inserito da piccolo da Chioggia il 09/05/2014 11:42:53

    fino a che non vedo non credo. laconico al massimo. e più che giustificato. Galan da Cinto Euganeo alla cultura? cosa? si sbocconcellato in una trattoria di Arquà le ossa calcinate del Petrarca con sugo di lepre e è diventato poeta laureato? tutto è possibile. ma io fino a che non vedo non credo. e penso di dovrà attrezzarsi con binocoli e cannocchiali per vedere...

Inserisci un Commento

Nickname (richiesto)
Email (non pubblicata, richiesta) *
Website (non pubblicato, facoltativo)
Capc

inserisci il codice

Inserendo il commento dichiaro di aver letto l'informativa privacy di questo sito ed averne accettate le condizioni.