Editoriale

Perché difendo la ministro Boschi vittima innocente della propria bellezza

Si ripete ogni volta il rito maschilista di demolire la donna politica più bella facendone un prototipo di incompetenza

Simonetta  Bartolini

di Simonetta  Bartolini

enzi può piacere o meno e così il suo governo. Sulle sue scelte è giusto e legittimo discutere, la politica funziona così e non solo quella, chi ha l'onore e l'onere di governare si espone alle critiche più o meno costruttive.

Quel che invece non riesco ad accettare, adesso come in precedenza, nel caso dei renziani come in quello dei berlusconiani, è l'attacco personale, o meglio l'uso, soprattutto per quanto riguarda le donne, di vecchi stereotipi ad uso di un maschilismo travestito da polemica politica.

Non conosco personalmente il ministro Maria Elena Boschi, non so se sia brava o se abbia meritato il ministero per la fedeltà dimostrata (esattamente come accade per i suoi colleghi uomini sotto tutti i cieli), non so altresì se sia preparata come sarebbe necessario (ma non lo so neppure per Franceschini alla cultura o Orlando alla Giustizia).

Come tutti (o almeno gran parte) ho apprezzato (in parte) il suo tailleur pantalone blu elettrico messo il giorno del giuramento, come tutti apprezzo la sua dolce bellezza non aggressiva da madonna rinascimentale, tipica bellezza toscana. 

Devo onestamente dire che il ministro Boschi mi sta simpatica, mi sta simpatica perché se è vero che la bellezza aiuta la carriera di una donna è altrettanto vero che finisce per diventare un handicap pesantissimo. Un fardello da portare che nessuno, donne e uomini, è disposto a perdonare, una sorta di gogna alla quale si è esposti senza sconti. 

Una donna bella (e la Boschi lo è, e anche molto) se godrà il favore dei fotografi avrà di contro l'antipatia più o meno dichiarata dei giornalisti e pagherà il moltiplicarsi mediatico della propria immagine  in termini di giudizi taglienti anche quando sembrano lusinghieri.

In questi giorni il motivo dell'ennesimo tiro, al bersaglio Boschi, ha origine dall'intervista rilasciata a Vanity Fair dove la trentatreenne ministro dichiara di desiderare un fidanzato che la ami e, quando sarà possibile, tre figli. E allora? Che avrebbe dovuto dire? Che fino da piccola pensava solo alle riforme più o meno costituzionali, che invece di fare i vestitino alle bambole sognava un senato non elettivo, che cercava di rottamare la nonna? Ma per favore!  queste sciocchezze lasciamole ai tipi in servizio permanente effettivo nella retorica della polica come la Boldrini.

Chi si chiede invece se Orlando, o il bel Gozi sono sposati o fidanzati e quanti figli vogliono. Chi si pone il problema se i colleghi maschi della Boschi siano o meno all'altezza del compito loro assegnato?

Il lettore dirà che però nel governo ci sono diverse donne e solo alla Boschi viene riservato il trattamento di cui sopra, dunque questo significa che evidentemente lei è più debole delle altre, più attaccabile.

È vero, la Boschi è più debole e attaccabile perché è più bella delle delle altre, la sua venustà è talmente evidente e sfacciatamente dichiarata da renderla il bersaglio ideale. Prima di lei è accaduto a Mara Carfagna, eppure le concorrenti nel governo Berlusconi non mancavano, ma in genere il maschilismo più bieco ragiona così. 

Individua  la sua vittima, ne fa un'icona assoluta e in questo modo la isola dalle colleghe che ovviamente, altrettanto o diversamente belle, finiscono per invidiare le attenzioni mediatiche riservate alla prescelta. Quindi ricorre allo stereotipo che vuole impossibile il rapporto di diretta proporzionalità fra bellezza e bravura, non glielo applica direttamente, ma le costruisce intorno il nutrimento affinché esso attecchisca senza che nessuno lo dichiari esplicitamente. Per esempio esso consiste nell'evidenziare le caratteristiche femminili (figli, eleganza, famiglia, sensibilità ecc) quasi fossero alternative alla professionalità.

E voilà il gioco è fatto, e come al solito a pagare pegno sono le donne.

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    3 commenti per questo articolo

  • Inserito da piccolo da Chioggia il 27/04/2014 22:13:02

    a proposito della suora in servizio permanente effettivo alla retorica ipocrita dell'altruismo, la presidente della camera, pare che solo a nominarla ne spuntino le corna sottoforma di perquisizioni poliziesche. io infatti non la nomino nemmeno per scherzo. o Numi scampatemene...

  • Inserito da piccolo da Chioggia il 25/04/2014 11:14:50

    pare che una parlamentare di Silvio, nota cantante e pure simpatica (in diluizioni centesimali omeopatiche) abbia dato in escandescenze e turpiloqui ad una trasmissione televisiva. il gusto pacchiano delle follower di Silvio si conferma. a me fa ridere tutto questo. ma è un ridere per non piangere.

  • Inserito da piccolo da Chioggia il 25/04/2014 10:59:36

    con quest'articolo la nostra Simonetta Maria Luisa si cagiona l'odio imperituro di quella donna dal gusto pacchiano che è la Garnero Santanchè...

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