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Ann Radcliffe
Ann Radcliff, non fu una scrittrice molto prolifica, sebbene i suoi sei romanzi, alcune opere poetiche e qualche saggio la trasformassero in una delle figure classiche della letteratura Inglese.
Considerata uno dei fondatori del genere horror gotico, Ann Radcliffe ha influenzato altri scrittori del calibro di Sir Walter Scott e Edgar Alan Poe.
Con le sue storie di terrore ambientate in tenebrosi castelli con dame in difficoltà e spettri inquietanti, ebbe molto successo in vita, con un ampio numero di lettori, soprattutto donne, che accolsero con grande interesse i suoi racconti, e la sua opera finì trasformandosi in un chiaro riferimento della letteratura gotica.
La biografia della Radcliffe è molto diffusa, sebbene contenga ben pochi dati.
Nata il 9 luglio 1764 a Londra, Anna Ward fu la figlia di un commerciante inglese.
La famiglia era benestante alla fine del XVIII secolo.
Come molte ragazze del suo tempo, ricevette una formazione concentrata sugli aspetti artistici come la musica o la pittura. Ma, Ann presto cominciò a sentire una passione speciale per la lettura.
Nel 1787 sposerà il giornalista William Radcliffe, editore dell’English Chronicle.
La coppia, che non ebbe mai figli, sperimentò una relazione stabile e stimolante.
Fu proprio il marito a incoraggiare la nuova Mrs Radcliffe a pubblicare le sue storie scritte per hobby.
Poco tempo dopo, Ann pubblicherà il suo primo romanzo, The Castles of Athlin and Dunbayne, una storia ambientata nelle terre scozzesi che passerà piuttosto inosservata.
Nonostante lo scarso successo della sua prima opera la Radcliffe continuò a scrivere racconti di terrore con dame languide sempre in difficoltà che finì per deliziare un vasto pubblico, specialmente femminile, che annetté la sua opera in maniera massiccia.
Tra questi romanzi spicca The Romance of the Forest , libro che raggiungerà grande apprezzamento da parte di tutti.
Il suo nome stava diventando molto famoso e arrivò a influenzare altri scrittori, tra i quali Jane Austen, che parodiò I misteri di Udolpho in Northanger Abbey .
Sir Walter Scott, Mary Wollstonecraft e Charles Dickens furono alcuni degli scrittori che ebbero a trovare nel lavoro di Ann Radcliffe la loro ispirazione.
La sua meticolosità nell’attimo di descrivere paesaggi e spazi interni, che colorava con un ambiente tenebroso e cupo, resero i suoi sei romanzi esempi del puro racconto gotico che tanto spicco ebbe nell'Inghilterra del secolo XIX.
Ann Radcliffe morì il 7 febbraio 1823 lasciando un piccolo, ma prezioso patrimonio letterario.
Inserito da piccolo da Chioggia il 24/03/2014 20:20:09
il gusto ma pure la precisione meticolosa nelle descrizioni di atmosfere ed interni sono una qualità da apprendere. non devono tediare ma avvincere e dispiegare alla fantasia tutta la scenografia come se vi ci si fosse immersi. forse qualcosa di questo lo si ritrova nell'esattezza più sintetica di Conan Doyle e in quella magnifica e spirituale di Gilbert Keith Chesterton. l'inglese letterario lo leggo con difficoltà e sovente lo ascolto parlato dai turisti angloamericani che viottolano per la mia regione strasciconi e irritanti perchè non di rado ubriachi. ma è se ben composto una lingua magnifica. sembra strano perchè ha una struttura che pare elementare. ma le impressioni superficiali non sono un metro stabile di discernimento... bello questo articolo e utile. scopro cose che non sapevo. dilettevole la figurina del frate pugnalatore. i fantasmi dell'uccisione di Tommaso di Canterbury?
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