Liutprando da Cremona, il gossiparo

Anche il Medioevo miniera di gossip d'annata

In quei racconti rispetto a oggi c’era molto più emozione che descrizione del comportamento

di Tuarum  investigationum gratiâ

Anche il Medioevo miniera di gossip d'annata

Con una certa sorpresa, apprendiamo che anche il sobrio Medioevo si rivela una miniera del gossip d’annata. 

Certune storielle descrivevano la quotidianità dei potenti, rendendoli meno lontani dalle persone comuni. 

Secondo le cronache, in punto di morte papa Giovanni XII rifiutò l’estrema unzione perché pensava di essere posseduto dal demonio. La morte, causata da un ictus, sembra lo cogliesse nel 964 proprio mentre si trovava in dolce compagnia di una donna, per di più sposata. A riferirlo è il più importante e accreditato “gossiparo” di quel periodo: Liutprando da Cremona. 

Egli raccontò le turpitudini di diversi papi libertini e di sovrani puntualmente cornificati dalle consorti. A leggere o scrivere a quell’epoca erano in pochi, ma il gusto per la narrazione era radicato anche nel popolo e questi racconti raggiunsero ben presto un pubblico molto vasto. 
Giullari, menestrelli, cantori, poeti diventarono gli amplificatori delle "scorribande" e i cronisti rosa di allora.

In quei racconti rispetto a oggi c’era molto più emozione che descrizione del comportamento. Un tipico esempio? Paolo e Francesca: un po’ gossip, ma anche una grande storia d’amore.

 

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