Politica schizofrenica

Gli italiani si tolgono la vita e i M5S si preoccupano di chi va troppo in tv

Espulso Mastrangeli, disinteresse per l'agente carcerario di Lecce che si è tolto la vita nel penitenziario dove lavorava. Sarebbe necessaria un'amnistia ma non la vogliono per far dispetto a Berlusconi

di Simonetta  Bartolini

Gli italiani si tolgono la vita e i M5S si preoccupano di chi va troppo in tv

Realtà diverse, qual è la più vera?

Ci sono due notizie oggi, diverse, tanto diverse fra loro eppure esse rappresentano l’esatta fotografia di quell’Italia schizofrenica, dove si accantonano i veri problemi e ci si concentra con attenzione spasmodica su quelli inesistenti.

Prima notizia: Un agente carcerario in servizio al penitenziario minorile di Lecce si è suicidato impiccandosi ad un ramo di un albero nel giardino della prigione.

Seconda notizia: Mastrangeli è stato espulso dal M5S con l’accusa di essere andato una volta di troppo in Tv ai talk-show.

Ovviamente mentre del suicidio dell’agente di custodia non parla nessuno, il caso del deputato grillino campeggia ben in evidenza in ogni giornale.

Ecco la fotografia del malessere italiano, questa è precisamente la misura di come e quanto questo paese ha perso la bussola dei valori, l’orientamento rispetto alle vere necessità, l’attenzione per i bisogni dei cittadini.

Da una parte la gente muore, anzi si toglie la vita per le innumerevoli mancanze della politica nei confronti di persone, categorie, lavoratori, imprenditori operai ecc, dall’altra ci si occupa severamente di un deputato che è andato troppo in tv contravvenendo al codice etico del M5S  che peraltro ha sorvolato su coloro che contravvenendo alle indicazioni del movimento e votato Grasso presidente del senato.

Questa è la politica di casa nostra, questi i politici che sono stati mandati in parlamento in nome del nuovo e della pulizia!

Ma quale pulizia? quella ideologica, quella dei disobbedienti, quella che confonde l’etica con gli atteggiamenti.

Non abbiamo sentito una parola dai grillini  in questi mesi, dal tempo delle elezioni, a proposito dei veri problemi degli italiani, non una proposta, non una preoccupazione per coloro che li hanno votati dimostrando di credere in loro.

Sanno solo fare i barricadieri ad oltranza, ma appena lo fai scendere da quello sbarramento fatto di parole distruttive (per carità spesso giuste e condivisibili) di vecchi arnesi accatastati alla bell’e meglio per scimmiottare i rivoluzionari francesi secondo l’epica eroica dipinta da Delacroix, i grillini si mostrano per quello che sono, dei dilettanti allo sbaraglio che dovrebbero andare alla vecchia Corrida di Corrado e non in parlamento; degli ignoranti delle più elementari nozioni di educazione civica, vi ricordate la Lombardi che non sapeva neppure che i 50 anni per diventare presidente della Repubblica li stabilisce la Costituzione?

Danno l’impressione di uno aver mai letto un libro in vita loro, di non avere contezza dell’esistenza di una faccenda chiamata cultura grazie alla quale la civiltà è nata ed è sopravvissuta per millenni.

Vivono di streaming (ma solo quando cercano di sputtanare gli avversari, e con Letta gli è andata male), di rete nella sua dimensione più superficiale e dittatoriale, perché non dimentichiamoci che la rete, il luogo della democrazia popolare come dice Grillo, altro non è che il luogo della dittatura del popolo, e non della sua parte migliore, ma di quella che oggi si assimila alle tricoteuse, quella che impone il propri sentimenti peggiori, dall’invidia sociale all’irrazionalità della protesta di chi è lacerato dal mal di pancia, certo la protesta è legittima e comprensibile, ma inutile per risolvere la patologia da cui si è afflitti.

Vivono di chat dove lo spessore è bandito e nelle quali si solletica solo la reazione emotiva e i peggiori sentimenti che in questi tempi di crisi e di politici debosciati e incapaci è alle stelle (appunto 5 stelle).

E i veri problemi? Torniamo oggi alle carceri, torniamo all’immonda, vergognosa, inumana, incivile condizione dei nostri penitenziari dove non si suicidano solo i poveretti rinchiusi ingiustamente per mesi e mesi di carcere preventivo e ingiusto, non si tolgono la vita solo coloro che subiscono una condanna ingiusta, e oltre alla INGIUSTA privazione della libertà subiscono condizioni di sopravvivenza degne di un pese del quarto mondo.

E non solo loro a soffrire di questa condizione, anche i secondini, o guardie carcerarie, gli agenti di custodia, chiamateli come volete, subiscono il sovraffollamento delle carceri e le disumane condizioni che vi si devono sopportare. Anche loro si tolgono la vita per disperazione.

Ma nessuno se ne occupa, nessuno, tranne i Radicali, si batte per una sacrosanta amnistia che risolva il problema e azzeri le condizioni, insanabili altrimenti, per ripartire con una nuova legge sulla magistratura, sul sistema giudiziario, sui poteri dei giudici e dei Pm e della polizia giudiziaria (altro capitolo dell’indecenza e della vergogna italiana) ecc ecc.

Intanto la gente continua a morire mentre i grillini si occupano di chi accetta l’invito ad andare in tv a parlare! E gli altri partii sono ostili all’amnistia perché potrebbe beneficiarne Berlusconi, così per nuocere ad uno solo si condannano centinaia di migliaia di persone ad una sopravvivenza disumana!

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